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In fuga


Nella Repubblica Centrafricana sono circa quarantamila le persone costrette a scappare dopo la nuova ondata di violenza esplosa nella capitale Bangui. Secondo Medici Senza Frontiere la situazione nei campi profughi è ai limiti della sopravvivenza: la maggior parte degli sfollati non ha riparo, cibo e quasi nessun accesso a cure mediche.

Prove di pace


Il governo della Colombia e le Forze armate rivoluzionarie hanno annunciato un accordo per la ricerca congiunta degli oltre 25mila desaparecidos registrati durante cinquant’anni di guerra civile. Un’intesa significativa verso l’accordo di cessate il fuoco che dovrebbe essere firmato a marzo del prossimo anno.

Allarme Brasile


Nel Paese sudamericano sempre più minori vengono assassinati. Il servizio di Fabio Piccolino. “Il Brasile non è un luogo sicuro per i minori. A rivelarlo è il Comitato Onu per i diritti dell’infanzia, secondo cui nel paese sudamericano verrebbero assassinati ogni giorno 28 bambini. In vista delle Olimpiadi che nel 2016 si svolgeranno a Rio infatti, la polizia ha intensificato le misure di contrasto alla criminalità, troppo spesso attraverso abusi, arresti arbitrari e vere e proprie esecuzioni, tanto che si calcola che nei primi sei mesi del 2015, gli agenti in servizio abbiano sparato e ucciso 170 persone nella sola città di Rio. Ad essere presi di mira in particolare sono i ragazzini di strada, considerati potenziali delinquenti. Come già successo prima dei Mondiali del 2014 dunque, il contrasto alla criminalità si trasforma in una preoccupante escalation di violenza.”

Irrespirabile


L’inquinamento in Cina è ben oltre il livello di guardia. Secondo un nuovo rapporto di Greenpeace, nell’80% delle città si superano fortemente i limiti imposti dagli standard internazionali. L’uso del carbone come principale fonte energetica rimane il maggiore imputato per la cattiva qualità dell’aria.

Mondo sconosciuto


Un migrante su due non conosce i rischi del viaggio verso l’Europa. È quanto emerge dal rapporto VIS e Missioni Don Bosco che analizza le cause dell’ondata migratoria dall’Africa sub-sahariana.

Fermiamolo


Già partita la settimana di mobilitazioni per dire no al trattato di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea. In concomitanza con la ripresa dei negoziati, 100mila persone hanno sfilato a Berlino. Centinaia le iniziative in programma in tutto il vecchio continente. Monica Di Sisto della Campagna Stop Ttip. “Il trattato in realtà per realizzare questa accelerazione degli scambi, che tra noi e gli Stati Uniti sono già molto fluidi, andrebbe ad intervenire su tutte quelle regole che noi ci siamo dati per migliorare la qualità della nostra vita, ma che in realtà fanno problema al commercio. Un esempio l’etichettatura dei prodotti, che chiaramente nel momento in cui dichiara la qualità dei prodotti deve essere trasparente, il più trasparente possibile e quindi richiede ai prodotti di essere di qualità sicuramente superiore per essere accettabile ai cittadini.”

La pace fa paura


L’attentato di Ankara dello scorso sabato non interrompe il percorso di libertà intrapreso dalla società civile. Associazioni e comitati di tutta Europa in piazza al fianco del popolo turco. In Italia numerosi presidi di solidarietà per l’intera settimana. Ai nostri microfoni Mao Valpiana, presidente del Movimento non violento. “E’ un’escalation che evidentemente si vuole preparare l’appuntamento del 1° novembre delle elezioni in un clima di terrore e come sempre i climi di terrore poi chiedono l’arrivo dell’uomo forte e del pugno duro. I movimenti per la pace, per la giustizia, per i diritti umani e per le libertà fanno paura e quindi vanno colpiti. Allora il fatto che facciano paura è già un’indicazione molto chiara, che sono movimenti che possono realmente modificare la realtà.”

Diritti minori


Nel mondo ci sono 70 milioni di ragazze che subiscono ogni anno abusi e violenze fisiche. Il servizio di Fabio Piccolino. “Si è celebrata ieri in tutto il mondo la Giornata internazionale delle bambine: una ricorrenza che mira ad accendere i riflettori sulla condizione dei minori in molti parti del pianeta. Nel mondo, ci sono 15 milioni di spose bambine, che spesso diventano mamme troppo presto, prima che il loro fisico sia realmente pronto. Secondo il Rapporto presentato nei giorni scorsi da Terre des Homme, 70 milioni di ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni, subiscono ogni anno abusi e violenze fisiche. Situazioni spesso legate ad aree di conflitto, dove la migrazione forzata può avere come conseguenza il lavoro minorile e l’accattonaggio. Per combattere questa situazione, Terre des Homme lancia la campagna “Indifesa” che ha l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento delle bambine, e garantire loro una vita in salute e un’istruzione adeguata.”

In cerca di diritti


L’India prova a mettere un freno alla tratta di essere umani. Dopo l’accordo con il Bangladesh sul rimpatrio delle vittime, si cerca una convergenza con Nepal ed Emirati Arabi. Secondo le Nazioni Unite, ogni anno in questa regione, 150 mila persone vengono costrette a rinunciare alla propria libertà nella ricerca di condizioni di vita più dignitose.

Senza luce


In Uganda l’omosessualità è ancora un reato e l’omofobia sempre più diffusa. Mentre la comunità Lgbt è costretta a nascondersi per evitare aggressioni fisiche e verbali, alcuni attivisti si sono mobilitati contro la legge anti-gay, e si sono lasciati fotografare posando in un set completamente buio per denunciare paura e solitudine.