È quello del commercio di armi nel mondo. Il servizio di Fabio Piccolino.
In fuga
Sei milioni di persone in Colombia hanno abbandonato le loro abitazioni a causa di un conflitto che dura da più di mezzo secolo. L’agenzia Onu per i rifugiati riferisce che si tratta della peggiore crisi di sfollati e rifugiati al mondo dopo quella siriana, per la quale è più che mai urgente trovare una soluzione basata sui diritti umani.
Amazzonia, nasce il corpo speciale contro il disboscamento
Combattere il disboscamento illegale della foresta amazzonica: questo l’obiettivo della nuova Compagnia per le operazioni ambientali brasiliana, un corpo di polizia speciale che impiegherà 200 agenti in diversi punto strategici della regione.
Il provvedimento mira a contrastare un fenomeno in preoccupante aumento negli ultimi anni: secondo l’organizzazione ambientalista Imazon, nel 2014 sono stati rasi al suolo 402 km quadrati di foresta, il 290% in più rispetto al 2013, per destinare il terreno ad altro uso.
Greenpeace ha denunciato nei mesi scorsi il traffico illegale di legname nello stato del Parà, tagliato illegalmente e traferito per seere lavorato ed esportato in Europa, Cina, Giappone e Stati Uniti.
La creazione del nuovo corpo speciale prevede un investimento di circa dieci milioni di dollari.
In ginocchio
Dopo quattro anni di guerra, in Siria continua la crisi umanitaria. Il servizio di Fabio Piccolino.
Sono passati quattro anni dall’inizio della guerra in Siria, un conflitto per cui sembra impossibile trovare una soluzione. Fino ad oggi sono morte 215 mila persone, di cui oltre diecimila bambini; i rifugiati sono quasi quattro milioni.
Il rapporto diffuso da 21 ong tra cui Oxfam, Save the children e Medici del mondo è impietoso: le risoluzioni del consiglio di sicurezza Onu hanno fallito tutti i loro obiettivi.
La fotografia di un paese devastato ed impaurito è un’immagine buia: secondo la coalizione #withsyria, che riunisce 130 organizzazioni non governative, infatti, l’83 per cento delle luci visibili di notte in Siria si sono via via spente dal marzo 2011: ad Aleppo sono il 97%.
E’ per questo che fino al 19 marzo Palazzo Vecchio a Firenze sarà illuminato di rosso. Una luce di solidarietà contro il silenzio.
Mercato troppo libero
Continua in tutto il mondo la mobilitazione contro il Trattato transatlantico sugli investimenti tra Europa e Stati Uniti. Un firma che avrebbe ripercussioni negative su ambiente, agricoltura e consumatori. Come ci racconta Simona Maltese della Campagna No Ttip.
Mai più.
A quattro anni dal disastro nucleare di Fukushima, la zona attorno alla centrale danneggiata dallo tsunami è ancora deserta. Restano veicoli abbandonati, spazzatura contaminata da materiale radioattivo e case danneggiate. La ricostruzione è ancora lontana dall’essere completata, anche se il governo aveva promesso ai residenti la possibilità di tornare nelle proprie abitazioni entro il 2016.
Un profugo ogni quattro secondi
È il drammatico dato che emerge dall’ultimo rapporto di Oxfam. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Promesse non mantenute
I donatori internazionali avevano garantito 5 miliardi di dollari per la ricostruzione di Gaza da stanziare a seguito dell’ultimo conflitto. Sei mesi dopo, però, il denaro non è ancora arrivato. La denuncia delle ong: così la Palestina non si rialzerà mai.
Un pericoloso déjà vu
Negli Stati Uniti cresce la tensione razziale dopo l’ennesimo omicidio di un ragazzo di colore disarmato da parte di un poliziotto. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Il caso di Tony Robinson, il giovane di colore ucciso sabato da un poliziotto in Wisconsin, riaccende le tensioni negli Stati Uniti. Nei giorni scorsi è uscito il rapporto del Dipartimento di giustizia americano, a conclusione delle indagini aperte dopo l’uccisione del diciottenne nero Michael Brown lo scorso agosto, ad opera dell’agente Darren Wilson. Il razzismo, si legge, è un problema reale della polizia di Ferguson.
Secondo il dossier infatti, i poliziotti hanno violato sistematicamente i diritti dei cittadini afro-americani, procedendo a fermi ed arresti senza validi motivi, ed utilizzando la forza quando non necessario.
“Ferguson non è un caso isolato”, ha dichiarato il presidente Obama dopo l’ennesima tragedia a sfondo razziale.




