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Servizio Civile: ora è Universale


mamanet-150x150Il 10 febbraio il Consiglio dei Ministri ha dato il via libero definitivo al decreto legislativo sul Servizio Civile Universale, che viene disciplinato quale “strumento di difesa non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli e di promozione dei valori fondativi della Repubblica”.  La nuova legge modifica il sistema del Servizio Civile Nazionale, istituito dalla legge n. 64 del 6 marzo 2001 e disciplinato dal D.lgs n. 77 del 5 aprile 2002.

 

Soddisfazione è stata espressa dal Forum Nazionale Terzo Settore: “con il via libera al decreto sul Servizio Civile Universale, il primo tassello della Riforma del Terzo Settore diventa realtà, e ci auguriamo che questo funga da impulso per una veloce approvazione degli altri decreti”, ha dichiara il portavoce Pietro Barbieri. “Il testo licenziato dal CdM dà finalmente concretezza a una misura di grande valore sociale per il nostro Paese. Si tratta di un traguardo di importanza storica, perché per la prima volta si accoglie la richiesta di partecipazione di tutti i giovani, sia italiani che stranieri regolarmente soggiornanti, che intendono svolgere il servizio civile”.

 

 “La legge, tuttavia, avrebbe potuto incontrare maggiore condivisione da parte del mondo del terzo settore”, ha proseguito Barbieri. “In attesa di leggere il testo completo, facciamo nostre le perplessità espresse dagli enti per il servizio civile in merito alla mancata valorizzazione del Dipartimento Gioventù e SCN e all’assenza di una sede ad hoc nella quale istituzioni pubbliche, terzo settore e rappresentanti dei giovani possano dialogare e coordinarsi per indirizzare gli obiettivi del Servizio Civile Universale”.

Primo passo


coopApprovato in via definitiva il decreto legislativo che istituisce il servizio civile universale, previsto dalla riforma del terzo settore. Con il nuovo provvedimento potranno accedere all’esperienza formativa tutti i giovani, italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, che ne faranno richiesta.

Segno negativo


elderly-114328__180In calo negli ultimi anni i servizi e le risorse per l’assistenza agli anziani. Ce ne parla nel servizio Giovanna Carnevale.

 

Se non è un Paese per giovani tantomeno lo è per i vecchi, stando a quanto emerge dalla ricerca realizzata per Auser e presentata ieri a Montecitorio. In Italia il modello di assistenza agli anziani mostra sempre di più limiti di inadeguatezza, con tagli ai servizi, scarse risorse e riduzione dei posti letto nelle strutture. Alla domiciliarità ricorrono circa 2,5 milioni di anziani, mentre poco meno di 280mila sono quelli nei presidi residenziali. Una situazione, questa, che deve fare i conti anche con un cambiamento demografico in atto che vede progredire il livello di longevità, e che diventa sempre più insostenibile per le famiglie con a carico un anziano, lasciate sole e spesso costrette a indebitarsi per pagare l’assistenza.

Ingiustificato ritardo


2017_02_07Giovani e Servizio civile da quasi due mesi senza una delega politica da parte del governo Gentiloni. La denuncia di Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale Servizio Civile che sottolinea: “È un segnale di scarsa attenzione. Questa situazione di incertezza non è più sostenibile”.

Mobilitazione educativa


amicizFirmato a Perugia un Protocollo d’Intesa tra la Regione Umbria, l’Ufficio Scolastico Regionale e la Tavola della pace. Obiettivo: accrescere la qualità dell’offerta formativa agli studenti. Cittadinanza glocale, diritti umani, legalità e giustizia.

Safer Internet Day


privacy internetIn occasione della giornata per la promozione della sicurezza in rete, una ricerca rivela il basso grado di consapevolezza di giovani e adulti nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Non c’è differenza tra adulti e ragazzi: i primi ne sanno quanto i secondi delle conseguenze delle loro azioni in rete ed entrambi possiedono le stesse, scarse conoscenze per mettere al sicuro i propri dati. A rivelarlo è una ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e pubblicata in occasione del Safer Internet Day, la giornata per promuovere un uso sicuro e responsabile del web. Gli italiani sono sempre più social e sempre più connessi via smartphone, ma sebbene l’80% si dica preoccupato del fatto che i propri dati vengano registrati, allo stesso tempo si è arreso all’idea di dover cedere qualcosa in cambio dei servizi offerti dalla rete. Preoccupante è poi il modo con cui si valuta l’attendibilità o meno di una notizia: il 43% dei minori e il 37% degli adulti basa il proprio giudizio sulle condivisioni che quella notizia ottiene.

Il banco vince


no-slot-machine“Regioni e enti locali dicano no a proposta del governo”. È l’appello della Campagna Mettiamoci in gioco in merito all’idea dell’esecutivo durante la Conferenza Stato-Regioni di riduzione del numero di slot attive nel nostro Paese. Questa decisione, sottolineano le associazioni, non garantisce la limitazione dei rischi di dipendenza.

Buco nell’acqua


marevivoSono già 45mila firme raccolte dalle associazioni per la difesa del mare di Taranto dalla minaccia delle trivelle e dell’attività prevista e concessa di air gun nel Golfo. Ascoltiamo Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. (sonoro)

Vicini al traguardo


bullismo88487Via libera del Senato al disegno di legge contro il cyber-bullismo dopo una modifica in terza lettura che ha cancellato le norme penali e repressive. Educazione e prevenzione del fenomeno sono quindi i due principi cardine del testo che ora dovrà tornare alla Camera per l’approvazione definitiva.

 

Il provvedimento è stato approvato al Senato con 224 voti a favore, un contrario e 6 astenuti. “Abbiamo rimesso al centro i minori, perché la cura delle vittime e il recupero dei responsabili sono possibili solo attraverso una corretta educazione al corretto utilizzo delle nuove tecnologie”, ha commentato la senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge. “L’auspicio è che si possa al più presto convergere sui punti di condivisione per chiudere in questa legislatura, con il definitivo passaggio alla Camera, un percorso da molti atteso. Manca solo un passo, sono certa che anche a Montecitorio ci sarà una forte presa di coscienza sulla necessità di rendere operativa la normativa al più presto”.

(Fonte: Vita.it)

Condividere il futuro


Igelan Sicilia, grazie all’impegno di una rete sociale di cittadini e associazioni, nasce l’ecomuseo di Gela, un’istituzione culturale diffusa sul territorio e progettata dal basso. Obiettivo dell’iniziativa: promuovere la cura dei beni comuni e sviluppare legami di comunità.

 

Il “Comitato per la costituzione dell’Ecomuseo del Golfo di Gela è formato da associazioni che storicamente si occupano della difesa e promozione dei beni culturali. Hanno sottoscritto il protocollo d’intesa: l’Archeoambiente, il Gruppo Archeologico Geloi, il Club Unesco, la Pro Loco di Gela, il Centro culturale e di spiritualità cristiana”Salvatore Zuppardo”, il MoVI di Gela e l’associazione “Amici di Antifemo ed Entimo”.
L’ecomuseo è un’ istituzione culturale che assicura in modo permanente, su un dato territorio, le funzioni di ricerca, presentazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che vi si succedono, con la partecipazione della popolazione stessa. Un ecomuseo è un’istituzione che gestisce, studia, esplora con fini scientifici, educativi e culturali in genere, il patrimonio globale di una certa comunità, comprendente la totalità dell’ambiente naturale e culturale di questa comunità.
Se un museo tradizionale espone una collezione, un ecomuseo esprime il patrimonio culturale di una comunità o; mentre un museo è collocato all’interno di un edificio, un ecomuseo è diffuso sul territorio; mentre un museo si rivolge a un pubblico, un ecomuseo parla a una popolazione; il primo è pensato dall’alto e a tavolino, il secondo viene progettato “dal basso” e condiviso.
L’obiettivo della rete nata in seno a “Cantiere Gela” dunque ha tra le sue finalità la promozione del protagonismo culturale dei cittadini nella cura dei beni comuni e nello sviluppo delle relazioni e dei legami di comunità.  Si favorirà l’incontro tra cultura e processi di rigenerazione urbana, promuovendo la conoscenza, la comprensione, la responsabilizzazione e la cura del territorio.
Si realizzeranno iniziative di ricerca e valorizzazione dei luoghi coinvolgendo i cittadini come portatori di conoscenza, esperienza e creatività..