Solo un bambino su quattro potrà frequentare un asilo nido o un servizio integrativo per la prima infanzia. L’allarme di Save the Children alla ripresa dell’anno scolastico per i più piccoli. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Suona la campanella per i bambini più piccoli nel nostro Paese e Save the Children diffonde i dati elaborati dall’Istituto degli Innocenti. Nonostante le nascite al minimo storico, solo 1 bambino su 4 potrà frequentare un servizio dedicato alla prima infanzia, pubblico o privato. Dato ancor più grave se si pensa alle profonde diseguaglianze che ancora esistono su scala nazionale. Salvo le virtuose eccezioni della Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, tutta l’Italia del centro-nord ha percentuali di copertura appena superiori al 20%, con un drastico calo nel mezzogiorno dove solo circa 12 bambini su 100 accedono agli asili nido. Se si vuole contrastare efficacemente la povertà minorile – secondo l’associazione – è fondamentale partire dai più piccoli, investendo in modo continuativo sulla rete dei servizi per la prima infanzia.
Genova per noi
Continua la gara di solidarietà del mondo del terzo settore dopo il crollo del Ponte Morandi. Associazioni e reti italiane stanno raccogliendo fondi da destinare agli sfollati. Al lavoro anche tanti volontari di Anpas affinché la situazione torni al più presto alla normalità.
Roma città chiusa
La casa delle donne è sotto sfratto esecutivo. Il Campidoglio ha revocato la convenzione che da vent’anni riconosceva uno spazio sociale e culturale al femminismo italiano. Ai nostri microfoni la presidente Francesca Koch.
E tu… cosa mangi?
I ragazzi italiani sono preoccupati del loro peso forma, ma allo stesso tempo non sanno compiere scelte alimentari coerenti con questo obiettivo. È quanto emerso da un sondaggio online promosso da Adiconsum su stile di vita e alimentazione tra gli under 19.
Tempo scaduto
Con una lettera al governo, il Forum Nazionale del Terzo Settore chiede di accelerare i tempi per portare a compimento la riforma. A poco più di una settimana dalla scadenza per l’adozione del decreto correttivo cresce la preoccupazione per le oltre 336mila organizzazioni che si trovano a dover interpretare norme incomplete e a volte di difficile attuazione che creano un clima di forte incertezza.
Invecchiare bene e a casa propria
Le proposte dell’associazione Abitare e Anziani per garantire il diritto all’autonomia abitativa. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Cresce il numero degli anziani e nascono nuove esigenze abitative: nuovi modelli, riduzione delle barriere architettoniche, un sistema di assistenza socio-sanitaria e l’adeguamento delle tecnologie. È questa la proposta dell’associazione “Abitare e Anziani” per migliorare il rapporto con la casa e difendere il diritto di invecchiare a casa propria. Diritto che però dipende dalla qualità dell’abitazione e dal Welfare di prossimità in cui ci si trova. Una trasformazione che per l’associazione ha tempi lunghi e richiede anche un cambiamento culturale. Alcuni esempi, con abitazioni singole o raggruppate, con spazi comuni e dotate di servizi di base, esistono all’estero ma anche nel nostro paese, come quelli di Monza e varese. L’obiettivo di tutti i nuovi modelli è unico: garantire alla popolazione anziana di abitare in autonomia in una cornice di tutela e assistenza leggera.
Breakfast club
A Milano, Torino e a Casal di Principe il progetto di Kellogg e Croce Rossa Italiana ha fatto sì che i bambini di tre istituti scolastici potessero fare la prima colazione. L’iniziativa punta a rendere disponibile gratuitamente il primo pasto della giornata per quei ragazzi che arrivano a scuola digiuni, sia a diffondere le informazioni di base in merito all’importanza di nutrirsi al mattino.
Aggiungi un posto a tavola
Una cena speciale contro l’indifferenza e l’emarginazione. Le famiglie di Capannori e della Piana lucchese possono invitare un richiedente asilo ospitato nel loro territorio. Al via la seconda edizione del progetto nato per favorire l’integrazione dei migranti promosso dalla Cooperativa sociale Odissea.
Tutti per uno
Dopo l’insediamento del nuovo governo, la presentazione del XVII Rapporto sul servizio civile è stata la prima occasione pubblica in cui un ampio gruppo di organizzazioni sociali riunite nella Cnesc hanno presentato i nuovi progetti. Ai nostri microfoni il presidente Licio Palazzini. (sonoro)