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OGM: organizzazioni italiane chiedono all’Europa di agire con precauzione


Trasparenza e libertà: 42 organizzazioni italiane chiedono agli europarlamentari un voto contrario sui nuovi OGM. Il servizio è di Anna Monterubbianesi

Il 7 febbraio è atteso un voto del Parlamento europeo che potrebbe cancellare le regole vigenti dal 2001 su etichettatura, tracciabilità e valutazione del rischio per i nuovi Ogm, contaminando così l’agricoltura e togliendo ai consumatori il diritto di scegliere. 42 organizzazioni riunite nella Coalizione Italia Libera da Ogm lanciano un appello a tutti gli europarlamentari italiani perché venga tutelato il principio di precauzione, i diritti degli agricoltori e dei consumatori, il diritto di moratoria per gli stati.
La biocontaminazione sarebbe un dramma irreversibile per l’agricoltura biologica, che vieta l’uso di OGM in tutta la filiera. Con un rischio di mutazioni genetiche fuori bersaglio  ancora troppo alto.

Aumentano alunni con disabilità, ma la formazione degli insegnanti è in ritardo


Gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono in aumento, ma tra gli insegnanti di sostegno 1 su 3 non ha una formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo. Sono alcuni dei dati Istat relativi allo scorso anno scolastico che evidenziano inoltre una forte discontinuità nella didattica.

 

#Città30subito: a Roma un presidio per città sicure e vivibili


Oggi a Roma il presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per chiedere città più sicure, vivibili e a misura di persona. L’iniziativa è organizzata dalla piattaforma #Città30subito che coinvolge Legambiente, Fiab, Kyoto Club e altre organizzazioni.

Prevenzione dipendenze: nuovo presidio mobile a Palermo per i giovani


Da domani a Palermo attivo un nuovo presidio mobile per la prevenzione  delle dipendenze patologiche e dell’uso di stupefacenti rivolto a minori e giovani della città. A bordo del camper una equipe mista di personale sanitario, educatori di strada e operatori del Terzo Settore specializzati.

Piano Mattei, dalle Ong commenti in chiaroscuro


Le organizzazioni italiane commentano il Piano Mattei tra Italia e Africa. Il servizio è di Patrizia Cupo.

“La cooperazione allo sviluppo porti a una collaborazione che sia effettivamente paritaria e vantaggiosa per Italia e Africa: non si traduca in sfruttamento, il governo lavori per il reale sviluppo sostenibile”. Così la portavoce del forum terzo settore Vanessa Pallucchi commenta il Piano Mattei del governo Meloni sui «nuovi rapporti» con il Continente africano. Più critici Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia che in una nota a palazzo Chigi chiedono un incontro sul piano energetico lamentando una “visione miope” sulla transizione ecologica: unico protagonista del Piano Mattei, dicono, è il gas assieme ai disegni Eni sui biocarburanti.

Corte costituzionale: svolta su diritto dei detenuti alla sessualità


Una svolta Storica per i diritti delle persone detenute. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi

Si della Corte Costituzionale all’affettività e alla sessualità dietro le sbarre, fondamentali per la dignità delle persone detenute e il rispetto della finalità rieducativa della pena. Con una sentenza storica la Corte ha dichiarato illegittimo l’articolo 18 dell’ordinamento penitenziario, che imponeva il controllo a vista durante i colloqui. Un diritto che viene esteso anche alle coppie di fatto e omosessuali e che avvicina il nostro Paese ad altri che già da tempo riconoscono questa opportunità nei loro ordinamenti. *Entusiasmo* di Antigone che ha svolto un ruolo importante in questo processo. Così il presidente Gonnella: “Adesso è il momento di trasformare un diritto di carta in un diritto effettivo.”

Carcere, a gennaio 29 morti: “ecatombe dei diritti”


In meno di un mese a gennaio sono 29 i detenuti morti nelle carceri italiane. Per il presidente di Antigone Patrizio Gonnella si tratta di una “una ecatombe drammatica rispetto alla quale deve esservi l’obbligo morale e politico di intervenire”

Associazioni contro l’autonomia differenziata: non dividiamo il Paese


Le associazioni lanciano l’allarme sulla Riforma Calderoli per le regioni del Mezzogiorno e non solo. Il servizio è di Anna Monterubbianesi

L’approvazione dell’autonomia differenziata in Senato provoca reazioni ostili nelle associazioni sul rischio di un maggiore divario tra il Nord e il Mezzogiorno. Secondo l’Auser “siamo di fronte allo stravolgimento dei principi e dei valori contenuti nella Carta Costituzionale che afferma che la Repubblica sia unica e indivisibile”. Anche la Fish onlus lancia l’allarme: “l’assenza di risorse dello Stato, lasciando tutto alle risorse territoriali, non consentirà di garantiti i servizi minimi, aumentando, di fatto, le disparità territoriali e tra i cittadini”
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