3419 morti solo quest’anno: è il bilancio choc diffuso dall’Agenzia Onu per i rifugiati. Il servizio di Fabio Piccolino. Il bilancio di fine anno è davvero impressionante. Almeno 3.419 migranti hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo. La traversata della speranza è dunque la “strada più mortale del mondo”, un bilancio record. A fare i drammatici conti è l’agenzia Onu per i rifugiati secondo la quale dall’inizio dell’anno sono stati oltre 207.000 i migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo: una cifra quasi tre volte superiore al precedente record del 2011 quando 70.000 migranti erano fuggiti dai loro paesi durante la primavera araba. Con i conflitti in Libia, in Ucraina e in Siria-Iraq, l’Europa è la principale metà dei migranti via mare. I richiedenti asilo rappresentano la componente maggioritaria di questo tragico flusso. Il 50% circa degli arrivi è composto infatti da persone provenienti da paesi di origine dei rifugiati, principalmente Siria ed Eritrea
2000 giorni di carcere per Asia Bibi
E’ stata imprigionata il 19 giugno del 2009: Asia Bibi è in carcere da ormai 2000 giorni.
La donna pachistana, madre di cinque figli, è stata condannata a morte con l’accusa di blasfemia, ed è divenuta il simbolo delle ingiustizie della legge pachistana, che utilizza la norme religiose per reprimere le minoranze.
Di religione cattolica, Asia Bibi è stata perseguitata e discriminata per motivi religiosi, subendo abusi e torture.
L’ultima speranza è quella del ricorso alla Corte Suprema: nei giorni scorsi il marito della donna ha scritto al presidente pachistano Mamnoon Hussain chiedendo per lei la grazia e l’autorizzazione a espatriare in Francia.
In emergenza
In emergenza. Sono un milione e duecentomila le persone colpite dal tifone Hagupit nelle Filippine. Secondo le prime valutazioni di Oxfam, a lavoro sull’isola di Samar, la priorità è garantire agli sfollati nei centri di evacuazione acqua e beni prima necessità, prevenendo la diffusione di malattie. La tempesta ha provocato gravi danni alle abitazioni e all’agricoltura.
“La mia vita tra i poveri dell’Ecuador”
A Maria Luisa Cortinovis il premio “Volontario dell’anno” promosso dalla Focsiv. Ascoltiamo il suo ricordo all’arrivo nel Paese sudamericano nella sua prima missione del 1967.
Piccole speranze
Inaugurato un nuovo reparto di maternità pubblico a Kabul. Si trova in un popoloso distretto nella parte occidentale della capitale afgana. Qui lavora l’équipe di Medici Senza Frontiere ed è l’unica possibilità per poter ricevere assistenza medica pubblica in zona.
Schiavi moderni
Il lavoro forzato e minorile continua ad essere una consuetudine in molte parti del mondo. Il servizio di Fabio Piccolino. Olio di palma dalla Malesia, canna da zucchero dall’ India, vaniglia dal Madagascar, pesce dal Kenya, vestiti dal Bangladesh. Sono solo alcuni dei beni prodotti dal lavoro minorile o dal lavoro forzato, secondo l’ Ufficio per gli affari internazionali degli Stati Uniti. L’elenco infatti, viene stilato ogni anno e presentato al Congresso per monitorare e fornire informazioni sul traffico di esseri umani e sul lavoro forzato, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori, innalzare gli standard di vita e combattere lo sfruttamento e l’impiego di minori. Il rapporto viene realizzato utilizzando dati pubblici, visite in loco ed informazioni elaborate da istituzioni accademiche e organizzazioni non governative.
In cerca di giustizia
Non si placa in Messico la mobilitazione popolare per cercare di fare chiarezza sulla scomparsa dei 43 studenti nello stato di Guerrero lo scorso 26 settembre. I manifestanti chiedono verità e denunciano le responsabilità del governo del conservatore Enrique Peña Nieto, accusandolo di collusione con la criminalità.
F35, no grazie
Il governo israeliano ha ridotto di oltre la metà il secondo ordine per l’acquisto del cacciabombardiere americano. Gerusalemme ne acquisterà solo 14 esemplari dei 31 programmati. Il motivo è l’eccessivo costo e la poca sicurezza di questi velivoli.
Una sfida da vincere
Oggi è la giornata internazionale per la lotta contro l’aids, ma in molti Paesi del mondo l’accesso alle cure rimane complesso. Il servizio è di Fabio Piccolino: oggi è la Giornata Mondiale contro l’Aids, malattia che colpisce nel mondo oltre due milioni di persone. Medici Senza Frontiere lancia un appello affinchè venga risolto il problema dell’accesso alle terapie antiretrovirali: nei paesi poveri come Zimbabwe e Malawi, infatti, le persone sieropositive devono affrontare lunghi viaggi per avere accesso ai farmaci, e questo scoraggia molti a continuare la terapia.
L’alternativa è quella dei “gruppi comunitari”, attraverso i quali i pazienti vanno a turno fino alla clinica e ritirano i farmaci per tutti gli altri, con un accesso prioritario che evita lunghe attese.
Il gruppo comunitario inoltre, consente ai pazienti di sostenersi ed aiutarsi reciprocamente.
Occupy Central
Occupy Central. Ancora tensioni ad Hong Kong dove la polizia ha sgomberato buona parte del grande accampamento di Mong Kok, occupato dai manifestanti che continuano dal 28 settembre scorso a chiedere le dimissioni del capo del governo e il suffragio universale per le elezioni del 2017. Ma a che punto è questa protesta? Lo abbiamo chiesto a Romeo Orlandi, presidente dell’Osservatorio Asia.