Il volontariato alla prova della ripartenza: è il titolo dell’incontro organizzato da Ancescao per parlare del futuro dell’associazionismo in questa fase. Ascoltiamo il presidente nazionale Esarmo Righini.
Periferie urbane, luogo di attivismo e disuguaglianze: il convegno a Roma
La voce del territorio: oggi a Roma il convegno sulle periferie urbane. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Oggi a Roma un incontro promosso da Legambiente, Forum Disuguaglianze e Diversità e Forum del Terzo Settore per affrontare il tema delle periferie urbane, luogo in cui si intrecciano, con più evidenza, le disuguaglianze ambientali e sociali, ma anche contesto in cui negli ultimi anni si è insediato un importante attivismo sociale e culturale.
Obiettivo è aprire uno spazio di riflessione sulle opportunità offerte dal PNRR, nella prospettiva di una giusta transizione ecologica ed evitando il pericoloso spreco di risorse. Secondo i promotori oggi più che mai emerge l’urgenza di una maggiore co-programmazione territoriale e una politica integrata e pubblica che metta davvero al centro le periferie.
25 aprile: la mobilitazione del Terzo settore
Buona Liberazione. “La guerra fa schifo. Il fascismo pure”: sono le parole dell’Arci per questo 25 aprile. Tante sono le iniziative dei circoli e di sostegno all’Anpi messa ancora sotto accusa perché contro la guerra. Mobilitazione anche per le Acli in tutto il Paese da oggi fino al I maggio per pace, lavoro e dignità.
Taranto, 1^ parco eolico nel mare: inaugurato 14 anni dopo la presentazione progetto
Scusate il ritardo. A Taranto è stato inaugurato il primo parco eolico realizzato nel mare italiano, a 14 anni dalla presentazione del progetto. Secondo Legambiente è una giornata importante per la lotta alla crisi climatica ma anche un caso emblematico di come nel nostro Paese tanti i progetti sulle rinnovabili siano bloccati da un eccessiva burocrazia.
Sorriso a denti stretti per gli ambientalisti italiani. Il progetto del primo parco eolico offshore del Mediterraneè è finalmente arrivato a compimento. Sono stati necessari 14 anni per rendere operativo l’impianto “Beleolico” di Taranto, destinato a ricavare energia dal vento allo scopo di alimentare il porto della città. Attraverso le dieci pale installate in Mar Grande sarà possibile produrre oltre 58 mila MWh (pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone) e 730 mila tonnellate di anidride carbonica tagliate nei 25 anni di funzionamento del parco.
Tante le vicissitudini politiche, burocratiche e perfino giudiziarie a partire dal 2008, quando è partito il piano per la realizzazione. Nei fatti, di tutto il periodo tra il 2008 e il 2022 soltanto meno di un anno è stato destinato ai lavori. Il resto è stato dedicato a ottenere autorizzazioni e incentivi e a superare i pareri contrari della Soprintendenza, della Regione Puglia e del Consiglio comunale di Taranto.
Non sorprende dunque se l’attesissimo taglio del nastro è stato salutato anche con un pizzico di polemica. Attiva nel giorno dell’inaugurazione Legambiente, che ha messo in scena un flash mob in cui è stato srotolato uno striscione sui cui era scritto: “Scusate il ritardo”. Secondo il presidente dell’associazione Stefano Ciafani “è un caso emblematico della via crucis autorizzativa del nostro Paese”. Un esempio che ha avuto luogo in una città simbolo della transizione ecologica che vedrà impegnata l’Italia da qui ai prossimi anni. “Il caso di Taranto – prosegue Ciafani – è purtroppo solo la punta di un iceberg. Il Paese dovrebbe chiedere scusa alle aziende che in Italia stanno investendo sulle fonti pulite. Se vogliamo entro il 2035 chiudere tutte le centrali a fonti fossili dobbiamo spingere sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia, fare tanti impianti eolici, tanti impianti fotovoltaici e dobbiamo superare i no delle Sovrintendenze, delle Regioni, delle amministrazioni locali, dei comitati locali e di alcune associazioni ambientaliste. Tutto ciò è inammissibile”.
di Pierluigi Lantieri
Cambiamo aria: Unicef torna a mobilitarsi contro il cambiamento climatico
Cambiamo aria. In occasione della Giornata della Terra Unicef Italia torna con una speciale mobilitazione nei mesi di aprile e maggio per promuovere l’attenzione sul cambiamento climatico e l’impatto che ha sui diritti dei bambini e degli adolescenti: circa 1 miliardo di minori vive a rischio elevato.
Centro nazionale trapianti: donazione organi in crescita nel 2021
In crescita. Il 2021 è stato un anno molto positivo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi: lo dice l’Indice del dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti. Secondo Avis non bisogna dimenticare l’importanza della donazione di sangue, strettamente collegata ai trapianti.
Olimpiadi Milano-Cortina, allarme delle associazioni sulla tutela ambientale
Il costo dei Giochi. L’allarme della rete di associazioni di tutela ambientale sulle prossime Olimpiadi invernali. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Occorre attivare una procedura di Valutazione Ambientale Strategica su tutte le opere previste per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, sottolineano le Associazioni di protezione ambientale, che un anno fa hanno inviato una lettera ai Ministeri competenti chiedendo coerenza, trasparenza nelle informazioni sulle opere e un fattivo coinvolgimento. Ad oggi però ancora alcuna risposta né l’accesso ai progetti relativi alle opere previste per i Giochi.
Le Associazioni ritengono Olimpiadi e Paralimpiadi una straordinaria occasione di fratellanza e di pace tra i popoli e di crescita della consapevolezza dei valori ambientali, in particolare di quelli legati alla montagna. Ma rispettando alcune fondamentali condizioni.
Modifica 5×1000, Forum Terzo Settore contro la norma che sottrae risorse al volontariato
Non approvate quella norma. Il Forum del Terzo Settore contro il disegno di legge che modifica il 5×1000 prevedendo che le sue risorse finanzino il fondo assistenza per il personale in servizio delle Forze dell’ordine. Secondo la Portavoce Vanessa Pallucchi “sottrarre ulteriori risorse alle attività sociali o frammentarle è un danno alle persone in difficoltà e alle nostre comunità”.
Richiedenti asilo, aumentano le domande in Italia: oltre 56mila nel 2021
Dateci Asilo. Aumenta la domanda dei richiedenti asilo nel nostro paese. Fondazione Ismu segnala che oltre 56mila migranti hanno fatto domanda durante il 2021, più del doppio rispetto al 2020. Tra i richiedenti asilo del 2021 spicca il dato relativo ai minorenni, che costituiscono un quinto del totale.