É uno degli appelli che le ong rivolgono alla politica. Ed è all’interno di dieci punti contenuti in un documento sottoscritto dalle principali organizzazioni. Tra le altre richieste: riallineare l’Italia agli aiuti umanitari del resto del mondo, riscrivere la legge, promuovere la pace a scapito delle armi.
“Fate presto”. Dopo la una nuova visita a Bamako del Commissario Ue alla cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva, l’Unione europea rafforza il suo impegno in favore delle popolazione Maliana vittima della guerra e lancia un appello ad “agire rapidamente”. Dall’Italia, Focsiv fa suo l’appello e lo rilancia al governo del nostro Paese.
Un Paese in ginocchio. L’offensiva delle forze armate francesi e contro i ribelli islamisti nei distretti settentrionali del Mali, ha aggravato la già difficile situazione degli abitanti della zona, colpita lo scorso anno da una pesante crisi alimentare. A soffrire di più donne e bambini. Molte le scuole già evacuate.
London social. Il Regno Unito è capofila dell’innovazione sociale a livello internazionale. Il modello britannico sembra essere diventato un esempio a cui moltissimi paesi guardano per garantire all’interno dei propri confini uno sviluppo del terzo settore che sia sostenibile anche da un punto di vista economico. Social bond e impact investing tra gli strumenti più studiati.
Belpaese criminale. L’Italia respinge arbitrariamente i minori stranieri non accompagnati e i richiedenti asilo adulti provenienti dalla Grecia. L’accusa arriva da Human Rights Watch, in un rapporto in cui si legge che i clandestini, provenienti dalla penisola ellenica, vengono bloccati dalle nostre autorità senza un’adeguata valutazione delle loro esigenze.
Voto anch’io, no tu no. Non solo gli studenti Erasmus, ma anche i volontari e i cooperanti italiani all’estero non possono recarsi alle urne alle prossime elezioni. L’appello di Gianfranco Cattai, presidente Focsiv, affinché il governo cambi la legge.
Non solo Mali. Le conseguenze del conflitto si ripercuotono a cascata su tutto il centro Africa. Per colpa della guerra, l’orfanotrofio “Casa Matteo” in Burkina Faso, costruito dieci anni fa dal Movimento Shalom Onlus e Coop Italia, ha chiuso mettendo a rischio, così, la vita di oltre 200 minori.
Mali in guerra. Il Paese africano si prepara ad una massiccia offensiva da parte dell’Europa, Italia compresa. Ai nostri microfoni Daniele Borghi, presidente di Peace Games che dice perché è contrario a questo intervento bellico.
In campo. Appello del mondo della cooperazione internazionale ai candidati delle prossime elezioni. Alcune richieste dalla voce di Silvia Stilli, direttore Arcs Cultura e Sviluppo.
Sos Mali. Mentre proseguono gli attacchi militari delle forze francesi al Paese Nord africano, Amnesty International ha chiesto a tutte le parti coinvolte nel conflitto armato, di garantire la protezione dei civili. E di monitorare con particolare attenzione l’uso dei bambini soldato.
Questo sito utilizza cookie, tra cui cookie analytics di terze parti per l’analisi delle statistiche di traffico ai fini dell’ottimizzazione del sito. Proseguendo la navigazione nel sito si acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. Per negare il consenso, si rimanda all’informativa estesa. Informativa estesa Ok Rifiuta Privacy & Cookies Policy