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Giornata internazionale contro l’omobilesbotransfobia: ancora lunga la strada per i diritti


 

 

La strada verso i diritti: si celebra oggi la giornata internazionale contro l’omobilesbotransfobia. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

E’ ancora lunga la strada per i diritti. ILGA-Europe ha diffuso il report sui diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersex in Europa e in Asia centrale, e il nostro paese si classifica al 33° posto su 49 in classifica. Sul fronte dell’uguaglianza e della non discriminazione l’Italia è 26esima su 27 Paesi. Sul riconoscimento giuridico e tutela delle famiglie, al 20esimo su 24. Siamo ultimi sui discorsi d’odio, non avendo una legge contro l’omotransfobia.  “Il 17 maggio andrebbe celebrato ogni giorno delle nostre vite – ha commentato il Presidente di Arcigay Firenze Mauro Scopelliti. I dati rilevati dalle indagine ILGA-Europe sono allarmanti: L’Italia risulta arretratissima su temi fondamentali, come l’uguaglianza, la tutela, il rispetto, i diritti.

Forum Terzo Settore incontra i capo-delegazione degli eurodeputati italiani


Europa sociale. Domani il Forum Terzo Settore incontrerà i capo-delegazione degli eurodeputati italiani per parlare del ruolo dell’Italia e del Terzo settore nello sviluppo dell’economia sociale in Europa, oltre che dell’effettivo livello di riconoscimento e sostegno che il settore riceve a fronte delle sfide di cui si fa carico. Ad annunciarlo è la portavoce Vanessa Pallucchi.

Music For The Planet: Elisa lancia raccolta fondi per mettere a dimora nuovi alberi


Musica per il clima. Nuovi alberi messi a dimora in tante aree del Belpaese. Questo l’obiettivo scelto dalla cantante Elisa per la raccolta fondi lanciata dall’artista insieme a Music Innovation Hub, AWorld e Legambiente nell’ambito di Music For The Planet, il progetto per un futuro più sostenibile che unisce musica, ecologia e cittadini contro gli effetti dei cambiamenti climatici.

Istat: il 67,7% degli studenti preferisce le lezioni in presenza


Meglio tra i banchi. Per capire quanto sia pesata l’assenza fisica a scuola durante la pandemia l’Istat ha intervistato studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado: il 67,7% preferisce le lezioni in presenza. Tra le criticità ci sono le difficoltà di accesso alla DAD per alunni stranieri e del Sud, più della metà dei ragazzi senza una connessione Internet stabile a casa.