È un progetto nato nel 2013 per creare un’attività inclusiva fra persone con e senza disabilità visive. Si distingue per la creazione di scuole a tutti i livelli, dai corsi base fino alle regate. Le attività sono partite in quattro località: Agropoli; Santa Marinella; Pisa; Luino. Dal 7 al 9 luglio in programma un’uscita all’isola d’Elba con Gli sbandati, associazione velica dilettanti.
Si va per mare seguendo un percorso educativo e inclusivo. Niente roba per pigri: un’uscita per portare la barca, non per essere portati. Poi a La Spezia, da fine luglio, per un corso base, pratico e teorico, ripartito in tre weekend successivi.
Un ponte per Lampedusa
È il nome del progetto grazie a cui sono cominciati i lavori per la costruzione di un nuovo impianto sportivo sull’isola, per favorire l’inclusione e l’aggregazione fra scuole calcio locali e migranti ospiti del centro d’accoglienza. L’impianto sarà realizzato con il sostegno delle associazioni.
La posa della prima zolla segna l’inizio dei lavori che permetteranno alla comunità di Lampedusa di avere, entro l’autunno, un campo di calcio in erba naturale/sintetica di ultima generazione, un recinto di gioco, attrezzature sportive integrate e il ripristino dell’attuale spogliatoio. Una seconda parte di lavori comprenderà illuminazione, tribuna coperta, secondo blocco spogliatoi e sistemazione dell’area esterna. I sostenitori del progetto sono: Enel Cuore, Associazione Italiana Calciatori, attraverso AIC Onlus, e Lega Nazionale Professionisti B. L’iniziativa potrà contare anche sul supporto dell’Istituto per il Credito Sportivo. E’ stata inoltrata una proposta di cofinanziamento, giunta alla fase finale dell’iter di valutazione alla Fondazione Con il Sud.
Happy Hand in Tour
Domani e domenica al via la seconda edizione della manifestazione promossa dalla Fish con Uisp e Csi. Ce ne parla Elena Fiorani.
La campagna vuole diffondere una nuova cultura della disabilità, scegliendo come contesto quello dei centri commerciali, ormai entrati nelle abitudini di tempo libero degli italiani. Il 10 e l’11 giugno il Centro Commerciale Punta di Ferro di Forlì sarà la prima tappa di un lungo tour in cui movimento e divertimento animeranno le giornate proponendo attività motorie e sportive rivolte in particolare a persone con disabilità. Apertura con Lorenzo Major, campione mondiale di paraclimbing. L’iniziativa è promossa dalla Immobiliare grande distribuzione con la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il Comitato italiano Paralimpico e l’associazione Willy the King Group.
Tali&Squali
Sarà presentato domani a Fenile, nel Pesarese, il progetto della cooperativa l’Aurora che prevede la formazione di una squadra di pallavolo composta da ospiti della struttura integrati al fianco di ragazzi del territorio. Il prossimo anno la squadra parteciperà al campionato Csi.
Testimonial dell’evento il tecnico della Nazionale femminile Davide Mazzanti. Si tratta di un evento collaterale di sport e sociale che si inserisce all’interno della settimana delle finali nazionali di pallavolo maschili Under18 che si stanno svolgendo a Fano dal 6 all’11 giugno. Ospite e tesimonial dell’evento sarà il tecnico della Nazionale Femminile Italiana di Pallavolo Davide Mazzanti.
Scatti al femminile
Da oggi al 29 giugno a Trento la mostra #shemoves #sheplays, per narrare, attraverso testi e fotografie, il percorso compiuto in ambito sportivo dalle donne trentine. I materiali sono stati messi a disposizione da soggetti pubblici e privati, tra cui numerose società sportive.
L’esposizione è installata nei Giardini di Piazza Dante a Trento e dal 6 luglio si trasferirà a Molveno; è promossa dal servizio cultura, turismo e politiche giovanili, in collaborazione con il Comune di Molveno, l’associazione Art to Art e la S.A.T. sezione di Molveno. Gli ambiti presi in esame si concentrano sulla ginnastica, il tennis, l’alpinismo, il ciclismo, l’automobilismo, lo sci di fondo, lo sci alpino, l’atletica, il nuoto, i tuffi, la pallavolo, il calcio, il rugby e le attività di inclusione e integrazione. Alcuni sport affondano le radici in un passato lontano, già nel XIX secolo, altri si sono diffusi in modo sistematico nel corso del XX secolo su tutto il territorio, altri ancora anche se di recente introduzione hanno conquistato con prepotenza il cuore delle giovanissime. E mentre aumentano le presenze delle donne sportive che eccellono aumentano anche i risultati e i successi ottenuti, sia in competizioni nazionali che internazionali. Lo sport ricopre oggi come ieri un ruolo importante: non solo alleato psico-fisico ma strumento che pone il corpo al centro dei processi culturali di emancipazione e insieme di socializzazione, una risposta alla volontà e all’urgenza delle donne di vivere da protagoniste anche questo campo della società. Corpo in movimento, corpo politico: she moves, she plays.
Divertiamoci a star bene
È il programma di responsabilità sociale che The Walt Disney Company Italia conduce a Milano in partnership con la onlus Sport Senza Frontiere. L’Iniziativa è parte di una rete solidale impegnata con i minori e che coinvolge centri sportivi, istituti medico sanitari, scuole e famiglie.
Il programma punta a favorire il benessere psicofisico dei bambini e la socializzazione, grazie anche all’aiuto della magia dello storytelling che caratterizza lo stile Disney. Secondo il presidente di Sport Senza Frontiere Onlus Alessandro Tappa, i risultati positivi ottenuti sinora «ci fanno capire – ha spiegato – che siamo sulla strada giusta e che aiutare le famiglie disagiate significa dare loro la possibilità di una vita migliore». E non solo. Perché «dato che i bambini vivono in famiglia e a scuola il miglioramento delle loro condizioni di salute, capacità relazionali e sociali, ha ripercussioni ben più ampie. Quindi oltre ai bambini, dobbiamo considerare beneficiarie dirette del progetto anche le loro famiglie».
La speranza dietro un pallone
L’oratorio Don Bosco di Dakar propone una scuola calcio per i bambini di strada. Ragazzini costretti a mendicare, avranno così uno spazio di ricreazione in cui vivere un nuovo tipo di relazione tra loro e il mondo adulto, lontano dallo sfruttamento e dalla paura.
Nel corso delle attività ricreative si discute, inoltre, dello sfruttamento che questi ragazzi stanno soffrendo, “soprattutto con i più grandi ed in vista di aiutarli, una volta finita l’esperienza nella daara (scuola coranica, ndr), per capire che tipo di giovani ed adulti vogliono diventare, sia dal punto di vista umano che da quello professionale – aggiunge Merante – Basti pensare che alcuni, dopo l’uscita della daara, sono già entrati nei corsi brevi di formazione professionale del Centro Don Bosco e che stanno dunque cercando di costruirsi un avvenire nel mondo del lavoro. I ragazzi che partecipano al progetto sono pre-adolescenti e adolescenti, tra gli 11 e i 15-16 anni. Sono costretti dai marabouts delle loro daara (scuole coraniche) a mendicare per poter garantire la sostenibilità economica della scuola.
Mare Libera
Da domani a domenica a Portoferraio, sull’isola d’Elba, il settimo raduno annuale della vela solidale italiana. Attesi oltre 1000 visitatori e 50 barche per la tavola rotonda sulla Povertà educativa condotta da Don Antonio Mazzi, la veleggiata senza barriere, i laboratori e il concerto dei Ladri di carrozzelle.
La cittadina elbana ospiterà il settimo raduno annuale di Unione Vela Solidale, la rete nazionale delle associazioni italiane che utilizzano la navigazione a vela come risorsa didattica, educativa, riabilitativa e formativa, infatti nella navigazione a vela lavoro e gioco sono strettamente correlati alternandosi in armonia. L’evento è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Exodus, la Lega navale italiana e lo Yacht club di Portoferraio, con il fondamentale sostegno del Comune e della Cosimo de’ Medici, la società che gestisce la Darsena Medicea che ha messo a disposizione 30 posti barca. Povertà educativa è il tema della tavola rotonda presieduta da don Antonio Mazzi e prevista per sabato dalle 10 alle 12.30 presso la Sala De Laugier. Per tutta la giornata sono previsti dei laboratori gratuiti di marineria, cui seguirà, alle 17, uno spettacolo di burattini e un laboratorio di costruzione di pupazzi. Quindi la cena e, alle 22, il concerto dei Ladri di carrozzelle. La veleggiata aperta a tutti è invece in calendario per domenica mattina e sarà offerta la possibilità di prenotare un’esperienza di navigazione a bordo delle imbarcazioni partecipanti.
Abletoplay.it
È nata la prima piattaforma dello sport per persone con disabilità. Hanno aderito già 150 società dilettantistiche: dal calcio alla scherma, dal canottaggio al basket. Prevista anche la creazione di un’app e una serie Tv in collaborazione con la scuola Holden di Torino.
Il progetto è dell’associazione Carlo Mazzola. “La nostra associazione intende intervenire nell’ambito sport e disabilità con una logica di servizio e di collaborazione verso tutte le numerose associazioni che già operano sul territorio nazionale -spiega Carlo Mazzola, presidente dell’associazione – con la piattaforma, l’app e con le attività culturali ed educative che realizzeremo nei prossimi mesi desideriamo dare il nostro contributo nell’abbattere le barriere dell’informazione e della conoscenza, favorendo e facilitando il più possibile il contatto tra chi vuole fare sport e chi offre attività sportive”. Sul modello AirBnb, la piattaforma Able to Play offre a tutti gli atleti (e alle loro famiglie) la possibilità di trovare in modo semplice e immediato le associazioni che in ogni regione propongono attività sportive dedicate, combinando lo sport che si intende praticare con la località dove ci si trova o si ha in programma di andare. L’associazione Mazzola sta sviluppando anche un’app compatibile con i sistemi IOS e Android che permetterà all’utilizzatore l’attivazione di un radar in grado di mostrare atleti, tecnici, allenatori, volontari che si trovano nei paraggi. Il progetto Able to Play vedrà nell’immediato la realizzazione di una produzione seriale scritta in collaborazione con la Scuola Holden di Torino e a seguire un’attività laboratoriale dedicata alle scuole secondarie di primo grado italiane.
Make the difference
Ha preso il via il progetto dell’Unione Sportiva Acli di Ascoli Piceno/Fermo per la promozione dell’attività fisica all’interno degli istituti penitenziari. Obiettivo: favorire l’aggregazione sociale e modelli relazionali di sostegno al percorso di reinserimento.
L’iniziativa è realizzata con i fondi del 5 per mille (anno 2014) messi a disposizione dalle Acli nazionali e dall’Associazione di volontariato Delta e con la collaborazione dell’U.S. Acli Marche, ed è stata attivata grazie al primo protocollo d’intesa nazionale tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’Unione Sportiva Acli nazionale. “Il progetto «Make the difference 2017» ha come obiettivo – spiega il vice presidente provinciale dell’U.S. Acli di Ascoli Piceno Giulio Lucidi – di promuovere la pratica sportiva all’interno dell’istituto penitenziario, nella consapevolezza del significativo ruolo svolto dallo sport per la promozione del benessere psicofisico delle persone detenute, per l’educazione a corretti stili di vita, favorendo al tempo stesso forme di aggregazione sociale e di positivi modelli relazionali di sostegno al percorso di reinserimento. Oltre alle iniziative avviate nei prossimi mesi sono in programma altre iniziative di carattere sportivo ma anche socio/educative”.




