La ciclovia del Sole: è stato inaugurato un tratto della pista, lungo 46 km, che collega Mirandola a Sala Bolognese, attraversando il tratto modenese del cratere sismico duramente colpito nel 2012. La ciclabile corre per 32 km sul vecchio tracciato, mentre per 14 km attraversa centri storici di grande valore storico e turistico.
Centri estivi, a Montegrotto (PD) il Comune contribuirà alle rette dei giovani
Estate in movimento. Il Comune di Montegrotto, in provincia di Padova, contribuirà alle rette di bambini e ragazzi per i centri estivi, mettendo anche a disposizione parchi o palestre per le attività. Questa impostazione vuole valorizzare il patrimonio educativo e organizzativo delle società sportive del territorio andando incontro alle esigenze delle famiglie.
Vista la difficoltà di organizzare attività in tempo di pandemia, il comune di Montegrotto Terme non organizzerà per quest’estate centri estivi in proprio ma contribuirà al pagamento delle rette per bambini e ragazzi residenti nel territorio comunale che parteciperanno alle attività organizzate da centri estivi “certificati”. Per questo la Giunta ha pubblicato un bando per creare l’elenco dei soggetti gestori di centri estivi convenzionati con il Comune. «Con l’esperienza dell’anno scorso abbiamo compreso che le necessità delle famiglie, in questo periodo tanto complesso, sono mutevoli. Per questo, piuttosto che organizzare un singolo centro estivo del Comune, abbiamo deciso di lasciare spazio a una pluralità di attività ludico – educative estive che possano coprire tutte le fasce d’età: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado, e dare un’offerta più variegata sia in termini di orario, sia in termini di proposta. Siamo così certi di venire incontro alle esigenze delle nostre famiglie. Come Comune ci facciamo carico di valutare i requisiti degli enti gestori e la bontà della proposta educativa e copriremo parte della retta per tutti i bambini e ragazzi residenti a Montegrotto Terme», spiegano gli assessori Elisabetta Roetta al Sociale e Pier Luigi Sponton all’Istruzione e allo Sport.
Il bando appena pubblicato è aperto a associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, polisportive, associazioni sportive dilettantistiche, e simili, che abbiano preferibilmente maturato precedenti positive esperienze nella gestione di centri estivi per bambini o ragazzi in forma singola o associata. Si richiede che la retta settimanale non superi i 110 euro per l’intera giornata (almeno 6 ore) con il servizio mensa e 90 euro senza servizio mensa, e i 60 euro per la frequenza solo mattutina. Per tutti i bambini iscritti residenti a Montegrotto. il Comune corrisponderà al gestore una parte della retta (indicativamente 40 euro a settimana per massimo 4 settimane, per la frequenza dell’intera giornata – almeno 6 ore – con mensa; 20 euro a settimana per massimo 4 settimane per la frequenza mattutina o dell’intera giornata, senza servizio mensa) che dovrà corrispondere auna eguale riduzione della tariffa chiesta alle famiglie. «Inoltre – spiega l’assessora Roetta – per promuovere la frequenza dei centri estivi da parte di minori con disagio sociale o economico segnalati dai Servizi Sociali potremmo per questi corrispondere l’intera quota».
Le domande di inserimento nell’albo degli enti gestori dovranno pervenire entro il 30 aprile. Verranno ammessi solamente i gestori che dispongono di una sede per realizzare i centri estivi nel territorio comunale. Nel caso fosse troppo piccola per il numero di iscritti il Comune potrà mettere a disposizione parchi o palestre per le attività.
di Pierluigi Lantieri
Arriva alle porte di Roma la Biblioteca della bicicletta
Libri, natura e pedali: a Trevignano Romano, alle porte della Capitale, la nuova sede della Biblioteca della bicicletta. Un punto di riferimento per valorizzare il territorio e vivere in modo sostenibile, come ci spiega il giornalista Marco Pastonesi.
Da Scampia alle Olimpiadi: ecco il progetto Spot
Da Scampia alle Olimpiadi. Grazie al progetto Spot nel quartiere napoletano crescono i talenti che puntano alle Olimpiadi giovanili di Dakar 2026. Il servizio di Elena Fiorani.
L’Officina delle Culture “Gelsomina Verde” era una scuola. In tempi di faida era stata letteralmente sfrattata e trasformata in nascondiglio di armi. Ora è stata assegnata a tredici associazioni impegnate nel sociale che hanno anche provveduto alla riqualificazione dello spazio, ridotto a un rudere.
All’interno della ex palestra della scuola la società sportiva Champion Center accoglie ragazzi e ragazze pronti ad apprendere il karate e, attraverso questa pratica, il valore della lealtà. Con il progetto SPOT i sogni di un’intera comunità iniziano a realizzarsi: prima della pandemia erano in 400 a frequentare i corsi di karate ed altre discipline, mentre in questa fase possono allenarsi solo i 25 ragazzi di interesse nazionale, che puntano alle Olimpiadi giovanili di Dakar 2026 e riportano speranza nel quartiere.
Sport e razzismo: la protesta del baseball statunitense
L’All-Star Game, la classica partita del campionato di baseball statunitense che raduna i giocatori più forti, era in programma a luglio ad Atlanta, Georgia, ma la Major League ha detto no: cambierà sede in segno di protesta contro la legge approvata dal parlamento
statale che limita la libertà di voto degli afroamericani.
Nella Georgia che cambia colore festeggiano i neri: «I nostri leader ballano da lassù» Non c’è più l’America di una volta e non ci sono più gli sportivi di una volta, né le aziende di una volta: adesso la mobilitazione del mondo degli affari — e dello sport — per cause sociali non è un’ipotesi, una speranza, un sogno impossibile (o un incubo, a seconda) ma una realtà
quotidiana. Ultimo esempio, la legge che i repubblicani della Georgia hanno architettato per impedire che si ripetano exploit come quello delle passate elezioni, con due senatori su due eletti dai democratici, e l’onda lunga degli elettori afroamericani che assegna lo Stato — e la presidenza — a Joe Biden. I repubblicani cercano di rendere il voto, per gli afroamericani, una specie di corsa a ostacoli? Le aziende si ribellano, e lo sport boicotta.
Il commissioner della Mlb, Rob Manfred, avvocato con laurea in Legge a Harvard e stipendio da 11 milioni annui, non esattamente un attivista di Antifa né uno sfasciatore di vetrine, non ha avuto dubbi: «Supportiamo senza ambiguità il diritto di voto», e quindi ciao Atlanta (con danno di almeno 100 milioni di dollari all’indotto locale). Gli americani sono un popolo pragmatico che tende a eleggere politici pragmatici. Se i neri fanno vincere i democratici, come è successo lo scorso novembre, qual è la soluzione ideata dai repubblicani? Semplice: farne votare meno possibile rendendo più difficile l’accesso ai seggi nei quartieri a alta densità di afroamericani, più laborioso il voto per posta, e altro.
I repubblicani, che controllano il parlamento della Georgia, Stato che alle elezioni ha visto un notevole — e difficilmente prevedibile fino a pochi mesi prima — successo democratico, hanno approvato una legge che farà esattamente questo (un passaggio particolarmente curioso è quello che fa diventare illegale fornire cibo e acqua a chi è in coda aspettando di votare, attesa che dura a volte molte ore: la legge è di 98 pagine e il New York Times compulsandone il testo integrale ha trovato 16 punti critici, la lettura è deprimente). Immediate le congratulazioni di Barack Obama: «In certi casi bisogna prendere posizione». Senza Twitter Trump ha affidato a un comunicato stampa vecchio stile la sua invettiva: «Boicottate il baseball», invito che fa sorridere considerando che la campagna di odio verso la cosiddetta «cancel culture» è un tema ossessivo della destra americana che accusa per l’appunto la sinistra di voler boicottare tutti i suoi nemici riducendoli al silenzio.
Il grande viaggio: Unhcr al fianco dei rifugiati per Olimpiadi e Paralimpiadi
L’UNHCR ha diffuso un video di grande impatto sociale per esortare la comunità internazionale a sostenere le squadre olimpiche e paralimpiche di rifugiati. La campagna ruota intorno al video che descrive con intensità le straordinarie storie dei rifugiati che sognano di partecipare ai Giochi.
Presentato oggi, 6 aprile, in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace delle Nazioni Unite, il video racconta la storia di una donna costretta a fuggire a piedi per sottrarsi a conflitti e persecuzioni, iniziando un viaggio via terra e via mare che la porterà in salvo. Una volta raggiunto un luogo sicuro, riprende in mano la sua vita e inizia a correre verso un nuovo obiettivo: una medaglia. Il video è stato creato in collaborazione con due atleti rifugiati titolari di borse di studio del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), e ben sottolinea il potere dello sport nell’aiutare una persona a rifarsi una vita e nel portare speranza e cambiamento a coloro che sono costretti a fuggire.
Attualmente ci sono oltre 60 atleti rifugiati che si stanno allenando nella speranza di partecipare ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. L’UNHCR sta lavorando a stretto contatto con il CIO e il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) per sostenere queste persone che, nonostante le difficoltà dovute alla loro situazione di rifugiati e alla pandemia di Covid 19, continuano ad allenarsi per realizzare il proprio sogno.
In qualità di agenzia leader a livello internazionale per la protezione delle persone costrette a fuggire, l’UNHCR sa che lo sport è più di una semplice attività ricreativa: ha il potere di ridare speranza, guarire e aiutare i rifugiati a riprendere in mano il proprio futuro. Ad oggi sono oltre 80 milioni le persone costrette a fuggire in tutto il mondo: l’UNHCR collabora con i governi, il mondo dello sport, la società civile e i rifugiati ovunque si trovino per costruire una società migliore in cui tutti loro, incluse le persone con disabilità, possano praticare sport, a tutti i livelli.
“The Journey” è stato realizzato per l’UNHCR, in collaborazione con il CIO e il CPI, dalla premiata agenzia Don’t Panic e diretto da Pantera grazie al sostegno di Anonymous Content.
Razzismo, insulti al calciatore Diakhaby durante Cadice-Valencia
C’è chi dice no. L’incontro del campionato di calcio spagnolo, disputato domenica tra Cadiz e Valencia, al ventinovesimo minuto del primo tempo è stato sospeso per venti minuti perché i giocatori del Valencia sono usciti dal campo a causa di un insulto razzista ricevuto da un loro compagno, il centrocampista francese Mouctar Diakhaby.
L’episodio è avvenuto dopo uno scontro di gioco nell’area di rigore del Valencia tra Diakhaby e il difensore del Cadiz Juan Cala, il quale poi si è allontanato. Diakhaby dopo pochi secondi lo ha rincorso furioso fino alla metà campo, cercando di attirare l’attenzione dell’arbitro, ed è stato poi trattenuto e allontanato da alcuni giocatori. Poco dopo Diakhaby ha spiegato ai suoi compagni di aver sentito un insulto razzista, e tutti insieme sono usciti dal campo. Circa venti minuti dopo i giocatori del Valencia sono rientrati e la partita è ripresa.
A fine partita, il capitano del Valencia José Gayà ha detto che sono stati obbligati a tornare in campo per evitare il rischio di perdere la partita a tavolino, ma Diakhaby è stato sostituito e non è rientrato insieme ai compagni: «Diakhaby ci ha chiesto di continuare a giocare, non lo avremmo fatto se non ce lo avesse detto. Ha detto che lui non se la sentiva di continuare a giocare, è devastato». Gayà ha anche aggiunto che «era un insulto orribile, che non ripeterò. Con Cala non ci abbiamo parlato perché è stato l’ultimo ad andarsene dal campo, ma sono sicuro che abbia detto qualcosa». La partita è poi finita 2-1 per il Cadiz.
“Un Fondo per lo sport di base”: l’annuncio della sottosegretaria Vezzali
Sport per tutti. “Un Fondo per le associazioni sportive di base”: questo è l’impegno preso dalla sottosegretaria Valentina Vezzali nei confronti degli enti di promozione sportiva che avevano denunciato la discriminazione della chiusura per le associazioni e società dilettantistiche.
Camminare può cambiarci la vita: lo spiega il libro di Shane O’Mara
Camminare può cambiarci la vita. Il libro di Shane O’Mara, scienziato cognitivo irlandese, ci spiega il perché. Il servizio di Elena Fiorani.
Il lungo periodo di restrizioni che viviamo ormai da un anno, genera malumore e frustrazione. Un antidoto alla depressione e allo scoraggiamento, secondo lo scienziato irlandese, potrebbe essere proprio camminare. Nel suo libro, uscito in italiano durante la pandemia, O’Mara spiega che secondo la neuroscienza camminare è il superpotere che ci rende più intelligenti, felici e sani.
Può sembrare un’attività semplice ma sottovalutiamo l’impatto che può avere sulla nostra vita: quando camminiamo, oltre a coinvolgere cuore e polmoni nell’attività aerobica, spingiamo il nostro cervello a mettere in atto una serie di operazioni molto complesse, necessarie per generare una “mappa cognitiva”. O’Mara suggerisce di pensare all’attività del camminare come a un rimedio in grado di riparare il nostro cervello. Questa ginnastica mentale ha un forte impatto anche su come ci sentiamo, contribuendo a renderci più felici.
Crotone, cittadinanza onoraria al figlio di Simy dopo gli insulti social
Antirazzisti, non basta dirlo. Il sindaco di Crotone ha assegnato la cittadinanza onoraria della città calabrese al figlio dell’attaccante del club rossoblu Nwankwo Simy che, dopo la partita contro il Bologna, era stato vittima di insulti razzisti sui social diretti anche al suo bambino. L’episodio aveva destato particolare sdegno in tutta la comunità crotonese.
E’ stato lo stesso Simy a denunciare l’accaduto sui social anche perché faceva seguito ad un altro episodio di intolleranza razziale verso un giocatore del Crotone, l’algerino Adam Ounas. Il coinvolgimento in questo gravissimo episodio del figlio di Simy (al quale era stato augurata la morte) ha destato particolare sdegno in tutta la comunità crotonese. Per questo il sindaco Voce, nel corso dell’incontro avvenuto in Comune, ha consegnato la pergamena a Simy rinnovando a lui, al suo bambino, alla sua famiglia la piena vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità cittadina.
“Crotone – gli ha detto il sindaco – ti vuole bene e ti abbraccia simbolicamente. Ti è vicina e ti ringrazia perché, denunciando pubblicamente questo inaccettabile episodio, hai dimostrato di essere un grande uomo e hai dato un esempio importantissimo: bisogna denunciare perché è solo con la consapevolezza della gravità degli atti che si può combattere l’intolleranza, la violenza verbale e fisica, il razzismo. Abbraccia a nome di tutta la comunità di Crotone il tuo bambino. Crescerà con grandi valori perché avrà al suo fianco un grande papà”.