Mai più. Questa mattina, nel palazzo di vetro dell’Onu, a New York, si sono aperti i lavori della 57esima sessione della Commissione sulla situazione delle donne, che durerà fino al 15 marzo. Il tema prioritario quest’anno è l’eliminazione e la prevenzione di ogni tipo di violenza.
Si svolgono oggi le elezioni presidenziali in Kenya. Già nove i morti prima dell’apertura dei seggi, a causa di scontri tra la polizia e diverse gang armate. C’è grande allerta tra le autorità e gli osservatori internazionali: nel 2007 infatti, le elezioni presidenziali si trasformarono una tragedia con oltre mille vittime, a causa dei sospetti di brogli nell’elezione a capo dello Stato di Mwai Kibaki.
L’ex ministro degli esteri Giulio Terzi, a fine mandato, ha deciso di fornire sostegno militare all’opposizione governativa, mettendo a rischio il negoziato di pace. Una posizione “inaccettabile” secondo la Rete Italiana per il Disarmo: “Al Paese manca il pane, e noi gli forniamo le armi”.
Viaggi solidali. Vacanza e solidarietà un binomio possibile secondo l’associazione Reach Italia che propone due itinerari ad hoc. Uno in Burkina Faso, per verificare di persona l’importanza del sostegno a distanza. E un altro nella Repubblica Dominicana, dove è possibile visitare i progetti di co-sviluppo sostenibile.
Minori diritti. Nel mondo sono circa 129 milioni i lavoratori, di età compresa tra i 5 e i 17 anni, impiegati in mansioni pericolose. A pesare sono la povertà e lo scarso accesso allo studio. Lo studio è della Fao che lancia una serie di proposte ai governi nazionali, alle agenzie di sviluppo e alle famiglie rurali per contrastare il fenomeno.
Un tetto per l’Europa. Il primo marzo la presidenza irlandese dell’Ue ospiterà in Belgio una tavola rotonda dei ministri europei sui senza dimora. Lo scopo dell’incontro è quello di porre maggiore attenzione al coinvolgimento del vecchio continente sulla questione dei senzatetto, nonché di identificare, valutare e sviluppare le aree di interesse comune e di discutere le questioni di una possibile e futura cooperazione tra gli Stati membri.
Darfur, la guerra quasi finita. A dieci anni dall’inizio del conflitto nella regione occidentale del Sudan, esce il rapporto redatto dall’associazione per i diritti umani Italians for Darfur Onlus. Il paese africano ha affrontato cambiamenti decisivi ora però, dicono dall’ong, tutta la comunità internazionale deve dare una mano ad una nazione, tra le più povere del mondo.
Senza tregua. Continuano ad essere i bambini a pagare il prezzo più alto del conflitto in corso in Siria. L’Unicef parla di “diversi minori arrestati, mutilati e uccisi”. E mentre il conflitto si intensifica, sempre più giovani sono costretti ad abbandonare le proprie case e cercare rifugio in altri luoghi e lungo le frontiere, perdendo la scuola e le vaccinazioni di base.
Ogni ora potrebbero essere salvati 95 bambini in più, 830.000 in un anno, se solo le neomamme li allattassero al seno immediatamente dopo la nascita. È l’appello di Save the Children che accusa i big del latte artificiale ad alimentare le loro campagne aggressive nei paesi in via di sviluppo.
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