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Tutti a scuola con lo zaino pieno!


tutti_a_scuola_150_150L’anno scolastico è alle porte ma per molte famiglie rappresenta un motivo di preoccupazione, per la difficoltà di far fronte alle spese che comporta: zaini, astucci, quaderni aumenteranno, secondo le ultime stime di Federconsumatori, dell’1,4%, mentre il prezzo dei libri salirà dell’1,6% rispetto al 2013.

A Parma  le associazioni di volontariato si mobilitano con una nuova edizione della campagna “Tutti a scuola con lo zaino” che ha già avuto successo lo scorso anno, raccogliendo ben 700 zainetti completi di tutto ciò che serve per la scuola.

Il meccanismo è semplice: fino al 30 settembre si possono portare zaini, astucci, penne, colori e quaderni, in uno dei tanti punti di raccolta allestiti in città e provincia. I volontari delle associazioni, delle comunità parrocchiali, dei centri di accoglienza e degli enti che sul territorio svolgono attività di assistenza, distribuiranno immediatamente il materiale raccolto a chi ne ha bisogno.

Insieme a Forum Solidarietà – Csv di Parma, sono in tanti a credere in questa operazione: Centoperuno per l’Emporio di Parma, Emporio Valtaro, Assistenza Pubblica di Parma, CAV, Casa della Giovane, Associazione Portos, Comunità Betania, Caritas di Parma, Liceo Bertolucci e la rete delle Adas aziendali fra cui le Adas di Barilla, Bormioli Luigi, Cedacri, Cerve, Chiesi, Gruppo per la vita, Intercral, Adas Schiaffino (Parmalat), Scuola per l’Europa, Scuola Albertelli-Newton, Zacmi.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.forumsolidarieta.it dove è anche possibile consultare l’elenco dei punti di raccolta del materiale scolastico che si vuole donare.

Campanella salata


Sarà un rientro all’insegna dei rincari quello che aspetta quasi otto milioni di studenti italiani. Il servizio è di Anna Monterubbianesi: rientro, caro rientro. Il ritorno sui banchi di scuola si annuncia salato per le famiglie italiane, con spese che toccheranno in media gli 840 euro per studente, e con picchi che supereranno anche i mille. Protagonisti dei rincari, quaderni, diari, zaini, astucci, penne e gli insostituibili libri di testo. Duro il monito del Codacons al Ministero dell’Istruzione perché intervenga presto per contenere la spesa delle famiglie ed impedire lo sforamento dei tetti massimi che il Ministero stesso ha fissato. Una stangata che, se non contenuta, minerà i consumi in altri settori con evidenti danni per il commercio e l’economia nazionale, come afferma il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.

Legalità e giustizia


Solidarietà del mondo associativo a Don Luigi Ciotti dopo le minacce di morte ricevute dal boss Totò Riina. Gli avvertimenti che il presidente di Libera ha ricevuto dimostrano in realtà quanto la mafia tema il lavoro instancabile di denuncia e di educazione alla legalità che il prete e la sua associazione quotidianamente portano avanti contro la criminalità organizzata.

Prove di sostenibilità. E il ciclo si chiude


riciclo-rifiuti-europa-dati29 agosto – Nasce a Cannock, cittadina a circa 30 chilometri a nord di Birmingham, in Inghilterra, il primo supermercato alimentato solamente dagli scarti alimentari che non possono essere venduti o donati, ma che vengono, invece, portati in una centrale a biogas che produce energia elettrica, e così riutilizzati in energia. È questo il progetto avviato dalla catena Sainsbury che ha annunciato che sarà presto energeticamente indipendente grazie all’elettricità prodotta dai rifiuti alimentari. Tutto il cibo avariato verrà così digerito in una centrale a biogas e sarà in grado di produrre energia elettrica sufficiente a soddisfare la domanda annuale di 2.500 abitazioni domestiche. Dalla centrale partirà un cavo lungo 1,5 chilometri che porterà l’elettricità direttamente al punto vendita. Il progetto rientra nel più ampio “zero waste to landfill”, ovvero “zero rifiuti in discarica”, avviato dalla catena nel 2013. La catena inglese dichiara che tutti i rifiuti vengono riciclati o trasformati in combustibile. Le eccedenze alimentari infatti vengono trasformate in mangimi per animali per sostenere gli agricoltori britannici o utilizzata per produrre energia attraverso appunto la digestione anaerobica.

#Ricebucketchallenge, versione indiana della doccia ghiacciata


risoCon la Rice bucket show invece di versarsi addosso acqua ghiacciata, in India si dona un secchio di riso a chi non ne ha. Il resto è uguale alla campagna tanto in voga sui social network occidentali: si posta una foto del momento e si allega all’immagine l’hashtag #ricebucketchallenge, nominando altre persone per continuare la sfida. Una versione ecologica (non si spreca acqua) e che mette in circolo cibo invece che denaro.

L’idea di declinare all’indiana il fenomeno diventato ormai virale dell’Ice bucket challenge è venuta a Manju Latha Kalanidhi, giornalista 38enne di Oryza.com, testata specializzata in temi alimentari. Siccome l’acqua è un lusso in India, Kalanidhi, come scrive sulla pagina Facebook della Rice bucket challenge, ha pensato “alla versione indiana per i bisogni indiani”. Il risultato sta facendo clamore: i giornali locali iniziano a riprendere la notizia e la pagina Facebook dal 24 agosto ha già totalizzato più di 40.700 mi piace.

L’Ice bucket challenge è diventata un fenomeno anche grazie ai suoi effetti, non solo alla viralità della campagna. A metà agosto, la ALS Association, promotrice dell’Ice bucket challenge negli Stati Uniti, aveva raccolto 7,6 milioni di dollari contro gli 1,4 raccolti lo scorso anno, senza la sfida della doccia gelata. La versione indiana sarà in grado di raggiungere risultati comparabili? Difficile, ma per lo meno non sprecherà acqua e ghiaccio.

A.A.A. LINOSA CERCA VOLONTARI


20140826_17202427 agosto – Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa del CTS si trova a pochi passi dalla spiaggia di Pozzolana di Ponente, uno dei siti di nidificazione di Caretta caretta più importanti del Mediterraneo. Allo stesso tempo è il luogo dove personale qualificato presta soccorso a quelle tartarughe marine che, soprattutto d’estate, finiscono nelle eliche delle imbarcazioni da diporto o accidentalmente nelle reti dei pescatori professionali.
La storia di Linosa, la nuova tartaruga ospite del Centro, ha però un lieto fine. L’animale infatti è stato recuperato dai pescatori dell’Andrea Doria un motopeschereccio di Lampedusa dedito alla pesca del pesce spada che, notando la tartaruga in superficie, incapace di immergersi, sono intervenuti prontamente per recuperarla e portarla al centro.

L’esemplare di 20 Kg e 56 cm è stato sottoposto come da prassi a rilevamento dei dati biometrici e visita medica. Linosa è in discrete condizioni di salute ma lo staff del centro ha potuto rilevare la grande quantità di plastica ingerita, grande nemico delle tartarughe che spesso scambiano la plastica per meduse di cui si nutrono. Presto quindi Linosa riprenderà il mare. Questa vicenda è una testimonianza ancora una volta della grande professionalità che i pescatori dimostrano collaborando con le istituzioni, con gli enti di ricerca e con le associazioni ambientaliste per preservare le risorse del mare, proteggere le specie a rischio di estinzione e lanciare un messaggio di speranza per le generazioni future. Ci auguriamo che l’esempio di Mimmo, Sarino, Piero e Francesco, l’equipaggio dell’Andrea Doria, sia da esempio per molti altri.

La cura delle tartarughe ferite o bisognose di assistenza medica è solo una delle molte attività che vede impegnato lo staff del Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa. C’è molto da fare sull’Isola che ha visto la riapertura ufficiale del nuovo piccolo presidio ospedaliero il 9 agosto, grazie al contributo economico di TARTALIFE (LIFE12 NAT/IT937) realizzato nell’ambito del programma LIFE+ Natura della Commissione Europea il cui obiettivo è la riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale. Per questo CTS, l’associazione che gestisce il centro di Linosa, lancia un appello per reclutare volontari che possano dare il loro contributo alla salvaguardia delle tartarughe e allo stesso tempo godere di un patrimonio di biodiversità d’inestimabile valore e bellezza.

C’è sempre grande attenzione per l’isola di Linosa e la sua incredibile bellezza. Tra i suoi abitanti si possono annoverare le migliaia di tartarughe marine che sono state curate e rimesse in libertà dai volontari del Centro. Solo in pochi però potranno vivere questa esperienza e stare a stretto contatto con una natura incontaminata. Da oggi infatti sono aperte le candidature per diventare “volontario per le tartarughe”: basta inviare una lettera motivazionale e un breve curriculum vitae a conservazionenatura03@cts.it o chiamare direttamente il centro al numero 0922/972076 per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Il compito del volontario sarà quello di affiancare il personale tecnico scientifico del Centro nelle attività di recupero e soccorso delle tartarughe marine e nella successiva riabilitazione e liberazione in mare. Sarà possibile alimentare gli animali in degenza e contribuire alla gestione delle vasche assicurandone la pulizia e la manutenzione. Conoscere da vicino il mondo dei pescatori professionali di Linosa e Lampedusa che collaborano con il CTS ed essere coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e di accoglienza dei visitatori del Centro di Recupero, ai quali sarà possibile fornire tutte le informazioni sul mondo delle tartarughe acquisite durante i primi giorni di formazione. Infine sarà possibile effettuare una delle attività più suggestive: il monitoraggio diurno e notturno della spiaggia Pozzolana di Ponente, per individuare eventuali nidi di Caretta caretta e partecipare alla schiusa.

Le attività di eco-volontariato, per cui è previsto l’alloggio completamente gratuito, prevede una permanenza sull’isola di 1 settimana. Questo non preclude la possibilità di soggiornare per un periodo più lungo se comunicato al momento della prenotazione.

RICETTA ‘ROSSA’ ADDIO


ricettaParte dall’Emilia-Romagna e dal Trentino Alto Adige, in prima sperimentazione nazionale, la rivoluzione digitale della Sanità pubblica che potrebbe farci dire addio alle tradizionali, e costosissime, “ricette rosse” cartacee utilizzate dai medici per le prescrizioni ai pazienti. Se si considera che quei fogli prestampati costano allo Stato circa un euro l’uno, il passaggio alla ricetta on line potrebbe farci risparmiare qualcosa come due miliardi di euro l’anno, senza contare il tempo passato negli studi medici per prescrizioni che non richiederebbero una visita.

Aggiungi un “pasto” a tavola con Equoevento


equoevento38 agosto – L’idea è semplice ma nessuno ci aveva ancora pensato: recuperare il cibo avanzato dagli eventi o dai matrimoni per donarlo alle mense dei poveri. A realizzarla una ragazza romana di 27 anni, Giulia Proietti, che insieme ad altri 4 amici suoi coetanei hanno fondato una associazione di volontariato, Equoevento, che in poco più di un anno è diventata una realtà dai risultati sorprendenti: 4mila porzioni di cibo donate a chi ne ha bisogno.
I volontari di Equoevento in occasione di matrimoni, catering, meeting di lavoro o feste private, su richiesta degli organizzatori, arrivano nel luogo dell’evento, ad un’ora concordata e muniti di mezzi e attrezzature per il trasporto del cibo e ritirano quello in eccesso, ma ancora perfettamente commestibile.
Una volta “fatto il pieno” le pietanze vengono immediatamente trasportate presso mense ed enti caritatevoli, case famiglia e bisognosi.
Per assicurare un servizio migliore e più rapido, le strutture a cui destinare le eccedenze recuperate vengono scelte tra quelle più vicine al luogo in cui è avvenuto il ritiro.
In questo modo, oltre ad assicurare dei pasti in più alle strutture che accolgono persone povere o in situazioni di disagio, permettono agli ospiti di assaggiare qualcosa di diverso dai soliti menu.
Per il futuro l’obiettivo è ampliare il numero di strutture a cui donare cibo in modo costante così da raggiungere anche le periferie della Capitale.
Per avere maggiori informazioni o dare un aiuto http://www.equoevento.org/

Viaggiare Social


freeppie7 agosto – Si chiama Freeppie la nuova app che offre bonus e punti per servizi come alberghi, bar e ristoranti in cambio di recensioni, foto e check-in.

L’idea è venuta a tre imprenditori toscani che hanno sintetizzato in una parola l’ approccio free e spirito hippie del progetto.
In sintesi funziona così: da una parte c’è la gratuità di un servizio ottenuta ottimizzando spazi e beni che sarebbero comunque rimasti vuoti e invenduti , dall’altra l’atteggiamento intelligente, veloce e informale tipico dei giovani viaggiatori. L’idea è nata a Urbano Brini che insieme ai due soci Luca Perfetto e Marco Callarelli nel 2012, si sono chiesti dove andasse a finire la produzione perduta del turismo come le camere invendute, i tavoli nei ristoranti lasciati vuoti e mai sfruttati, spazi sui tour e seggiolini di autobus mai rivenduti.

Ai bonus si può accedere dopo aver maturato un certo numero di punti. Più si pubblicano recensioni di strutture, già oltre 400 in tutta Italia, con scatti fotografici e il massimo delle condivisioni e più punti si accumulano. In base al totale è poi possibile scegliere una fra le offerte pubblicate sul sito: molte sono gratuite altre sono scontate.

CON IL SUD: UN MILIONE PER IL VOLONTARIATO


nisida26 agosto – La Fondazione CON IL SUD, attraverso la terza edizione del Bando Volontariato, ha selezionato 9 iniziative nelle regioni meridionali proposte da reti nazionali di volontariato, con l’obiettivo di accrescerne l’impatto sociale sulla comunità con attività finalizzate al coordinamento, rafforzamento e sviluppo nel territorio di riferimento.

Gli interventi, che verranno sostenuti complessivamente con circa 800 mila euro, saranno realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Le iniziative

 

Tra le iniziative sostenute ci sono “Qua la mano” (promossa da Ada – Associazione per i diritti degli anziani in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e sostenuta con 90 mila euro) offrirà servizi di ascolto e sostegno ai familiari di 120 anziani affetti da demenza senile, costruendo una rete di auto-aiuto; “Rete a Sud” (promossa da Anolf – Associazione Nazionale Oltre le Frontiere nelle sei regioni meridionali e finanziata con 70 mila euro) prevede incontri e percorsi formativi per 50 operatori che, affiancati da consulenti legali e burocratici, offriranno servizi a supporto di immigrati presso sportelli dedicati. “Lavoriamo in rete” (promossa dall’Associazione Italiana Persone Down Onlus nelle sei regioni del Sud e finanziata con 90 mila euro) promuoverà un percorso formativo rivolto a 13 organizzazioni territoriali della rete, per attività di orientamento e per l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Verrà creato inoltre un database online per raccogliere i dati sui potenziali lavoratori e le aziende. “Bad Big Anpas Data” (promossa da Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze nelle sei regioni meridionali e sostenuta con 95 mila euro) permetterà la predisposizione di una piattaforma comune ai comitati regionali interessati, per la raccolta e il trattamento dei principali dati operativi e la sperimentazione di tecnologie per la loro raccolta. Sono previsti anche percorsi formativi per staff e volontari.

 

“GE.CO – Generare comunità” (promossa dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia nelle sei regioni del Sud e finanziata con 80 mila euro) prevede attività di comunicazione e animazione territoriale, percorsi formativi e di sensibilizzazione per i volontari e la cittadinanza, con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento della rete e accrescerne l’impatto sul territorio. “Una rete per i malati oncologici del Sud: insieme si può” (promossa dalla FAVO – Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia in Campania, Puglia e Sicilia e sostenuta con 90 mila euro) ha l’obiettivo di rafforzare la rete e favorire la diffusione di informazioni sul cancro, svolgendo anche un’attività di lobbying nei confronti delle istituzioni per adottare provvedimenti che migliorino la qualità di vita dei malati oncologici.“Auser insieme coesi e solidali” (promossa dalla Federazione Nazionale delle Associazioni Auser di Volontariato Onlus in tutte le sei regioni meridionali e finanziata con 100 mila euro) prevede attività formative rivolte a dirigenti e volontari e l’apertura di sportelli informativi per gli anziani con l’obiettivo di coinvolgerli nella rete.

 

“Coltiviamo la rete – Buone pratiche in circolo 2” (promossa dalla Federazione Nazionale Legambiente Volontariato nelle sei regioni del Sud e sostenuta con 95 mila euro) ha l’obiettivo di sistematizzare le attività già svolte a livello locale per creare una piattaforma di contaminazione reciproca, che consenta a ciascuna organizzazione di accedere ad un bagaglio di informazioni e buone pratiche per rafforzare la propria presenza sul territorio. Centrali per l’iniziativa saranno i temi della sicurezza alimentare, delle produzioni agricole, della sostenibilità ambientale, della produzione di rifiuti, dei consumi energetici. “Reti di sostegno a distanza costruiscono comunità solidali che rigenerano welfare” (promossa da Forumsad – Forum Permanente per il sostegno a distanza in nelle sei regioni del Sud e finanziata con 85 mila euro) prevede incontri locali e nazionali, la costituzione o il potenziamento dei coordinamenti territoriali per rafforzare la rete, oltre ad iniziative come la creazione di incubatori di progetti.

 

Il Bando Volontariato 2013 era rivolto anche alle Reti locali di volontariato, con l’obiettivo di migliorare, ampliare e intensificare l’offerta dei servizi erogati ai cittadini, rafforzando il ruolo del volontariato e l’impatto dell’azione svolta dalle organizzazioni nel Mezzogiorno. Gli esiti finali relativi alle iniziative proposte dalle reti territoriali verranno resi noti nel mese di settembre.

 

Il sostegno al mondo del volontariato è parte integrante della missione della Fondazione CON IL SUD che, con le due precedenti edizioni del Bando, ha assegnato complessivamente oltre 9 milioni di euro per 167 programmi di volontariato.