Dietro la lavagna. “Sull’inclusione scolastica, siamo ancora lontani dall’obiettivo”. Così l’Anffas in una nota spiega come la situazione resti drammatica per molti alunni con disabilità. Dalla mancata continuità didattica all’assenza di assistenza igienica e specialistica, sono ancora troppi secondo la onlus i ritardi nella gran parte delle scuole italiane.
Bene comune
Al via una nuova iniziativa della Fondazione Con il Sud per promuovere progetti di volontariato nelle regioni meridionali. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “Più di 6 milioni di persone in Italia dedicano il proprio tempo al volontariato. Lo fanno in modo libero e gratuito attraverso organizzazioni, apportando così idee e partecipazione, arricchendo la società, favorendo lo sviluppo delle comunità. I tassi di volontariato nel nostro Paese tuttavia variano molto da regione a regione, e se al Nord sono più alti, il Sud rimane ancora indietro. L’iniziativa “Con il Sud che partecipa”, promossa dalla Fondazione Con il Sud nasce per sollecitare l’impegno dei cittadini in attività di volontariato al Sud, capaci di generare utilità sociale. Le comunità saranno le protagoniste del bando che mette a disposizione 2 milioni di euro per le idee migliori e più innovative volte non solo ad avvicinare i cittadini al volontariato, ma ad innescare effettivi cambiamenti nei contesti in cui vivono. Per presentare le idee c’è tempo fino al 12 febbraio.”
La taglia giusta
Sulla raccolta di abiti usati, le cooperative si dotano di un codice etico. L’iniziativa della Caritas ambrosiana punta su trasparenza, creazione di posti di lavoro per persone svantaggiate e sostegno a progetti sociali nel territorio della diocesi. In un anno raccolti 8 mila tonnellate di indumenti e finanziati progetti per 317 mila euro.
Not in my name
Sotto questo slogan le comunità islamiche e i musulmani d’Italia scendono in piazza domani a Roma. Una manifestazione nazionale contro il terrorismo per rispondere alla strage di Parigi. Al corteo hanno aderito anche associazioni e comitati per creare insieme un percorso di pace e dialogo.
Con le nostre armi
Mentre l’Europa risponde al terrorismo con le bombe, in pochi sanno che l’Italia, assieme alla Francia, è tra i maggiori esportatori di sistemi di guerra nelle regioni arabe. Tutto ciò nonostante ci sia nel nostro Paese una legge che vieta la vendita a Paesi in conflitto. Ai nostri microfoni Cecilia Strada, presidente di Emergency. “L’Italia potrebbe cominciare a fare a se stessa e ai suoi alleati esattamente queste domande: Ma da dove arrivano le armi che questi usano? Ma da dove arrivano i soldi che gli servono per compiere attentati? Da dove arrivano i finanziamenti? Chi dà appoggio politico a questi terroristi? Magari scoprendo che tra chi dà appoggio politico e armi a questi terroristi c’è qualcuno che è un nostro partner commerciale.”
Rischiamo la pace
Condanna per le violenze di Parigi, solidarietà con tutte le vittime delle guerre e delle barbarie che toccano l’Europa, l’Africa ed il Medio Oriente. Tantissime le adesione all’appello per una mobilitazione nazionale contro il terrorismo, il razzismo, i predicatori d’odio promosso da numerose associazioni italiane. L’appello di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.
Non è più tempo di ipocrisie
Contro la strage di Parigi associazioni e società civile si mobilitano per dire no alla violenza. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “Reti, associazioni e società civile italiana. Tante sigle insieme per promuovere un Appello ed un piano d’azione contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio. Per la pace e l’umanità. Oggi iniziative nelle città, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei circoli, nelle sedi sindacali, nelle parrocchie e un’assemblea nazionale a Roma per dimostrare solidarietà alle vittime dell’attacco di Parigi, senza dimenticare chi la guerra la vive quotidianamente, nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa. Per ribadire che la violenza va fermata e sostituita da una diversa idea di società, fondata sui valori di convivenza universale, democrazia, diritti e libertà.”
Fqts2020 – “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire”
Chiusa a Caserta la prima settimana intensiva di FQTS2020, il percorso di formazione dei quadri del terzo settore meridionale che coinvolge sei regioni del Sud: Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. E’ stata una settimana intensa e colma di interventi autorevoli e di partecipazione. Tantissime sono state le tipologie di attività didattiche applicate, oltre 320 i partecipanti che hanno lavorato sui 4 curricula in cui si articola il percorso formativo (Territorio, Cittadinanza, Futuro e Benessere); 50 docenti sono intervenuti nel corso dei 5 giorni di intenso lavoro, intervallato dalle ‘incursioni’ dei Social clown e le mappe visuali realizzate da Comunitàzione che hanno raccontato attraverso disegni e immagini tutte le giornate di questa lunga settimana formativa. “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire – commentano i promotori – la sfida per i prossimi 2 anni in cui si articola il percorso è FQTS2020 che questi temi diventino patrimonio delle organizzazioni per costruire un nuovo terzo settore nel Meridione.”
Tanti i temi che sono stati al centro della settimana di Caserta: si è parlato di innovazione sociale e rendicontazione, di esclusione sociale, di progettazione partecipata per la valorizzazione dei beni culturali, delle nuove frontiere dell’assistenza sociale ma anche di migrazioni, Primavera Araba e nuovi scenari internazionali. Uno sguardo che non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Parigi: il segnale unanime inviato da tutti i partecipanti di FQTS, che ieri hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, è l’idea che la violenza non debba prendere il sopravvento sul dialogo e e che sia necessario continuare a promuovere la crescita di comunità coese e accoglienti. L’appuntamento con la formazione prosegue nei territori con gli approfondimenti sui 4 curricula nelle singole regioni, per far si che i partecipanti possano “mettere in pratica” i contenuti appresi, coordinandosi fra loro e utilizzando gli strumenti on line per collaborare.
FQTS2020 è promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e reti di volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.
E’ possibile seguire FQTS2020 sui social: Facebook – FQTS | Twitter – @progetto_fqts
E rivedere i lavori della settimana formativa su: Youtube – Progetto Fqts
È il commento del portavoce del Forum nazionale del terzo Settore, Pietro Barbieri. Ascoltiamolo. “Quello che accade a Parigi è un disastro, è un disastro per le piccole e grandi comunità, per il mondo intero, per l’Europa; è la situazione nella quale non ci vorremmo mai trovare. L’idea che la violenza prenda il sopravvento sul dialogo e sulla convivenza civile, è chiaro che è l’antitesi a quello che noi cerchiamo di promuovere ogni minuto della nostra vita di persone impegnate nel servizio alla comunità e nella crescita della comunità in cui viviamo, una comunità coesa e inclusiva di tutti.” Diminuiscono i minori reclusi nelle carceri italiane. È quanto emerge dal terzo Rapporto sugli Istituto di pena per minorenni realizzato da Antigone in collaborazione con l’Isfol. Alessio Scandurra, responsabile dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione. “I minori in carcere in Italia sono pochi. Da tempo viaggino attorno ai 400; nell’ultimo anno sono leggermente cresciuti, ma perché è leggermente cresciuta la platea, è cambiata in parte la legge, è un fatto indubbiamente positivo, perché significa che i giovani adulti, fino a un’età anche un pochino più avanti, possono scontare la propria pena in un contesto meno caratterizzato da una dimensione contenitiva, repressiva e più caratterizzato da una dimensione invece educativa, trattamentale, tesa al reinserimento della persona.”
Un disastro per tutti
Numeri di speranza