Archivi categoria: Internazionale

Scorie nucleari, il punto di Legambiente


Rifiuti radioattivi – Nel decimo anniversario della tragedia di Fukushima, Legambiente fa il punto sull’eredità nucleare in Italia e sulla situazione europea. Ascoltiamo il presidente dell’organizzazione Stefano Ciafani. (Sonoro)

“Foodnected”: il nuovo progetto di Slow Food per un cibo etico


Alimentazione sostenibile, collaborazione, consapevolezza, educazione: sono le parole chiave del progetto “Foodnected” per un sistema alimentare più equo nel Mediterraneo, che tenga conto delle implicazioni sociali e dell’ambiente.
Ce ne parla Paula Barbeito di Slow Food. (Sonoro)

America Latina, il virus della povertà


Secondo il Rapporto annuale delle Nazioni Unite, il Covid-19 ha spinto verso la povertà 22 milioni di persone in America Latina. A pesare in particolare sono le disuguaglianze strutturali in molti paesi e la mancanza di un’adeguata copertura sanitaria che costringe molti cittadini a pagare di tasca propria le cure mediche.

8 marzo, #seledonne: la campagna di Azione contro la Fame


Femminile diseguale. In occasione della Giornata Internazionale dei diritti della donna, Azione contro la Fame sottolinea le enormi disparità di genere nel mondo. Il servizio è di Fabio Piccolino.

In due terzi dei Paesi del mondo le donne continuano a rischiare, più degli uomini, di soffrire la fame e l’insicurezza alimentare. Le giovani che decidono di mettere su famiglia hanno il 25% di probabilità in più di vivere una condizione di estrema povertà. Inoltre sono donne l’80% delle persone sfollate a causa dei cambiamenti climatici.

Sono i dati allarmanti sottolineati da Azione contro la Fame che lancia l’hashtag #seledonne per un cambiamento che metta al primo posto la condizione femminile. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, del resto, auspicano entro il 2030 le pari opportunità nello sviluppo economico, oltre che l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti delle donne.

Infanzia in lockdown: l’Unicef chiede la tutela dei bambini


Chiusi dentro: a causa della pandemia, un bambino su 7 nel mondo ha vissuto per almeno nove mesi con restrizioni che prevedevano l’obbligo o la raccomandazione di rimanere a casa, mettendo a rischio salute mentale e benessere. Secondo Unicef è necessario uscire da questa emergenza tutelando in primo luogo la salute dei più piccoli.

“Con i lockdown nazionali e le restrizioni di movimento legate alla pandemia, è stato un anno lungo per tutti noi, ma soprattutto per i bambini”, ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef. “Quando – giorno dopo giorno – devi stare lontano dagli amici e distante dagli affetti e magari anche bloccato a casa con qualcuno che usa violenza, l’impatto è importante. Molti bambini hanno paura, si sentono soli, in ansia e preoccupati per il loro futuro. Dobbiamo uscire da questa pandemia con un migliore approccio alla salute mentale di bambini e adolescenti e dobbiamo cominciare dando a questa tematica l’attenzione che merita”, ha aggiunto Fore.

Yemen, flop sui fondi raccolti contro l’emergenza umanitaria


La Conferenza dei Paesi donatori per lo Yemen, svoltasi in forma virtuale, è stata un flop: meno della metà i fondi raccolti per rispondere all’emergenza umanitaria nel paese martoriato da sei anni di guerra dove 16 milioni di persone soffrono la fame. Secondo il segretario generale Onu Antonio Guterres “Ridurre i finanziamenti è una condanna a morte”.

I fondi raccolti rappresentano solo il 43% di quelli necessari alla risposta umanitaria per il 2021, da cui dipende la sopravvivenza di 20 milioni di yemeniti. La cifra promessa è per ora inferiore anche a quella raccolta nel 2020, già ridotta a causa della pandemia da Coronavirus; rispetto al 2019 si tratta di un miliardo di dollari in meno.

Immigrazione, “The big wall”: l’inchiesta di Action Aid sui fondi spesi dall’Italia


 

 

Il Grande Muro. La maggior parte dei fondi investiti dall’Italia sui migranti viene speso per reprimere più che per integrare. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Si chiama “The big wall” l’inchiesta di Action Aid sui fondi spesi dall’Italia per l’azione esterna migratoria. Oltre un miliardo di euro di denaro pubblico che il nostro Paese, dal 2015, ha investito in gran parte in azioni di respingimento: il 70% dei fondi infatti sono stati spesi in azioni di repressione del fenomeno migratorio piuttosto che al sostegno delle persone migranti. Di contro, solo l’1,3% del totale è andato a finanziare programmi che permettono l’accesso regolare nel territorio italiano per motivi di lavoro, studio e protezione.

Secondo l’organizzazione, le politiche italiane ed europee si sono rivelate in parte efficaci a contenere la migrazione, ma ad un prezzo altissimo in termini di vite perdute e gravi violazioni dei diritti umani.

Pericolo in vista: CBM Italia contro la cecità in Etiopia


A causa della carenza di acqua pulita, in Etiopia molte persone rischiano la cecità per il tracoma: una malattia che CBM Italia sta combattendo con un progetto che mira alla cura delle persone e alla costruzione di nuovi pozzi. Ai nostri microfoni il direttore Massimo Maggio.

Volontariato, cresce la partecipazione durante la pandemia


Secondo un sondaggio commissionato dalla coalizione Together, nel Regno Unito la pandemia ha rafforzato il senso di appartenenza e dato vita a comunità più forti, spingendo milioni di cittadini britannici a fare volontariato: nel corso del 2020 sono stati oltre 12 milioni.

Accordi di Parigi, Paesi lontani dal traguardo


I Paesi firmatari degli Accordi di Parigi sul Clima sono in ritardo sulla tabella di marcia. Il servizio è di Fabio Piccolino

Secondo il Rapporto pubblicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i traguardi fissati dagli Accordi di Parigi sono attualmente molto lontani. Un quadro definito preoccupante e per il quale è necessario adottare misure immediate per accelerare ed ampliare l’azione e raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni per contenere il riscaldamento globale sotto i 2°C.
Pur interessando solo 75 paesi sui 196 che hanno sottoscritto il Trattato, il report evidenzia un trend poco rassicurante.