Seminario per la Formazione Continua Giornalisti
16 giugno, Lamezia Terme
Ore 9.30 – 13.30
Centro Agroalimentare della Calabria – Zona Industriale –
Torna “Che lingua scrivi?”, il ciclo di seminari giornalistici per la formazione continua giornalisti dedicati al linguaggio e alla comunicazione sociale realizzati dal Giornale Radio Sociale, in collaborazione con Fondazione con il Sud, Forum Terzo Settore e Ordine dei Giornalisti.
L’appuntamento è per giovedì 16 giugno a Lamezia Terme.
Il tema dell’incontro sarà “La comunicazione sociale tra cittadinanza, legalità e libertà di informazione”. Come raccontare esperienze di sostenibilità ambientale, legalità e buone pratiche di cittadinanza e come conciliarle con esempi di buona informazione. Come i nuovi strumenti di comunicazione hanno inciso sul lavoro giornalistico del cronista e come hanno cambiato le modalità del racconto? Il ruolo del web, dei social network e della radio e le regole da rispettare.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Welcome coffee
Saluti:
- Fabrizio Minnella, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne Fondazione CON IL SUD
- Gianni Pensabene, Portavoce Forum Terzo Settore della Calabria
- Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei Giornalisti della Calabria
Introduce: Anna Monterubbianesi, caporedattore società Giornale Radio Sociale
Relatori:
- Giuseppe Frangi, direttore responsabile Vita
- Elisa Marincola , portavoce Articolo21
- Flavio Natalìa, caporedattore cultura e società Sky
- Don Giacomo Panizza, progetto Sud Lamezia Terme
Coordina: Guido D’Ubaldo, Odg nazionale
La mattinata sarà seguita su twitter con hashtag #chelinguascrivi o su @GRsociale
Il progetto è promosso dal Giornale Radio Sociale con il Forum Nazionale del Terzo Settore e la Fondazione CON il SUD.
Il convegno è realizzato in collaborazione con l‘Ordine dei Giornalisti della Calabria e rientra nei seminari di formazione continuaper i giornalisti.
COSTO: Gratuito| E’ necessario iscriversi sulla piattaforma S.I.Ge.F.
Campanella stonata
Ad un anno dalla legge sulla Buona scuola il bilancio dell’Unione degli studenti è negativo. Il perché nel servizio di Anna Monterubbianesi.
Si è concluso da pochi giorni l’anno scolastico e l’insoddisfazione è grande. Il bilancio del primo anno della riforma della cosiddetta ‘Buona Scuola’ non è positivo secondo l’Unione degli Studenti che lancia in questi giorni la campagna “Stiamo diritti – Students’ (R)evolution”, una consultazione per scrivere un nuovo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti. La Legge 107 del 2015 affida infatti poteri quasi assoluti ai dirigenti scolastici e riduce drasticamente la libertà degli organi collegiali di governo della scuola dove sono presenti insegnanti, genitori e studenti. L’unione chiede una scuola inclusiva in cui essere partecipi delle decisioni e non essere considerati solo utenti di un servizio. La scuola deve essere un percorso di crescita, ed educare è diverso dall’imporre decisioni. www.stiamodiritti.it
Progetto Bambini e Carcere
È l’iniziativa promossa da Telefono Azzurro. per favorire e rendere meno traumatiche le relazioni di minori e ragazzi con genitori detenuti, attraverso attività ludiche, formative e di assistenza.
Azzardo della terza età
Sale sempre di più la febbre da gioco tra le persone anziane. Ce ne parla Giordano Sottosanti.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno antico e trasversale, che non coinvolge solamente giovani e giovanissimi. Secondo un’indagine pubblicata nel 2013 da Fipac Confesercenti, infatti, in Italia il 23.7% delle persone di età compresa tra i 65 e 75 anni, spende mediamente nel gioco 266 euro al mese. Le motivazioni che spingono gli anziani a giocare d’azzardo sono la disponibilità di tempo libero e di denaro certo, derivanti dalla pensione. Ma anche le minori responsabilità in ambito familiare, in quanto i figli sono ormai adulti. Per questo l’Associazione And – Azzardo e Nuove Dipendenze ha attivato in Lombardia lo Sportello Gioco d’Azzardo Problematico, in collaborazione con i Comuni di riferimento. Da gennaio 2016, si sono già rivolte all’associazione numerose persone over 65, ma anche figli e nipoti preoccupati per i loro genitori o i lori nonni. Lo Sportello mette a disposizioni dei giocatori d’azzardo patologico, e delle loro famiglie, personale psico-socio-legale esperto, in grado di orientarli verso i servizi di cura presenti sul territorio o a fornire eventuali prestazioni legali gratuite finalizzate alla tutela del patrimonio familiare.
Nel nome di Libero
Si è spenta all’età di 87 anni Pina Maisano, una delle donne simbolo della lotta contro la mafia, e diventata la “nonna acquisita” dei giovani del comitato Addiopizzo di Palermo. Era la moglie di Libero Grassi, il primo imprenditore che si ribellò al racket a costo della vita.
Vogliamo andare a scuola
Con l’inizio delle vacanze, la Ledha rilancia la campagna per chiedere certezze sul futuro degli alunni con disabilità. Anche quest’anno, denuncia l’associazione, non si sa se e quando avranno quei servizi di assistenza alla comunicazione, e al trasporto che realizzano il loro pieno diritto allo studio.
Pian piano l’arcobaleno
Entra in vigore la legge sulle Unioni civili, ma con qualche incertezza. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Il discusso ddl Cirinnà, il provvedimento di portata storica che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze di fatto prive di vincoli giuridici, è entrato in vigore. Fa fare un passo in avanti all’Italia in tema di diritti. La normativa interessa ambiti diversi: dalla formalizzazione dell’unione, a diritti di assistenza, dalla malattia alla reversibilità della pensione, ad alcuni aspetti patrimoniali. Ora non rimane che vedere come il Paese risponderà nella pratica. Ma la situazione è già di grande di incertezza: arrivano agli uffici dell’anagrafe le prime richieste di celebrazione delle unioni civili, ma mancano le istruzioni per poter procedere; quei decreti attuativi da emanare entro 30 giorni che dovranno poi attendere il via libera della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato.
Abitare solidale
Tra i sette progetti più innovativi e utili in termini di sostegno alla terza età quello promosso da Auser Volontariato Marche. Grazie ad un contributo complessivo assegnato di 67.000 euro, aprirà ad Osimo anche uno sportello di orientamento al co-housing sociale, il primo in Regione.
Si parte
Saranno 42.000 i giovani volontari che quest’anno entreranno in servizio civile nazionale. Al bando per i primi 35.203, ne seguiranno altri a breve, annuncia il governo.
Al via il bando per il servizio civile. Nel 2016 saranno in tutto 42 mila i giovani volontari coinvolti in progetti di cittadinanza attiva nei settori dell’assistenza, della protezione civile, dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale, in Italia e all’estero. Un buon risultato per il governo, ma una richiesta di attenzione da parte della CNESC sulle tante risorse disponibili non impegnate e sui progetti ammessi a graduatoria ma non a bando.
Gomorra, le trans e la politica: parla la regina delle Miss
Fa parte dell’associazione TransNapoli che è scesa in campo con sette candidate alle prossime elezioni amministrative. Stefania Zambrano, ideatrice del concorso Miss Trans Europa, sarà candidata alla municipalità 4 della città. Al giornale locale Metropolis ha raccontato i motivi di una scelta che vede il movimento trans gender napoletano in campo contro le discriminazioni e, soprattutto, contro l’unica possibilità per queste persone: la strada. Eppure Napoli si pone come laboratorio di cittadinanza e partecipazione per chi da sempre è escluso dalla vita politica e istituzionale.
Però sulla strada, spesso, le trans sono vittime di violenza come è avvenuto con la morte di “piccola” Ketty, uccisa da un cliente o con l’aggressione di un gruppo di ragazzini la scorsa settimana. Quest’ultimo caso ha fatto scoppiare il dibattito sulla serie “Gomorra”. Infatti, secondo la testimonianza della trans aggredita i ragazzi incitavano alla violenza ripetendo le battute della fiction di Sky. “La verità, come sempre, è un’altra cosa – afferma Zambrano – rispetto a quella, presunta, della fiction. Molte di noi si esibiscono in ristoranti, feste, piazze e, quello che riceviamo in cambio dalla gente non è mai discriminazione e disprezzo. Mai. Perché noi siamo parte di loro, e loro parte di noi. Siamo uniti nel comune senso di appartenenza a una città che integra, tutti”.
Poi secondo Stefania qualcosa è cambiato: “molte mie amiche, dopo la messa in onda di Gomorra, per strada o al telefono sentono, per la prima volta, frasi come quelle della fiction, che non sto qui a ripetere perché troppo offensive. Faccio i miei complimenti alla trans che ha recitato da professionista. La sua interpretazione è stata assolutamente aderente a quello che siamo tutte noi. Non mi sento, invece, di dire lo stesso riguardo la scrittura di quella scena, più concentrata su uno stereotipo che sulla vita, quella vera”.




