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Mano pesante


I popoli indigeni del Brasile sono in allarme dopo l’insediamento del presidente Jair Bolsonaro che, come primo atto, ha trasferito la competenza sul processo di restituzione delle terre ai nativi al ministero dell’Agricoltura. La misura favorisce la lobby dei proprietari terrieri e mette un freno ai risarcimenti che spettano agli indios per gli abusi subiti.

In alto mare


Ancora nessun porto aperto per la nave Sea Watch con a bordo 49 persone. Il servizio di Fabio Piccolino.

Nel weekend appena trascorso il servizio di soccorso marittimo spagnolo ha salvato 549 migranti che cercavano di attraversare il Mediterraneo. E mentre la nave Sea Watch con a bordo 49 persone è ancora in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro, si moltiplicano gli appelli affinché si trovi una soluzione dopo giorni di polemiche e nulla di fatto. Secondo la Comunità di Sant’Egidio “mettere in sicurezza i profughi a bordo della nave è un doveroso gesto di umanità da realizzare subito. Non intervenire significherebbe offrire un’immagine dell’Unione Europea incoerente con i suoi valori fondativi, con la sua storia e la sua tradizione”. Nei giorni scorsi Amnesty Italia aveva parlato di ” gioco cinico sulla vita di esseri umani che diventa ogni giorno più drammatico”.

La mano del boia


Da quando è stata eliminata la moratoria sulla pena di morte in Pakistan nel 2014, sono state effettuate 500 esecuzioni. Secondo la ong Justice Project Pakistan (JPP), il paese ha il numero di detenuti condannati alla pena capitale fra i più alti del mondo a causa dei reati per cui è prevista, come la blasfemia, il sequestro di persona e il traffico di droga.

Verso la libertà


Amnesty International ha sollecitato le autorità egiziane a dare immediatamente seguito alla decisione di un tribunale del Cairo che ha disposto la fine della detenzione preventiva di Amal Fathy, accusata di terrorismo. La donna dovrà presentarsi diverse volte in una stazione di polizia, in attesa della nuova udienza prevista il 26 dicembre.

Un mondo alla rovescia


Violazioni dei diritti, riduzione in schiavitù, razzismo e mancato rispetto del pianeta. Tutto nero su bianco nel Rapporto sui diritti globali. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

In cattiva salute


Un giudice federale del Texas ha stabilito che la riforma sanitaria voluta dall’ex presidente Usa Barack Obama  incostituzionale. La decisione finirà probabilmente alla Corte Suprema e potrebbe cancellare il sistema che oggi garantisce assistenza sanitaria a milioni di americani. Annunciato il ricorso di alcuni governatori Democratici.

Solidarietà sotto l’albero


Ebola in Congo, Oxfam lancia la raccolta fondi a Natale. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

Una nuova epidemia del virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo ha già causato 280 vittime. Un’emergenza che si somma ad una situazione già molto critica per il paese africano, in cui 13 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari per la propria sopravvivenza, a causa della scarsità di cibo e quasi nessun accesso all’acqua pulita, conseguenza di una lunga e sanguinosa guerra civile. E’ per questo che Oxfam ha lanciato in questi giorni una campagna di raccolta fondi a sostegno delle comunità più vulnerabili. “I nostri operatori” ha spiegato il responsabile dell’ufficio umanitario dell’organizzazione, Riccardo Sansone, “lavorano per purificare l’acqua, costruiscono latrine e installano cisterne, ma soprattutto fanno formazione sulle pratiche igieniche per impedire il diffondersi delle epidemie”.

Un brutto accordo


Con 474 voti favorevoli, 152 contrari e 40 astenuti, il Jefta, trattato commerciale tra Europa e Giappone, è passato all’Europarlamento. “Una plenaria alle soglie delle elezioni ha dunque deciso ancora una volta di dare priorità al volere delle grandi imprese transnazionali, agli interessi dei big dell’agricoltura industriale e della finanza”, il commento di Monica Di Sisto della ong Fairwatch. Ai nostri microfoni. (sonoro)

Al gelo


151mila bambini vittime delle guerre in Medio Oriente stanno rischiando la vita per il freddo. E’ l’appello di Unicef, che riguarda soprattutto la situazione in Iraq, dove l’inverno è rigido e caratterizzato da forti piogge e neve. Le famiglie sfollate vivono sotto la soglia della povertà, in alloggi non riscaldati o nei campi profughi senza un riparo adeguato.

Prove di speranza


Dal prossimo febbraio partirà in Siria il primo corso triennale in Terapia occupazionale, con docenti italiani e siriani, per la riabilitazione e l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro di persone con disabilità, grazie ad un’intesa tra l’Università di Latakia e quella di Modena. All’iniziativa contribuiranno anche gli ingegneri che hanno progettato le protesi di Bebe Vio e Alex Zanardi.