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Misure straordinarie


L’Alleanza contro la povertà lancia una serie di proposte per limitare i danni dell’emergenza economica. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

L’emergenza Covid-19, con il suo drammatico impatto sanitario in termini di vite umane e quello di medio periodo sull’economia, determinerà un periodo di recessione con una perdita di reddito più o meno marcata per moltissimi cittadini. Le misure esistenti rischiano, per come sono strutturate, di non riuscire a far fronte in maniera adeguata ai nuovi bisogni. Per questo l’Alleanza contro la povertà ha elaborato una serie di proposte per frenare le conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza: a partire dalla richiesta di includere nella misura una platea più ampia di quella attuale, a un aumento del Fondo dedicato al Reddito di Cittadinanza, a una agevolazione dei meccanismi di accesso alla misura. Tra le proposte anche minori vincoli restrittivi verso i cittadini stranieri e misure a favore dei nuclei familiari numerosi.

Una guida per agire


Dal Centro servizi per il volontariato (Csv) di Napoli arriva il vademecum per volontari e associazioni perché siano sempre informati sulle regole da seguire per operare in maniera consapevole. Il manuale fornisce indicazioni su spostamenti, documentazione, obblighi assicurativi o misure di sicurezza.

La didattica non è per tutti


In Italia sono moltissime le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che non hanno i mezzi tecnologici necessari per seguire le lezioni a distanza e rimanere in contatto con i compagni. Per loro la ong spagnola Open Arms, da anni impegnata nel salvataggio in mare di migranti, ha fornito i primi dispositivi nelle città di Torino e Napoli e lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso.

Anche dietro le sbarre


In questo momento di emergenza, il criterio della tutela della Salute deve orientare anche gli interventi in ambito penitenziario, con prevalenza rispetto ad ogni altra ragione o interesse. Questo è il contenuto della lettera appello che Cittadinanzattiva ha inviato al Ministro della Giustizia, al capo del DAP, al Commissario straordinario per l’emergenza Covid19 ed alle Regioni.

Si ricomincia


Nel Lazio grazie a un importante accordo riprendono i servizi per i più fragili. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

Regione Lazio, ANCI Lazio, Forum Terzo Settore Lazio, cooperazione sociale e sindacati hanno firmato un accordo per dare attuazione all’art. 48 del decreto Cura Italia, per far ripartire i servizi socio-assistenziali e socio-educativi ad oggi sospesi e sostenere i lavoratori di questi settori. Si tratta di una riorganizzazione delle attività in forme diverse, frutto della co-progettazione tra Comuni ed Enti gestori, che sia in grado di assicurare continuità di servizi per le persone più fragili, con la massima tutela della sicurezza e della salute di operatori e utenti. “Grazie a questo accordo riusciremo a portare avanti il nostro intento di non lasciare solo nessuno, combattendo le disuguaglianze che questa emergenza sta accentuando”, come ha ricordato la portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio Francesca Danese.

Fare presto e bene


Non possiamo più aspettare. È l’appello al Governo del Forum Disuguaglianze e Diversità e della Rete dei Numeri Pari, perché bisogna sconfiggere non solo il Covid-19, ma anche la miseria e i problemi economici e sociali, mettendo subito in campo misure concrete ed efficaci per frenare lo scivolamento nella disperazione sociale e dare risposte a milioni di cittadini e cittadine in difficoltà.

Al posto di un tetto


La Federazione italiana organismi per le Persone senza dimora (Fiopsd), ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per denunciare la situazione che vive questa fascia particolare della popolazione e per avanzare alcune proposte su come evitare la diffusione del contagio. Ascoltiamo Michele Ferraris, responsabile della comunicazione. (sonoro)

Al collasso


“Rischiamo di disperdere energie e risorse e di non esser efficaci nell’aiuto alle persone colpite da questa emergenza.” Questo l’allarme lanciato dal Forum Terzo Settore che sul coronavirus chiede con urgenza la convocazione della Cabina di Regia interministeriale, per raccordare i provvedimenti, coinvolgendo tutti gli enti che operano nella società senza essere pubblici, né imprese profit.

Scuole chiuse a luglio


Secondo la Ministra Azzolina non c’è alcun bisogno di prolungare le lezioni fino in estate. La didattica a distanza sta funzionando. Sono in arrivo risorse per l’acquisto di tablet, pc e per consentire alle scuole di navigare gratuitamente a banda ultra larga. Se alcuni studenti avranno bisogno di recuperare, si potrebbe ipotizzare una finestra dedicata a settembre.

Solidarietà alimentare


Previsti 400 milioni di euro da distribuire alle persone in maggiore difficoltà. Il ruolo centrale del Terzo Settore. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

Il terzo settore è in prima linea nella gestione dell’emergenza coronavirus che sta mettendo a dura prova l’intero Paese non solo da un punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale. Un primo segnale di sostegno è arrivato con l’ordinanza del Dipartimento della Protezione civile dello scorso 29 marzo che prevede 400 milioni di euro da destinare all’erogazione di buoni pasto e derrate alimentari alle persone più fragili ed ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici dettati dall’emergenza, individuati dai servizi sociali comunali. Le risorse saranno gestite dai Comuni che potranno avvalersi di volontari ed operatori del terzo settore nella fase di acquisto e distribuzione dei beni.