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Apri gli occhi contro lo sfruttamento sul lavoro


Presentata oggi a Napoli la campagna di sensibilizzazione. Ce ne parla Giuseppe Manzo: presentato questa mattina a Napoli la Campagna Internazionale “Apri gli occhi” contro la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo. “Apri gli occhi” è realizzata in Spagna, Romania e Belgio dal Progetto Europeo Mirror e in Italia dalle Opere Riunite Buon Pastore, dall’Associazione On the Road e dalla Cooperativa Sociale Dedalus di Napoli. Ascoltiamo Lucia Donaggio del Centro Studi Opere Riunite Buon Pastore “è un progetto transnazionale. Oggi sono stati presentati in Spagna, in Belgio, in Romania e in Italia in contemporanea, sei spot che hanno come scopo far aprire gli occhi alla popolazione e agli operatori sociali di fronte a questo fenomeno così poco conosciuto e poco riconosciuto”.

Nucleare, no grazie


Un anno dopo l’incidente di Fukushima, Greenpeace ha inviato una lettera ai leader mondiali, firmata da decine di rappresentanti della società civile. Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. “Quando in Giappone siamo ancora a 100mila persone evacuate e un’area contaminata pari a metà della Sicilia, dobbiamo chiederci tutti se ha senso tutto questo e se il gioco vale la candela. Produrre elettricità per avere poi dei danni che sono stimati per il Giappone tra i cinquecento e i seicentocinquanta miliardi comprensivi delle bonifiche dei siti di Fukushima non vale la pena. È possibile produrre elettricità in altro modo e non c’è bisogno del nucleare per ridurre le emissioni di CO2”.

Gli italiani riscoprono i legami sociali


Secondo una ricerca del Censis, i nostri valori sono cambiati negli ultimi vent’anni. Passando dall’individualismo alla riscoperta delle relazioni. In particolare, i pilastri dello stare assieme sono, nell’ordine, la famiglia, la qualità della vita, la religione e l’amore per il bello.

Fortuna malata


Una legge per impedire di far pubblicità sul gioco d’azzardo legale, al pari del fumo. A chiederlo sono diverse associazioni contro un fenomeno sempre più diffuso nel nostro Paese. Ascoltiamo Daniela Capitanucci, presidente dell’associazione Azzardo e nuove dipendenze, sui rischi del gioco “i nuovi giochi, quelli che vengono sempre più promossi, sono dei giochi veloci e a feedback immediato percui io ho subito in brevissimo tempo l’esito della mia giocata il che, è stato studiato da numerosi psicologi, rinforza il rischio di compulsività perché induce a ripetere la giocata sia che abbia vinto sia che abbia perso.”

“Confrontiamoci sulla Tav”


Diverse associazioni chiedono al governo di aprire un tavolo vero, in cui si può sedere anche chi è contrario all’alta velocità. Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente “noi chiediamo al Governo che ascolti i tecnici che sono contrari alla Tav e poi chiediamo comunque che il Governo incontri anche i sindaci, perché è bene che i sindaci contrari alla Tav, ma anche quelli favorevoli, possano serenamente discutere con il Governo sulle opportunità. La strada scelta di far calare dall’alto le compensazioni e quindi monetizzare il danno, mi sembra profondamente sbagliato”.

F35, quanto mi costi?


Un’indagine conoscitiva per stabilire la reale spesa dei cacciabombardieri d’attacco che il nostro governo ha deciso di acquistare. Lo hanno chiesto, in un’audizione alla Commissione Difesa, i portavoce di Sbilanciamoci! e di Rete Italiana per il Disarmo.

Un frutto tra i banchi


Si rinnova anche per l’anno scolastico 2012/2013 la campagna di educazione alimentare diretta ai bambini delle scuole primarie europee, che prevede la distribuzione gratuita di frutta e verdura come merenda. Bruxelles ha infatti deciso di rifinanziare il programma in 24 Stati, tra cui l’Italia, che andrà così a beneficare oltre 8 milioni di ragazzi.

Firme d’integrazione


Obiettivo raggiunto per la campagna “L’Italia sono anch’io”. Il risultato è stato presentato oggi a Roma. Il servizio è di Giorgio Sbordoni: “quasi 200mila firme raccolte, un punto di partenza più che un punto di arrivo per una battaglia di civiltà che riguarda tutti. Lo hanno detto i promotori della campagna “L’Italia sono anch’io” che da mesi raccoglie adesioni in tutta Italia per presentare le due leggi di iniziativa popolare che riformino le regole di ottenimento della cittadinanza per i cittadini stranieri e diano loro il diritto di voto nelle amministrative. Adesso, questo l’appello condiviso, il Parlamento vada fino in fondo. Graziano Delrio, Sindaco di Reggio-Emila e portavoce della campagna “questa non era una battaglia semplicemente per le persone sfortunate. Questa è stata una battaglia di tutti e per tutti. Noi non stiamo semplicemente difendendo il diritto di una minoranza, stiamo difendendo il diritto delle nostre città, della nostra nazione e della nostra comunità di far sentire tutti cittadini e di allargare i diritti sapendo che si si allargano i diritti ci si guadagna tutti”.

“Salva Italia”, ma non l’ambiente


Critiche al decreto appena varato dal governo Monti sulle liberalizzazioni in materia di bonifiche ambientali e delle aree industriali. Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente: “il Decreto Salva Italia è oramai diventato legge e insomma ci sono alcune disposizioni che prevedono delle procedure semplificate anche un po’ confuse a volte, sulle bonifiche dei siti inquinati e soprattutto dei siti di interesse nazionale, quindi le grandi aree industriali che rischiano, visto che le bonifiche vanno già a rilento da tanti anni. E con queste norme che ci sembrano un po’ confuse rischiamo di rallentare ancora di più il processo”. 

Più sociale per tutti


Si è conclusa la due giorni romana dove si è parlato di welfare e sviluppo. Il servizio è di Eleonora Caneti: si sono chiusi i lavori della conferenza “Cresce il Welfare, cresce l’Italia” che hanno visto la partecipazione di più di 500 persone tra i gruppi di lavoro e le sessioni plenarie. Il commento di Paolo Beni, presidente dell’Arci: un appuntamento veramente molto positivo che sta riaprendo la possibilità del dialogo tra i soggetti diversi che a vario titolo sono gli attori delle politiche di welfare locale. Tutti condividiamo l’esigenza di ripartire dalla base culturale, dalla filosofia, dalle intuizioni di quella che fu la Legge 328 per vedere come oggi, in una mutata situazione, possiamo ridarle forza.