Oggi i funerali a Firenze di Mor e Modou, i due senegalesi uccisi la scorsa settimana per mano di un estremista di destra. Il loro triste epilogo è anche l’occasione anche per rilanciare la campagna L’Italia sono anch’io. Le parole di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci: “La nostra campagna è una campagna che guarda al futuro dell’Italia. Io credo ci siano le condizioni perchè vediamo nelle tante città in cui si stanno raccogliendo le firme che su questo punto c’è una grande sensibilità e un grande consenso. Un consenso che prescinde anche dallo schieramento politico o dall’orientamento culturale, e che c’è certamente una maturità soprattutto nella nostra società per prendere atto di una sua trasformazione e trasformarlarla anche in una modifica legislativa”.
Un nuovo welfare
Il ruolo del Terzo Settore in tempo di crisi. Il giudizio di Paolo Beni, presidente nazionali di Arci “credo che il mondo delle organizzazioni sociali innanzitutto possa dare un grande contributo come motore di auto-organizzzazione per la sua capacità di coinvolgere, di riunire le persone, di mettere in rete esperienze e risorse e di sperimentare soluzioni concrete. Penso che questo mondo possa essere un fattore importante di tenuta della democrazia perché coltiva la responsabilità civica e favorisce l’allargamento delle responsabilità pubbliche e l’animazione dello spazio pubblico”.
Contro il razzismo
Domani a Firenze grande manifestazione nazionale che partirà proprio da piazza Dalmazia, luogo divenuto simbolo perché è lì che sono stati barbaramente uccisi, martedì scorso, due cittadini senegalesi. Sempre domani, e fino a domenica, a Roma ci sarà una giornata speciale della raccolta firme “L’Italia sono anch’io”, affinché ci sia una legge sulla cittadinanza e si apra il voto agli stranieri.
Mezzogiorno solidale
Se in Italia c’è stato un leggero incremento (10,3%) di nuove attività no profit, al Sud si registrano numeri da record, dove si contano complessivamente 12.112 associazioni di volontariato con una crescita di quelle iscritte del 210,6%. Sicilia e Puglia le regioni dove c’è l’incremento maggiore: oltre il 300%.
Il volontariato fa festa
Il servizio di Pietro Briganò e Fabio Piccolino. Si conclude oggi a Roma la Giornata Internazionale del volontariato. Centinaia di associazioni, volontari e giovani hanno partecipato da questa mattina alla manifestazione organizzata dal Forum del Terzo Settore, Csvnet e Convol, alla presenza di Giorgio Napolitano e dei Ministri Riccardi e Fornero. Quest’ultima intervenendo ha definito il volontariato “elemento di crescita sociale che arricchisce chi lo pratica e chi lo riceve: un patrimonio che le istituzioni devono garantire”. La neo ministro si è soffermata sul cinque per mille confermando l’impegno per una maggiore efficienza per la gestione dei fondi. Andreo Olivero, portavoce del Forum ha consegnato l’appello del volontariato al Presidente Napolitano e ha detto che senza il volontariato non si va da neccuna parte”.
“Erano due di noi”
Commozione e rabbia in piazza Dalmazia a Firenze, sul luogo dove sono stati uccisi i due giovani ambulanti senegalesi. Aumentano mazzi di fiori e candele, portati da tanti fiorentini per esprimere cordoglio e solidarietà all’intera comunità nordafricana. Sabato è prevista, sempre nel capoluogo toscano, una grande manifestazione nazionale per ribadire ancora una volta il no ad ogni razzismo e discriminazione.
Siamo tutti senegalesi
Firenze si risveglia ancora scossa dopo la furia omicida di un simpatizzante neofascista che ieri ha ucciso due cittadini senegalesi e ne ha feriti tre, prima di suicidarsi. Tutto il mondo dell’associazionismo esprime cordoglio per quanto accaduto e ribadisce la priorità di ricominciare a lavorare su temi essenziali di convivenza civile, come l’integrazione sociale e l’antirazzismo.
Disagi e intolleranza
La menzogna di una ragazza che ha denunciato un finto stupro ha scatenato l’ira xenofoba verso la comunità di un campo rom a Torino. Gesto di pochi isolati o il germe di un razzismo diffuso? Lo chiediamo a Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera “devo dire che Torino è una città che si è sempre dimostrata accogliente ed attenta. Questo non significa che non vi siano delle frange di persone che sono intolleranti a qualunque forma di diversità e che la trasformano in avversità. Qui però è stata più che altro una vendetta da giustizieri rispetto a questo popolo che abita nelle terre di nessuno, proprio alle periferie più dimenticate delle città nei luoghi più impensati. Però di fatto è da sempre un popolo disprezzato ma per chi lo conosce è una meraviglia, carico di umanità, di poesia, di gioia di vivere ma fortemente penalizzato”.
In piazza per sopravvivere
L’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti manifesterà domani con dei sit-in davanti alle Prefetture d’Italia. Obiettivo è ottenere lo stralcio dell’articolo 10 ed il ripristino del contributo compensativo, mirato alla erogazione di servizi essenziali previsto dalla legge 24 del 1996, ma brutalmente ridotto del 98%.
A Natale, il regalo è solidale
L’associazione Libera propone prodotti biologici e beni confiscati alle mafie per i doni sotto l’albero. Con un testimonial d’eccezione, Andrea Camilleri. Ascoltiamolo “le mafie uccidono, trafficano armi, droga, esseri umani, rifiuti tossici. La magistratura e le forze di polizia da sole non bastano. C’è bisogno di tutti. Libera dal 1995 ha liberato beni confiscati ai mafiosi per tutti noi. Per questo io, andrea Camilleri, ho fiducia in Libera”.