Sempre più lunghi i tempi per effettuare visite nella sanità pubblica, a fronte di un’offerta privata ben più rapida. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
65 giorni contro 7. Sono i numeri relativi ai tempi di attesa delle visite mediche nel pubblico e nel privato. Questo è il quadro fotografato dallo studio “Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi sanitari Regionali”, condotto da Crea, commissionato dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni. Per effettuare una visita medica nella sanità pubblica bisogna attendere almeno 65 giorni, contro una settimana nel privato. Aumentano inoltre i tempi di attesa nell’arco degli anni. Per quanto riguarda i costi sostenuti dai pazienti, dallo studio emerge che risultano sempre meno distanti tra strutture pubbliche e private. L’indagine è stata condotta sulla popolazione residente in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, prendendo in considerazione esclusivamente le prestazioni mediche senza esplicita indicazione di urgenza.
In cammino
Grande partecipazione alla tre giorni della comunità capi dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. In tutto il Paese più di 30mila hanno portato avanti questo percorso, il cui obiettivo è riflettere sul tema dell’educare.
Operazione scuole pulite
Oggi e domani studenti, genitori e insegnanti tornano ad essere protagonisti della riqualificazione dei propri edifici. È la campagna di volontariato all’insegna della cittadinanza attiva, del volontariato ambientale e dell’impegno sociale firmata Legambiente e giunta quest’anno alla sua ventesima edizione.
Italia Travel Awards
È il nome del premio che celebra l’impegno e la competenza in ambito di turismo accessibile. Associazioni, enti, istituzioni, comuni, regioni e operatori turistici hanno tempo fino al 30 marzo per presentare i loro progetti. L’evento, alla sua terza edizione, gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
Un buco nell’acqua
Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi delle regioni, via libera alle trivelle nell’Adriatico. Critica Legambiente che chiede al governo di dare attuazione agli impegni presi nella precedente legislatura in sede di dibattito parlamentare e di vietare l’utilizzo del metodo air gun per la ricerca di idrocarburi in mare.
Sarte solidali
Il nuovo progetto della Auser per sostenere le donne e promuovere l’occupazione tra i giovani. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Si chiama sartoria 8 marzo il laboratorio per aiutare chi è in difficoltà e per insegnare L’arte di cucire alle nuove generazioni. La Sartoria della solidarietà dell Auser ha aperto i battenti ad Arezzo e qui le donne faranno riparazioni sartoriali, cuciranno abiti per bambini da inviare ai paesi del in via di sviluppo, realizzeranno pigotte e tanti lavori per i mercati di beneficenza. Tra le donne tantissime ex operaie di colossi dell’abbigliamento che anni fa hanno portato il nome della città in tutto il mondo come la lebole, la Stilbert e la Giole. La sartoria, spiegano le donne È un modo per esserci e dare una mano a chi sta peggio di noi.
Se butti male …finisce in mare!
È il nome del progetto promosso da Legambiente. Educare i più giovani alla prevenzione dei rifiuti in mare e in spiaggia si può, secondo l’associazione. Obiettivo dell’iniziativa: insegnare comportamenti più virtuosi ed ecosostenibili a partire dalle scuole.
Un weekend solidale
Domani e domenica quarta edizione del progetto dedicato alla promozione del volontariato promosso dal Csv di Padova. Coinvolti 190 ragazzi da tutta la provincia in attività proposte da sedici associazioni.
8 marzo tutto l’anno
Nel Terzo settore italiano la componente femminile ha un peso importante con più del doppio delle lavoratrici rispetto agli uomini. Il servizio di Giuseppe Manzo.
La fotografia di genere del Terzo settore mostra il peso della componente femminile nelle organizzazioni, con più di un milione e 800 mila volontarie ed oltre il doppio delle lavoratrici rispetto agli uomini. Assistenza sociale, protezione civile, cooperazione sociale e sanità, sono gli ambiti di maggiore attività in cui la percentuale di donne supera il 70%. Con numeri così importanti, come dichiara la portavoce del forum del terzo settore Claudia Fiaschi in occasione della Giornata internazionale delle donne, “la componente rosa è molto più numerosa che in altre realtà socio-produttive e rappresenta un grande valore aggiunto”. Uguaglianza di genere ed empowerment per tutte le donne e le ragazze sono anche al centro di uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Su questo l’impegno di moltissime organizzazioni di terzo settore dimostra la consapevolezza del valore e del ruolo che le donne hanno nel promuovere cambiamenti sociali e sviluppo economico per le comunità, soprattutto nei contesti più fragili del nostro Paese e del mondo.
Italia ripensaci
Al via una nuova fase della campagna, promossa da Rete disarmo, a sostegno del Trattato che mette al bando le armi nucleari, adottato dall’Onu il 7 luglio scorso. Il nostro Paese non lo ha appoggiato, ma ora cittadini, organizzazioni e Comuni potranno dire al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di ratificarlo e costruire, fattivamente, un futuro di pace.