Ieri in tutti i campi di Serie A l’iniziativa di Save the Children. Nel mondo sei milioni di minori muoiono ogni anno per malattie facilmente curabili e prevenibili. In Italia, oltre un milione di ragazzi vive in povertà assoluta. La campagna ha l’obiettivo di portare aiuto, cibo, cure ed educazione a chi è senza futuro.
La discriminazione nel calcio
Presentato nella sala stampa della Camera dei Deputati il dossier di Antigone. Non per tutti i calciatori vigono le stesse regole. Come ci racconta, nel servizio, Elena Fiorani.
L’iniziativa rientra nelle football people weeks lanciate dalla rete europea Fare, football against racism in europe. Il dossier ha evidenziato l’eccessiva burocratizzazione dell’iscrizione alla Lega Dilettanti della Figc per un migrante o richiedente asilo ed ha ribadito la necessità di snellire queste formalità perché lo sport rappresenta oggi il più sano dei metodi per veicolare integrazione ed uguaglianza. La discriminazione è relativa alla disparità di documenti richiesti per tesserare italiani e stranieri. Infatti per il tesseramento di un extracomunitario, oltre al certificato di residenza si deve presentare copia del permesso di soggiorno, cosa che equivale ad un muro invalicabile per chi è in attesa del primo rilascio o del rinnovo. Senza contare le gravose complessità che si aggiungono al tesseramento dei minori non italiani
Meeting nazionale dello sport popolare
Da domani a domenica Cosenza ospiterà l’incontro tra Associazioni e gruppi sportivi provenienti da tutta Italia e uniti nell’impegno contro ogni forma di discriminazione sociale e razziale. Queste realtà, nate negli spazi autogestiti, nelle curve del tifo organizzato, nei quartieri delle metropoli e nelle periferie delle città, agiscono per garantire l’accesso all’attività fisica a tutti.
La manifestazione è organizzata dalla Boxe Popolare, dalla Brutium Cosenza, dalla Polisportiva Mediterranea in collaborazione con il CPOA Rialzo. Il meeting prenderà il via venerdì 21 alle 17.30 presso il Centro sociale Rialzo di viale Giacomo Mancini, con un’assemblea cittadina aperta a tutte le organizzazioni sportive ed alle istituzioni locali ed incentrata sul tema della gestione degli spazi pubblici da destinare alle attività sportive ed al futuro dello sport popolare in città. Sabato 22, a partire dalle 11:30 presso la Palestra popolare dello stadio San Vito-Marulla, si svolgerà l’assemblea nazionale, in cui alcune decine di organizzazioni sportive si incontreranno per confrontarsi sulle proprie esperienze e costruire un percorso comune sia sportivo che sociale. Nel pomeriggio sempre la palestra della Boxe popolare ospiterà lo stage di kickboxing a cura del maestro Innocenzo Scacchi, che sarà accompagnato dalle campionesse del mondo Giorgia Caputo e Carol Scacchi, dal campione europeo Manuel Petralia e dalla medaglia di bronzo mondiale Francesca Oliverio. Sempre nel pomeriggio di sabato, le realtà calcistiche popolari organizzeranno un torneo di calcetto presso il centro sportivo Real Cosenza. La giornata terminerà presso il CPOA Rialzo dove ci sarà il concerto degli Stop&Sound, seguito dal dj set della Mujina Crew.
Domenica 23 alle 10.00, presso la Palestra Popolare, sarà presentato da Silvana Pazzagli, il libro “Un calcio alle sbarre“, il caso giudiziario di Alessio Abram. Militante sociale e presidente della Polisportiva antirazzista Assata Shakur, finito in carcere il 13 novembre dello scorso anno per una vicenda giudiziaria kafkiana. A seguire due seminari. Il primo tenuto dal dott. Mario Verta ed incentrato sull’alimentazione per le competizioni sportive, prima e dopo la gara. Il secondo seminario vedrà impegnata la biologa nutrizionista, dottoressa Rosaria Isabella, che parlerà della composizione corporea dell’atleta.
Sport, omofobia e pregiudizi: seminario a Napoli
Omofobia nello sport, è anche un problema di linguaggio. Il pentolone si è scoperchiato di botto durante i Giochi olimpici di Rio in un mondo tradizionalmente maschilista, e qualcosa sta cambiando. Ci sono problemi culturali e sociali, pregiudizi antichi e discriminazioni dure a morire. Ma molti atleti non sono più convinti che convenga stare zitti e anche chi racconta di sport è chiamato a fare la sua parte. L’Uisp e il Centro di Ateneo SInAPSi dell’Università Federico II hanno organizzato mercoledì 19 ottobre, a Napoli il convegno “Sport e omofobia, linguaggio giornalistico e pregiudizi da affrontare”.
L’incontro ha avuto il riconoscimento dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e dell’Ordine dei giornalisti della Campania, con l’attribuzione di 6 crediti formativi per i giornalisti partecipanti.
Il seminario aveva l’obiettivo di promuovere il rispetto dei diritti delle persone con differenti orientamenti sessuali ed è stato sostenuto dall’Unione europea, grazie al progetto “Queering football”, di cui l’Uisp è partner insieme ad altre sei associazioni. “Ancora sento negare l’esistenza di omofobia e discriminazioni, ma purtroppo sappiamo bene che non è vero – ha detto Manuela Claysset, responsabile nazionale politiche di genere Uisp – c’è una grande paura della diversità per questo i giornalisti per primi chiedono strumenti culturali e codici condivisi attraverso i quali raccontare questa realtà”.
Nel corso del convegno sono intervenuti: Paolo Valerio, direttore Centro Sinapsi; Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei giornalisti della Campania; Antonio Mastroianni, presidente Uisp Napoli; Antonello Sannino, responsabile nazionale Sport per Arcigay; Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp; Giuseppe Manzo, redazione Giornale Radio Sociale; Ivano Maiorella, responsabile stampa e comunicazione Uisp; Anna Lisa Amodeo del Centro di Ateneo Sinapsi; Klaus Heusslein, Rete europea gay e lesbiche nello sport.
Il futuro del progetto sarà quello di realizzare una Carta deontologica di linguaggio giornalistico LGBT insieme ai giornalisti e ai vari soggetti associativi coinvolti insieme all’Università Federico II.
Progettiamo la sostenibilità
È datato 12 ottobre il Decreto Ministeriale che stanzia 35 milioni di euro per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile. Il documento disciplina le modalità e i criteri per la presentazione dei progetti da parte degli Enti locali.
I progetti verranno finanziati con un percentuale non superiore al 60% del totale dei costi ammissibili; l’importo massimo del cofinanziamento sarà pari a 1 milione di euro, elevato a 3 milioni di euro per progetti presentati da Enti Locali o aggregazioni di Enti Locali con popolazione residente superiore ai 3.000.000 di abitanti. I progetti andranno presentati, pena l’irrecevibilità, a mezzo Posta elettronica certificata al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare all’indirizzo: programmasperimentale@pec.minambiente.it entro e non oltre 90 giorni dalla pubblicazione in gazzetta Ufficiale.
Per facilitare la presentazione dei progetti è stata realizzata apposita pagina web all’interno del sito ufficiale del ministero dell’Ambiente alla quale si può accedere direttamente cliccando il seguente link: http://www.minambiente.it/pagina/programma-sperimentale-nazionale-di-mobilita-sostenibile-casa-scuola-e-casa-lavoro
Sport IT generation
È il progetto che a San Rossore, in provincia di Pisa, vede scendere in campo, fianco a fianco, migranti ospitati dalle associazioni locali e atleti dei centri diurni, persone con disagio mentale che hanno trovato nell’attività fisica un approccio terapeutico diverso. In questo modo calcio, rugby e scherma diventano veicolo di integrazione, contro tutti i pregiudizi.
‘Sport IT generation’ vede scendere in campo gli atleti della Bellaria Solidarietà, del Centro Diurno La Luna Azzurra insieme ai profughi di Piaggerta. “L’idea risale a qualche anno fa – spiega Christian Martini, referente del Centro diurno La luna azzurra e Presidente della Bellaria Solidarietà – quando abbiamo iniziato a lavorare con alcuni ragazzi con scompensi psichiatrici di provenienza africana facenti parte della Comunità senegalese di Pontedera: mettemmo in atto allora, trovando difficoltà ad attuare la nostra metodologia tradizionale di cura per usi e tradizioni lontane dalle nostre, un approccio terapeutico diverso attraverso lo sport ottenendo grandi risultati nella limitazione dei danni. Abbiamo quindi pensato con Sport IT generation di riproporre lo stesso approccio, pur non avendo a che fare questa volta con problematiche mentali da parte dei dieci migranti di Piaggerta, che per due volte a settimana si confrontano con i nostri ospiti nel calcio, nel rugby e nello scherma qui alla Polisportiva Bellaria”.
Expo per lo sport
Fino a domani all’arena civica di Milano un grande evento di promozione sportiva rivolto ai ragazzi dai 4 ai 14 anni, per avvicinarli alla pratica, promuovere l’importanza dell’attività fisica come elemento per un corretto stile di vita, divulgare e far conoscere le diverse discipline per appassionare i più piccoli.
Con questi obiettivi, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, torna per la sua seconda edizione ‘Expo per lo Sport’, che nel 2015 ha animato i luoghi simbolo di Expo e quest’anno si sposta nel cuore della città, all’Arena Civica in Parco Sempione. In particolare, le giornate di lunedì e martedì saranno riservate al mondo della scuola: raggiunti anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia, hanno già confermato la loro partecipazione 7.226 studenti di 47 scuole primarie e 4.085 studenti delle 31 scuole secondarie di primo grado di Milano e della Città metropolitana. I giovani alunni verranno guidati in percorsi alla scoperta dei trenta diverse discipline sportive per comprendere l’importanza dello sport e di un corretto stile di vita, dalla scherma alla pallavolo, dal basket al pugilato, fino all’aikido, al calcio e al cricket. Per gli insegnanti, invece, sarà l’occasione per educare alla disciplina sportiva, fornire spunti di riflessione da sviluppare poi in classe e trasmettere la passione per lo sport. ‘Expo per lo Sport’ è inoltre un ponte tra il mondo universitario e quello delle scuole: infatti saranno proprio studenti della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Milano a guidare i più piccoli in un percorso sportivo studiato per le differenti fasce d’età.
Viva la bici
Andrà avanti fino al 2 novembre a Roma la Rassegna dedicata al mezzo di locomozione più ecologico che ci sia. L’appuntamento è alla biblioteca casa del parco. Il servizio di Elena Fiorani.
Letture e racconti, narrazioni e incontri, laboratori e mostre, pedalate e camminate, film e libri, parole e musiche. W la bici è tutto questo, in un programma denso di eventi che ogni giorno proporrà un’attività, gratuita e aperta a tutti. Ci sarà Sandro Donati, che racconterà lo sport pulito e spiegherà come sia ancora possibile prepararsi onestamente per un olimpiade. Ci saranno le parole di Alfonsina Strada, prima e unica donna a partecipare al Giro d’Italia. Il tutto per festeggiare La Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, l’unica del genere in tutta Europa, che raccoglie oltre duemila libri catalogati e registrati, in prestito o in consultazione, con il comune denominatore delle “due ruote umane”. La biblioteca si propone di promuovere la lettura, e la letteratura, di tutto ciò che è ciclistico.
Tutti in campo
La Federazione italiana gioco calcio lancia la “quarta categoria”. Alla terza, ultima delle suddivisioni dei dilettanti, la più amatoriale, che unisce amicizia a talenti mai sbocciati, si aggiunge il primo campionato per atleti con disabilità intellettive che risponde all’esigenza del calcio senza distinzioni.
L’ASD Calcio 21, il Tukiki Minerva Milano, l’A.S. Sporting4e Onlus, la Gea Ticinia Novara, la Briantea84, la Fuorigioco, la Pro Sesto e la Ossona Cascina biblioteca saranno le prime a prendere parte al torneo di calcio a 7 con arbitri AIA che osserveranno il regolamento classico FIGC, semplicemente adattato al numero dei giocatori in campo e, solo minimamente, al mondo della disabilità intellettivo-relazionale.
Vola come loro
È lo slogan della X Giornata dello sport paralimpico, che ricorre venerdì prossimo. Le celebrazioni si sono aperte ieri a Genova presso il Palazzo Delle Federazioni con centinaia di studenti delle scuole insieme ai campioni medagliati a Rio de Janeiro.
A Genova è atteso Francesco Bocciardo, oro sui 400 stile S6, a Cagliari il para-triatleta Giovanni Achenza, bronzo PT1 e l’arciere Alberto Simonelli, argento arco compound. Quest’anno, il grido di battaglia sarà “Vola come loro. Grazi39”, a sottolineare il ricchissimo bottino di 39 medaglie paralimpiche appena conquistate dagli Azzurri a Rio 2016. Per l’occasione, il CIP lancia l’hashtag #grazi39