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Gaza, al via la carovana solidale per la pace


Una delegazione composta da AOI, ARCI, Assopace Palestina, insieme a parlamentari, giornalisti ed esperti di diritto internazionale parte oggi per raggiungere Rafah e la Striscia di Gaza. Nel corso del viaggio sono previsti incontri con attivisti palestinesi, operatori umanitari, agenzie internazionali e delle Nazioni Unite.

Lampedusa, altri tre morti in mare: 32mila vittime dal 2014, 500 solo nel 2025


Sono quasi 32 mila le persone che, dal 2014, sono morte o disperse nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa.  500 solo dall’inizio del 2025. Il servizio di Fabio Piccolino.

“È intollerabile continuare questa conta senza fine di bambini morti per la nostra indifferenza”: lo dice Save The Children dopo l’ennesima tragedia, nella notte tra sabato e domenica, a largo di Lampedusa, costato la vita a tre persone, tra cui due bambini. L’organizzazione ha rinnovato l’appello per l’attivazione di un sistema coordinato e strutturato di ricerca e soccorso in mare per salvare vite umane. Questa vicenda ci tocca tutti – ha detto il presidente di Croce Rossa italiana Rosario Valastro – e ci spinge ancora di più a donare noi stessi per dare umanità a chi, invece, quel viaggio è riuscito a portarlo a termine, non senza difficoltà.

Attacco israeliano in Yemen: 7 morti e 97 feriti, MSF condanna l’azione


Medici senza frontiere condanna gli attacchi che hanno causato 7 morti e 97 feriti in Yemen da parte di Israele: hanno messo ulteriormente in pericolo i civili, poiché hanno causato l’interruzione della fornitura di aiuti umanitari salvavita in un paese che è già devastato da oltre un decennio di guerra.

Crisi a Gaza e in Ucraina: le Acli chiedono azione diplomatica


«Chiediamo al Governo italiano e alla Commissione Europea di attivare tutti i canali diplomatici per porre fine agli eccidi che si stanno consumando a Gaza e in Ucraina»: lo dicono le Acli che nei prossimi giorni parteciperanno alla Carovana solidale organizzata da AOI, Arci e Assopacepalestina a Rafah.

Gaza, AOI accusa: il piano israeliano è una i violazione del diritto internazionale


AOI condanna il piano di Israele che prevede l’espansione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza e lo sfollamento forzato della popolazione verso aree remote con la gestione diretta degli aiuti alla popolazione da parte dell’esercito. Secondo l’organizzazione si tratta di una inaccettabile violazione dei principi del diritto internazionale e dell’assistenza umanitaria.

Mobilitazione per Gaza: il 9 maggio si rompe il silenzio sul massacro in corso


Crescono le adesioni per la mobilitazione che vuole rompere il silenzio sulla strage che si consuma nella Striscia. Il servizio di Fabio Piccolino.

Si chiama L’ultimo giorno di Gaza la mobilitazione per chiedere di parlare con tutti i mezzi possibili della tragedia in corso nella Striscia. La data scelta è quella del 9 maggio, Giornata dell’Europa. E proprio all’Europa si chiede di intervenire, proteggendo la pace attraverso le regole, il diritto, e la giustizia internazionale. L’invito, dunque, è di usare la rete per non rimanere in silenzio di fronte a questa tragedia umanitaria e condannare il genocidio in corso, con l’obiettivo di trasformare questa iniziativa nella prima tappa di un percorso comune per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Gaza senza accesso adeguato all’acqua: diffusione di malattie in aumento


Nell’ultimo mese, oltre il 75% delle famiglie ha segnalato un peggioramento dell’accesso all’acqua. Le malattie si stanno diffondendo, soprattutto la diarrea acquosa acuta, anche la malnutrizione è in aumento nella Striscia: lo rileva Unicef che rimane a Gaza per attivarsi a difesa dei bambini.

Rapporto annuale sui diritti umani di Amnesty: autoritarismi e disuguaglianze in 150 paesi


Amnesty International ha presentato il suo rapporto annuale e c’è spazio anche per l’Italia. Il servizio è di Federica Bartoloni.

“Lo stato dei diritti umani nel mondo” è il titolo del Rapporto annuale che Amnesty International ha presentato a Bruxelles e che contiene l’analisi della situazione dei diritti umani in 150 stati evidenziando dettagliatamente autoritarismi, repressioni e delegittimazione delle istituzioni internazionali. Spazio anche per l’Italia, colpevole dell’invio di richiedenti asilo soccorsi in mare in territorio albanese per esaminare le loro richieste, nonché per il sostegno alla Libia nel trattenere i migranti nonostante gli accertati trattamenti disumani adottati nei loro confronti. A livello globale la denuncia di condanna inflitta alle future generazioni per i fallimenti sulla crisi climatica e sull’ inversione di rotta delle profonde disuguaglianze che caratterizzano la società mondiale.