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L’Europa sostiene la ricerca: oltre 400 milioni per cancro, ambiente e rinnovabili


 

 

Sostenere la ricerca. La Commissione europea ha deciso di finanziare con oltre 400 milioni di euro 1500 programmi di dottorato. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

La Commissione europea ha annunciato il finanziamento di 144 progetti di ricerca su cancro, energia rinnovabile e cambiamenti climatici con un fondo da 405 milioni di euro. L’iniziativa riguarderà 1.500 dottorati di ricerca che verranno attivati attraverso partenariati internazionali, coinvolgendo 1.160 organizzazioni in 38 Paesi, con la partecipazione del settore privato e delle piccole e medie imprese.

Secondo i promotori, si tratta di “un’importante spinta alla collaborazione di ricerca transnazionale e alla formazione innovativa di una nuova generazione di brillanti dottori di ricerca di tutto il mondo”.

Naufragio al largo della Libia: “Inaccettabile assistere a queste stragi del mare”


Mai più. “È inaccettabile continuare ad assistere a queste stragi del mare senza cambiare le regole in vigore e lasciando che i sopravvissuti vengano rispediti in Libia, dove tutti sanno in quali condizioni sono detenuti”: lo dice la Comunità di Sant’Egidio dopo il naufragio dell’imbarcazione partita nei giorni scorsi dalle coste libiche, costato la vita a 90 persone.

Libano sull’orlo di una crisi alimentare senza precedenti


Effetto domino. Il Libano è sull’orlo di una crisi alimentare senza precedenti. L’allarme arriva dalla ong Un Ponte Per che spiega come il paese importi gran parte del suo grano e altri generi di prima necessità dall’Ucraina e dalla Russia. Una situazione che si aggiunge alle conseguenze dell’esplosione del porto di Beirut del 2020, che colpirono duramente le scorte alimentari.

Ucraina, si ferma il giornale russo Novaya Gazeta


Media sotto attacco. Il giornale indipendente russo Novaya Gazeta, diretto dal premio Nobel per la pace Dmitrij Muratov, ha deciso di sospendere le pubblicazioni fino al termine della guerra in Ucraina. La testata, per la quale aveva collaborato anche Anna Politovskaja, è da tempo nel mirino dell’autorità di vigilanza dei media.

Anche per la Novaja Gazeta è tempo di ballare sulle note del “Lago dei Cigni”. Risale allo scorso 9 marzo la scelta del periodico russo di titolare in questo modo dopo la chiusura del canale televisivo indipendente Dozhd, la quale a sua volta aveva scelto di trasmettere il balletto di Chajkovskij come ultimo atto prima della censura definitiva. La medesima sorte è toccata adesso a una delle poche voci libere della Russia di Putin, creata nel 1993 da Mikhail Gorbaciov. Una notizia comunicata direttamente dalla testata attraverso il sito e il profilo Twitter ufficiale. “È necessario sospendere le pubblicazioni – ha scritto ai lettori il direttore Dmitrij Muratov – questa è una decisione terribile e dolorosa, ma dobbiamo proteggerci a vicenda”. L’uomo che l’anno scorso ha ricevuto il premio Nobel per la Pace, insieme alla giornalista filippina Maria Ressa, mai si sarebbe immaginato di essere costretto a sospendere il proprio percorso solo pochi mesi dopo. Per di più a causa di una guerra scatenata dal Paese in cui ha sempre cercato di tenere viva la luce della libertà di stampa.

Da quasi 30 anni, infatti, la Novaja Gazeta conduce inchieste scottanti e approfondimenti coraggiosi sul potere a Mosca e dintorni. La corruzione della classe dirigente russa e gli abusi dei diritti ai danni della popolazione sono due temi rilevanti del loro lavoro. Attività costata cara ai giornalisti che nel tempo hanno promosso un’operazione verità e che per questo sono stati bersaglio di intimidazioni e attacchi. La reporter più citata a livello internazionale è senza dubbio Anna Politkovskaja, autrice di numerosi commenti contro il Cremlino, uccisa il 7 ottobre 2006. Ma sono diversi i colleghi della celebre cronista freddati perché scomodi al regime, tra cui Yuri Shchekochikhin e Anastasia Baburova.

Nonostante le azioni liberticide subite, il bavaglio via via più stretto e financo i colpi sanguinari, finora la resistenza di Muratov non era mai caduta. Con l’invasione dell’Ucraina le maglie si sono ancora ristette. Prova ne è la legge approvata dal Parlamento russo che inasprisce il controllo sulla diffusione di presunte informazioni false sulla guerra. Un’ultima prova di forza, inserita in un contesto normativo tutto a svantaggio di chi lavora per un’informazione democratica e imparziale. Per Novaja sono stati fatali due avvertimenti giunti nel giro di pochi giorni da Roskomnadzor, l’ente statale russo di supervisione delle telecomunicazioni. Il primo pervenuto il 22 marzo, il secondo nella giornata di ieri, come specificato nel comunicato pubblicato. Stando all’agenzia Tass, l’ultimo richiamo sarebbe dovuto a una mancata segnalazione di una ong che il periodico avrebbe dovuto etichettare come “agente straniero”. Tra le tante leggi previste dal codice russo, ve ne è anche una che sancisce l’obbligo di indicare che il media o l’organizzazione menzionata sono ritenuti “agenti stranieri” dal Governo.

di Pierluigi Lantieri

Yemen, gli effetti della guerra sui bambini: salute mentale in pericolo


 

 

 

Nessun posto è sicuro. Dopo sette anni di guerra in Yemen, la salute mentale dei bambini è in pericolo. Il servizio di Fabio Piccolino.

Il nuovo Rapporto di Save The Children “No place in safe” analizza l’impatto del conflitto in Yemen sulla salute mentale dei più piccoli. I dati mostrano come quasi l’80% dei bambini è costantemente preoccupato per la propria sicurezza e per quella della propria famiglia e che il 60% conosce qualcuno che è stato ferito nei combattimenti. Secondo il rapporto, le famiglie stanno gradualmente perdendo la loro capacità di resilienza e circa la metà dei bambini in tutto il paese lotta per elaborare il proprio disagio mentale.

Ucraina, pieno sostegno dell’Europa ai rifugiati con disabilità


Diritti al futuro. Piena collaborazione del Parlamento Europeo, per dare tutto il sostegno necessario alle persone con disabilità dell’Ucraina e a quelle che stanno cercando di fuggire dal Paese. Questo è stato uno dei temi sul tavolo del Forum Europeo sulla Disabilità con la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola.

Giornata mondiale tubercolosi: la lunga battaglia di Medici con l’Africa Cuamm


Lunga battaglia. Oggi è la Giornata mondiale della tubercolosi: una patologia che uccide ancora oggi oltre 4000 persone al giorno. Medici con l’Africa Cuamm è impegnata da anni nella lotta a questa malattia: “Non abbiamo mai smesso di farlo – spiegano – anche quando il Covid-19 ha cominciato a diffondersi nel continente”.

Crisi energetica, il Belgio rinvia lo stop a due reattori nucleari


Cambio di programma. A causa del rischio di una crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina, il Belgio ha rinviato la chiusura di due reattori nucleari che avrebbero dovuto essere dismessi entro il 2025. I nuovi piani prevedono tuttavia anche investimenti sulle fonti rinnovabili.