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Trivelle d’Italia


Associazioni ambientaliste contro il decreto ministeriale che deroga al divieto di nuovi pozzi e piattaforme entro le 12 miglia marine. Il servizio di Giovanna Carnevale.

Fatta la legge, trovato l’inganno. Con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi viene praticamente derogato il divieto di nuove trivellazioni di petrolio e gas entro le 12 miglia marine. Le compagnie petrolifere con titoli già concessi potranno infatti presentare e farsi autorizzare una variante al programma originario di lavoro che preveda la perforazione di nuovi pozzi. Per Legambiente, Greenpeace e Wwf l’atto del governo è gravissimo e non tiene minimamente conto della chiara volontà espressa da 15 milioni di italiani al referendum di un anno fa. I timori del 2016 del Comitato No Triv, accusato di fare disinformazione, si sono quindi realizzati, mentre sempre più retorici si fanno i riferimenti del governo agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Sessanta candeline


Cominciano oggi i festeggiamenti dell’Arci. Numeri e storie importanti per una delle più grandi associazioni italiane. Ai nostri microfoni la presidente Francesca Chiavacci. (sonoro)

“La cittadinanza non ha età”


È questo il titolo del IX Congresso Nazionale dell’Auser che parte oggi a Salerno. Il primo che si svolge nel Sud Italia, come ci ricorda Franco Buccino, presidente Auser Campania. (sonoro)

Tap, un no convinto


tapAncora tensioni a Melendugno, nel Salento, per la costruzione del gasdotto. Associazioni e comitati continuano a presidiare l’area. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Durano ormai da due settimane i presidi dei manifestati No Tap, cittadini pugliesi di Melendugno, in provincia di Lecce, e delle zone limitrofe contro il gasdotto che dovrebbe collegare l’Italia con l’Azerbaijan per permettere l’afflusso di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio. I lavori sono stati temporaneamente sospesi a causa delle proteste contro il progetto, che vede l’espianto, già in parte realizzato, degli ulivi dal tracciato del micro tunnel. Diverse le associazioni che hanno abbracciato le ragioni del Comitato No Tap: per Arci Puglia, il gasdotto è un intervento devastante e inopportuno sia per il valore paesaggistico del territorio su cui ricade, sia per l’impatto trascurabile in termini di politiche energetiche

Qua la mano


Mensa_CaritasIn corso a Roma la Settimana della Carità. Ieri le Chiese della Capitale hanno promosso una colletta per sostenere i 49 centri di accoglienza diocesani presenti in città, che nel 2016 hanno offerto da mangiare a oltre 10mila persone.

Coerenza, continuità, convinzione


Movimento_nonviolentoQuesto il titolo del XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento che si apre oggi a Roma. Tre giorni per parlare di conflitti e migrazioni, politiche per le città aperte, esperienze educative di pace e difesa civile non armata e nonviolenta.

Opportunità o passo indietro?


parcoAssociazioni ambientaliste divise sulla nuova riforma dei Parchi in discussione alla Camera. Per Legambiente c’è bisogno di un grande lavoro culturale e di coscienza collettiva. Sentiamo la presidente Rossella Muroni.

(sonoro)

Giochi sporchi


azzardoManifestazione di piazza, ieri in Liguria, contro la decisione della Regione di prorogare di un anno l’entrata in vigore della legge contro l’azzardo. Il provvedimento avrebbe reso illegale, a partire da maggio, l’installazione di slot machines nei locali pubblici e l’apertura di sale vicino a scuole, chiese e campi sportivi.

Legalità sotto attacco


Don ciotti secodino-2A Palermo nuove scritte intimidatorie per don Ciotti. Solidarietà di cittadini e associazioni. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

Ancora messaggi intimidatori ai danni del fondatore del Gruppo Abele e di Libera, Don Ciotti. Dopo le scritte apparse la settimana scorsa a Locri, in occasione delle celebrazioni in memoria delle vittime della mafia, un caso analogo si è manifestato ieri a Palermo, dove una scritta nel quartiere Noce recitava “Sbirri siete voi, don Ciotti secondino”. Presa di mira anche la memoria del generale Dalla Chiesa, definito “assassino” in un’altra deprecabile scritta rinvenuta poco distante e “griffata” con una falce e martello e la firma BR. Importante e unanime la solidarietà espressa da Istituzioni e cittadini, che hanno provveduto prontamente e spontaneamente a cancellare le due scritte: perché è da questi gesti e dalla coscienza di un popolo che parte la cultura della legalità.