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Mai più


Mai più. Nonostante alcuni deludenti passi indietro, la tendenza globale verso l’abolizione della pena di morte è proseguita. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International rendendo noto il suo rapporto sulle esecuzioni capitali nel 2012. Ce ne sono state in 21 paesi: lo stesso numero di dodici mesi fa, ma in calo rispetto a un decennio prima. 

Sos Africa


Sos Africa. Ancora instabile la situazione nella Repubblica Centrafricana, tra insicurezza, criminalità e furti.  Il personale di Emergency sta lavorando per predisporre le condizioni minime di intervento negli ospedali della capitale Bangui, dove continuano ad arrivare feriti anche molto gravi.

La pillola non va giù


La pillola non va giù. Dopo la storica sentenza della Corte indiana contro la Novartis, e la liberalizzazione del farmaco generico anti-cancro, Medici senza frontiere lancia una nuova campagna di sensibilizzazione contro le multinazionali farmaceutiche. Ce ne parla Stella Egidi, responsabile medico della ong: ”Noi abbiamo avviato, proprio, una nuova iniziativa che si chiama “Patent opposition data base”, che è, appunto, un database informatico, online, dove raccogliamo tutte queste esperienze di posizione alla richiesta di brevetti o di recall nei vari Paesi del mondo, perché riteniamo che, appunto, la diffusione di informazioni, e lo scambio di esperienze, possa, in qualche modo,  agevolare quanti, nel mondo della società civile, nelle associazioni, nel mondo, appunto, della medicina, si impegnano a difendere i diritti dei malati.”

Ostaggi dei guardiani


Ostaggi dei guardiani. È il titolo del nuovo rapporto di Human Rights Watch che si concentra sulle migliaia di persone riversate in massa nei campi di Mogadiscio dal 2011. In particolare, nella relazione si fa riferimento alle numerose donne fuggite da carestie e conflitti che raccontano di essere state violentate da gruppi di uomini armati nei campi della capitale somala.
 

 

Bomba o non bomba


Bomba o non bomba. Oggi è la Giornata  Internazionale per la Sensibilizzazione sul Problema delle Mine. Occasione per chiedere alle Nazioni Unite di porre definitivamente fine all’uso di  queste armi. Nonostante molti Paesi abbiano aderito ai trattati per la loro messa al bando, ogni giorno dodici persone vengono uccise o mutilate da questi ordigni.

 

Emergenza Siria


Emergenza Siria. Continua nel Paese mediorientale la difficile situazione dei profughi, specie bambini, che fuggono disperati verso la Giordania. Dal campo di Za’atari, la testimonianza di Marta Triggiano, della ong Un ponte per… “Molte scuole sono state distrutte, moltissime sono state occupate in Siria, vengono utilizzate, adesso, come rifugi per gli sfollati  interni, dalla separazione dai propri famigliari. Quindi, non solo la violenza e tutte le famiglie, ormai, hanno vissuto una o più morti, hanno vissuto feriti, hanno vissuto violenza, hanno vissuto incarcerazioni, ma bambini che vengono separati e non riescono a ricongiungersi alle proprie famiglie o hanno perso i propri famigliari.”

 

India, sanità low-cost


India, sanità low-cost. Secondo la Corte suprema del Paese, l’industria locale ha diritto a produrre il farmaco antitumorale Glivec come generico “per salvaguardare i diritti alla salute della popolazione”. Per diverse associazioni si tratta di una sconfitta di “big pharma” e di una conferma dell’India come “farmacia dei poveri” mondiale.
 

 

Una nuova Primavera


Una nuova Primavera. Chiude domani il World Social Forum. A Tunisi anche tanti giovani che chiedono il diritto al futuro. Come ci racconta Marica Di Pierri dell’associazione A Sud.
 

 

Senza salute


Dopo che i ribelli della Repubblica Centrafricana hanno espugnato la capitale Bangui, la situazione umanitaria resta delicata. Uno dei problemi maggiori è l’impossibilità per molte persone di ricevere cure mediche. Per questo  Medici Senza Frontiere ha chiesto a tutte le parti coinvolte nel conflitto di permettere ai pazienti l’accesso alle strutture sanitarie e alle cure di cui hanno bisogno.

Buchi neri


Buchi neri. Il Delta del Niger è fra le zone più densamente popolate e più contaminate al mondo. L’associazione A Sud ha visitato alcune comunità locali riscontrando come le fuori uscite di petrolio e di gas vengono portate avanti dalle multinazionali senza alcun controllo. Testimone è l’attivista Lucie Greyl: “Si sta assistendo – dice – ad un lento genocidio silenzioso, lontano dallo sguardo delle telecamere”.