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Accoglienza solidale


L’Associazione Italiana Ostelli per la Gioventù e l’Associazione italiana cultura e sport insieme per dare accoglienza a giovani rifugiati in sette città italiane. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “Gli ostelli dell’A.i.g. di Palermo, Alghero, Genova, Bologna, Firenze, Napoli e Ancona offriranno l’ospitalità, e i volontari dell’A.I.C.S. si occuperanno della mediazione sportiva e culturale e dell’assistenza di 500 giovani profughi in arrivo nel nostro Paese. C’è un nuovo concetto di convivenza alla base del progetto “Accoglienza solidale”, che vedrà i migranti accolti vivere in contatto con tutti gli altri ospiti della struttura, e con loro condividere momenti sociali, ludici e laboratori culturali con l’obiettivo di favorire l’integrazione culturale tra tutti gli ospiti. I migranti verranno indirizzati agli ostelli dalle prefetture, e le strutture funzioneranno essenzialmente per la prima accoglienza. Anche i Comuni saranno impegnati in prima linea per affermare i valori della convivenza e della pratica sportiva in chiave sociale, contro le forme di abbandono e di degrado.”

Qua la mano


Nascerà presto un nuovo spazio per accogliere gli anziani e chi è in difficoltà. In tutto mille metri quadrati da ristrutturare, 2,4 milioni di euro d’investimento, un anno e mezzo di lavori per ridare vita alla Cascina Molino San Gregorio, al Parco Lambro di Milano. Al via la raccolta fondi.

Segno meno


Secondo il rapporto annuale dell’Istituto italiano della donazione, la raccolta fondi è in calo per molte associazioni. Negli ultimi tre anni la contrazione del fundraising ha riguardato il 34% delle organizzazioni.

Lo Stato si è fermato a Napoli


Dopo l’ultimo omicidio costato la vita al diciassettenne Gennaro Cesarano, nel Rione Sanità nulla è cambiato. Il quartiere continua a pagare la presenza della criminalità e l’assenza di servizi: economia a pezzi, plessi scolastici ridotti all’osso e i giovani fanno fatica a immaginare un futuro diverso. Ernesto Albanese, presidente della onlus L’Altra Napoli.

Ferma il bullismo


Al via la campagna promossa da Telefono azzurro per contrastare un fenomeno sempre più diffuso tra i banchi. Con uno spot e un progetto di comunicazione ideato da Armando Testa l’associazione riporta il fenomeno all’attenzione dei media, del mondo della scuola e della politica.

Nuovo anno, vecchi problemi


Riaprono le scuole: 8 milioni gli alunni delle statali e 216mila gli studenti con disabilità. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “Il nuovo anno scolastico ha preso il via­. Tanti i ragazzi che in questi giorni t­ornano sui banchi di scuola. Ma qual è l­o stato del sistema educativo italiano? “Nuovo anno, vecchi problemi” denuncia l­’associazione Anffas Onlus che esprime p­erplessità per i ragazzi con disabilità ­che si apprestano a tornare sui banchi d­i scuola. Sembra infatti che sul fronte ­dell’inclusione scolastica non ci siano ­buone nuove. Dal tema dei servizi di ass­istenza e trasporto, agli strumenti per ­garantire il giusto diritto all’istruzio­ne, a quello degli assistenti educativi ­e degli insegnanti di sostegno, ancora c­arenti. Notizie migliori invece sembrere­bbero arrivare sul fronte dell’accoglien­za degli alunni immigrati. Il MIUR ha st­anziato un milione di euro per migliorar­e l’inclusione e l’integrazione degli al­unni con cittadinanza non italiana insie­me a un decalogo “della buona accoglienz­a” con 10 semplici azioni per accogliere­ in classe gli alunni stranieri.”

Per aria


A Roma chi si batte per forme di mobilità sostenibile, ciclisti e pedoni, si metta pure in coda. Le urgenze sono altre e l’annunciato Grab, la rete ciclopedonale di circa 40 km, salutata dal sindaco e dal ministro alle Infrastrutture, salta. Il no arriva dall’assessore ai Trasporti che non autorizzerà il piano perché, dice, progettato male.

Si può fare


L’educazione sessuale a scuola non spaventa gli italiani. Secondo il sondaggio della Federazione italiana di sessuologia scientifica, il 98% degli intervistati si dice favorevole. Per quasi uno su due dovrebbe essere introdotta fin dalle medie. E il 78% crede che la materia andrebbe affidata agli specialisti.

Il tempo stringe


Sulla riforma del terzo settore si rischia l’ennesimo gioco dell’oca. L’appello alla politica del portavoce del Forum, Pietro Barbieri, è a fare presto. Ascoltiamolo ai nostri microfoni. “E’ un po’ allarmante, potrebbero esserci anche dei passaggi magari rapidi per riuscire a concludere il provvedimento e quindi magari delle accelerazioni che non consentano poi una discussione sufficiente su tutta questa massa di emendamenti. Serve un accordo politico condiviso con le forze che intendono sostenere questo provvedimento e insieme alle organizzazioni del Terzo settore per fare un percorso più solido e al contempo non biblico.”

La carica dei 700


Tanti gli emendamenti correttivi presentati ieri in commissione Affari costituzionali del Senato sulla riforma del Terzo Settore. Tra le novità la definizione di impresa sociale quale ente No profit, obbligo di “trasparenza e di informazione” sulle attività svolte e via libera dei giovani stranieri al servizio civile universale.