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Generosità condizionata


Il Covid-19 ha segnato il 2020 in maniera indelebile anche nel campo delle donazioni, con record in Italia e nel mondo. Ma nonostante il fatto che il 65% degli interpellati abbia visto nel Terzo settore il soggetto che più si è speso per il bene del Paese, il grosso delle donazioni è andato a enti pubblici come la Protezione Civile e gli ospedali con l’obiettivo di contribuire ad acquistare attrezzature e DPI o per l’allestimento di nuovi reparti. Il dato emerge dal Sesto Italy Giving Report di Vita.

Scuole e contagi


E’ stato pubblicato l’atteso report dell’Istituto superiore di sanità che analizza l’impatto del Coronavirus nelle scuole, aggiornato al 30 dicembre. Alla vigilia del ritorno sui banchi dopo le vacanze natalizie e dell’atteso rientro per i ragazzi delle superiori i dati suggeriscono che la riapertura delle scuole non sia associabile a un significativo aumento della trasmissione nella comunità, pur contribuendo ad aumentare l’incidenza di Covid-19.

L’indagine condotta nei 31 Paesi dell’Ue/See ha infatti dimostrato che in alcuni casi sono stati identificati cluster nelle strutture educative, ma limitati in numero e dimensioni.

Identità (digitale) negata


Cronaca. Ad Ancona un impiegata regionale non vedente si è vista negare lo Spid, l’identità digitale, alle Poste perché i funzionari volevano la presenza di un tutore. L’intervento dell’Unione italiana ciechi con il presidente Andrea Cionna che ha sottolineato: “Se avessimo bisogno di un tutore allora noi non vedenti non potremmo nemmeno votare”.

Basta divari


È pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia l’avviso pubblico a sportello Educare insieme, 10 milioni per il contrasto della povertà educativa, delle disuguaglianze e i divari socio-economici sulle persone di minore età, acuiti dalla pandemia da COVID-19. L’avviso pubblico a sportello “Educare insieme” promuove in particolare la realizzazione di progetti che prevedono azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza.

Ricomincio da 3


La legge di Bilancio presenta alcuni provvedimenti importanti per il terzo settore. Ce ne parla Fabio Piccolino.

Incrementati i fondi per il servizio civile, che sfiorano i 300 milioni di euro per il 2021 e per il 2022. Confermati i circa 400 milioni di euro per il Fondo politiche sociali. Aumentato il Fondo non-autosufficienza, portato a 768 milioni per il 2021 e 967 milioni per il 2022. Questi sono alcuni dei provvedimenti inseriti nella Legge di Bilancio che interessano il mondo del terzo settore. Quello delle risorse è il nodo cruciale per il non profit nel prossimo biennio, dopo le conseguenze della crisi covid.

Prima i più fragili


Anche la campagna di vaccinazione contro il Covid è una via per prendersi cura dei più fragili. Lo dimostra il fatto che hanno la priorità gli anziani ospiti delle Rsa e chi opera al loro fianco: un segno che finalmente conferma che le strutture sociosanitarie, come le nostre, hanno pari dignità con gli ospedali. Lo ribadiamo da tempo: il settore sociosanitario è a pieno titolo parte del Sistema Sanitario Nazionale. Lo dichiara Franco Massi, presidente nazionale Uneba.

Donne non profit


Per il Corriere della sera la portavoce del Forum nazionale terzo settore è tra le 104 donne che hanno lasciato il segno nel 2020. “Un risultato che arriva grazie e soprattutto all’impegno di tutto il Terzo settore che, mai come negli ultimi mesi, ha dimostrato di essere cardine delle nostre comunità mettendosi a disposizione degli ultimi in un momento in cui povertà e disuguaglianze stanno purtroppo aumentando”, ha detto Claudia Fiaschi.

Al via


Pubblicato il bando per quasi 47 mila giovani da impiegare in progetti di servizio civile universale in Italia e all’Estero. Da quest’anno ogni progetto risponde ad uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Posti disponibili per giovani con minori opportunità, basso reddito, bassa scolarizzazione o con una disabilità. La scadenza è per l’8 febbraio 2021.

Culle vuote


Secondo il nuovo rapporto dell’Istat nel nostro Paese continuano a diminuire le nascite. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Continuano a diminuire le nascite nel nostro paese. Per il settimo anno consecutivo, nel 2019 c’è un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità. È quanto rileva l’Istat nel rapporto ‘Natalità e fecondità della popolazione residente’.
A diminuire sono soprattutto i nati da genitori entrambi italiani ed il fenomeno prosegue nel 2020, da gennaio ad agosto già -6.400 nascite rispetto all’anno precedente. Continua a scendere anche il numero medio di figli per donna e l’età media in cui si diventa madri è di 31 anni

Una buona notizia


La notizia tanto attesa è finalmente arrivata: c’è soddisfazione nel mondo del volontariato e del terzo settore per l’abrogazione dell’articolo 108 della legge di bilancio, che assoggettava al regime Iva le associazioni. Numerose erano state le denunce e le prese di posizione nelle ultime settimane per la pericolosità del provvedimento che sarebbe stata una vera e propria stangata. La misura individuava come soggetti IVA anche le associazioni del non profit e pur prevedendo l’applicazione del regime di esenzione IVA, per le associazioni di volontariato la Legge di Bilancio introduceva l’obbligo di rispettare gli adempimenti fiscali in materia di imposta sul valore aggiunto. Un costo non indifferente, con la necessità di gestire la contabilità al pari di tutte le imprese. Ecco perché associazioni e Ets hanno prima combattuto contro l’atto e hanno poi esultato per la sua cancellazione.

“Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo”, ha dichiarato Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore. “L’articolo 108 della Legge di Bilancio che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza di tante associazioni di terzo settore assoggettandole inopportunamente al regime Iva è stato finalmente abrogato. Ringraziamo quindi il Parlamento e il Governo per aver accolto il nostro appello. A questo punto – ha aggiunto Fiaschi – ci auguriamo che si tenga fede all’impegno della presidenza del Consiglio di attivare il prima possibile un tavolo urgente con Mef, Ministero del lavori e la rappresentanza del Terzo settore per discutere e finalmente risolvere le problematiche oggi esistenti relative al quadro fiscale del Terzo settore. Senza una fiscalità effettivamente premiante rischia di andare in crisi tutto l’impianto della riforma del Terzo settore”.

La notizia è stata accolta positivamente anche dalle Acli, che per voce del presidente nazionale Roberto Rossini ha indicato la riforma come via maestra da portare a compimento: “Accogliamo con soddisfazione l’abrogazione di un articolo che avrebbe inevitabilmente causato gravi problemi a moltissime associazioni ed enti del Terzo settore. Si tratta di un atto che evita a migliaia di realtà di questo nostro mondo di essere spazzate via o pesantemente aggravate nel loro agire dal venire considerate enti commerciali. Ora è necessario accelerare l’attivazione della riforma del Terzo settore”.

di Pierluigi Lantieri