Così Pietro Barbieri, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore, dopo la denuncia sulle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere gli ospiti del Cara di Foggia. Ascoltiamolo ai nostri microfoni. (sonoro)
Fare presto
Lettera aperta al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini da parte dei geologi sullo stato dell’edilizia scolastica. I dati parlano chiaro: in Italia ci sono circa 28 mila istituti situati in aree sismiche, alle quali se ne sommano altre 7 mila in zone ad elevato rischio idrogeologico.
Dietro la lavagna
Secondo un rapporto di Save the Children, solo tre regioni garantiscono libri di testo per le famiglie in difficoltà. Il servizio di Giordano Sottosanti.
A differenza delle scuole elementari, dove i libri di testo vengono forniti gratuitamente, alle medie il loro acquisto grava sulle famiglie, le quali dovrebbero usufruire di un sistema di bonus e rimborsi previsto per i meno abbienti. Eppure, secondo quanto denuncia l’ultimo rapporto di Save the Children, ben 17 regioni su 20 non garantiscono l’accesso ai libri per tutti: solo Valle d’Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia, applicano il comodato d’uso gratuito per tutti gli studenti della scuola dell’obbligo. Nelle altre regioni, invece, emergono gravi ritardi e una mancata copertura delle spese totali e ciò influisce negativamente sull’andamento dei ragazzi causando disaffezione verso lo studio.
Salento solidale
Sarà aperta per tutto il mese di settembre in località San Foca La Terrazza Tutti al mare! del progetto Io Posso che per i prossimi tre anni sarà sostenuta dall’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. Nove le postazioni attrezzate per gli ospiti con disabilità neuromotorie. A promuovere e gestire l’iniziativa l’associazione 2HE e il gruppo Pazzi per Gaetano.
Tutti per uno
Sono aperti fino al 17 ottobre i termini per la presentazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale per l’anno 2017 in Italia e all’estero. È possibile inviare manifestazioni d’interesse anche per la realizzazione di programmi nelle zone recentemente colpite dal terremoto.
Casa dolce casa
Il prossimo 15 settembre parte la prima fase dell’iniziativa, promossa dal ministero delle Politiche sociali, per finanziare progetti di housing. Cinquanta i milioni di euro stanziati. Il tutto grazie alla campagna di sensibilizzazione #HomelessZero, voluta dalla Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora.
Mattone su mattone
Incontro positivo tra governo e Forum nazionale del Terzo settore sulla presentazione di Casa Italia. Il progetto di ricostruzione delle zone colpite dal sisma e di messa in salvaguardia di tutto il territorio nazionale, commentano unanime le associazioni, deve ripartire con la condivisione di tutti gli attori in campo e senza escludere le comunità locali.
Un salto indietro
Restano forti le polemiche alla campagna di lancio del “Fertility Day”, la giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema della fertilità e sul rischio della diminuzione delle nascite. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
La scorsa settimana il Ministero della Salute ha lanciato una campagna per promuovere il “Fertility Day”, istituito per la prima volta in Italia e previsto per il 22 settembre. L’iniziativa è partita però con il piede sbagliato, anticipata da cartoline con slogan e immagini offensive che hanno scatenato forti critiche e le accuse di fare pressione sulle donne affinché facciano figli il prima possibile, senza tenere conto delle varie sensibilità sul tema, di scelte personali e della quasi totale assenza di politiche di welfare in aiuto di donne e famiglie. Come quella dell’Arci, che chiede prima di tutto allo Stato di fare il suo dovere. Un pregio auspicato della campagna: che sollevi l’attenzione sulla condizione femminile in Italia, dal punto di vista sia lavorativo che “riproduttivo”.
Scossa solidale
A quasi due settimane dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, continua senza sosta, il lavoro dei volontari all’interno delle tendopoli. Soprattutto conforto e assistenza a bambini ed anziani per cercare, quanto possibile, di riportare un po’ di normalità tra la popolazione.
Scossa solidale: il Terzo Settore risponde all’emergenza terremoto
Passati i primi giorni dal terremoto che ha devastato intere città nel centro-Italia, principalmente Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, la speranza è che tutto l’aiuto che è stato portato alle comunità colpite non si esaurisca con lo spostamento dei riflettori dei media su altri temi.
Finora, comunque, migliaia di soccorritori e volontari stanno dimostrando con il loro lavoro che una vera e propria macchina della solidarietà si è messa in moto per i terremotati. Coordinate dalla Protezione civile, decine di associazioni si sono attivate, ciascuna offrendo la propria professionalità nel settore di competenza. Il Giornale Radio Sociale, nello speciale “Sisma: La Scossa Solidale”, ha sentito alcune di queste associazioni, che già dal 25 agosto si trovavano nelle zone distrutte dal terremoto.
Orlando Bellotti, vice-presidente di Anpas Lazio e volontario, ci ha raccontato che subito dopo aver trasferito negli ospedali le persone che stavano male, è stato costretto a iniziare l’operazione di recupero salme. L’accoglienza agli sfollati è il passo immediatamente successivo da realizzare, e Anpas ha già realizzato un campo per 250 persone.
Una risposta immediata è arrivata anche da Legacoop, Uisp, Caritas, Modavi, Auser, Arci, CsvNet, Save the Children e moltissime altre realtà del mondo associativo.
Ai nostri microfoni è intervenuto Federico Masuzzo, referente Legacoop Rieti: “tutto il mondo cooperativo, anche a livello nazionale, si è attivato per rispondere alle esigenze attuali. Abbiamo ricevuto dal sindaco di Accumoli una richiesta per una fornitura di carni e di medicinali. A livello nazionale, con la regia di Legacoop Lazio, abbiamo avuto tremila disponibilità da parte di tutte le nostre cooperative”.
Una delle difficoltà principali delle associazioni di volontariato a poche ore dal sisma, ci ha raccontato Andrea Cardoni dell’ufficio stampa Anpas, è stata quella di riuscire a raggiungere tutti i luoghi in cui erano necessari i soccorsi. Utilissimo, da questo punto di vista, l’intervento del gruppo motociclismo Uisp di Perugia, di cui fa parte Giuseppe Bibi: “con le nostre moto Enduro riusciamo ad andare dappertutto, dove le macchine non riescono a passare. Abbiamo portato medicinali e coperte”.
Modavi Onlus, sin dalle prime ore del giorno del 24 agosto, ha dato la disponibilità al Dipartimento Nazionale della Protezione civile di quaranta volontari per intervenire nelle zone colpite dal sisma.
Anche la rete dei Centri di Servizio di volontariato si è da subito attivata per coordinare gli aiuti delle associazioni locali, ma soprattutto orientare e offrire informazioni corrette ai tanti cittadini e volontari che chiedono di dare una mano. Per il direttore Roberto Museo il terremoto del centro Italia è stato diverso da quello dell’Aquila, perché in paesi come Amatrice c’erano molti turisti, e chi si è salvato è già tornato nelle proprie case. “A L’Aquila nacquero spontaneamente comitati cittadini per la ricostruzione, per la giustizia delle vittime o per la battaglia contro la Commissione grandi rischi”, ha detto; “non credo che questo si ripeterà in un contesto come Amatrice”, ma proprio per questo il volontariato dovrà far sentire la sua voce.
Raccolte fondi sono state realizzate da Caritas, Auser e Arci, mentre il 26 agosto è nata la rete non profit del Lazio “Oltre il sisma”, con sede operativa a Rieti, per far fronte ai bisogni delle comunità locali. “Il nostro impegno è prima di tutto di aiuto ai sopravvissuti per cui ringrazio le organizzazioni di Protezione Civile che hanno prestato le operazioni di primo soccorso e le altre, in attesa a bordo campo”, ha dichiarato il portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio Gianni Palumbo. “Ma non basta, vogliamo trasformare il dolore e la perdita di oggi in una risorsa per il domani e sostenere progetti di sviluppo locale insieme alle istituzioni e alle forze economiche del territorio.”
(Foto: Anpas)




