Sport e volontariato in un binomio vincente: in cambio di giornate di impegno dentro al parco, alcuni disoccupati potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi del Varese calcio.
A spiegare il progetto è intervenuto Max Laudadio, tra i promotori dell’associazione di volontariato ON. “Come associazione siamo impegnati da anni nel Plis del Parco delle Cinque Vette, che si estende dal Parco del Campo dei Fiori fino al confine svizzero. In particolare siamo al lavoro per risistemare e ripulire i 45 chilometri di sentieri che fanno parte di questa area verde, un impegno che terminerà nel 2017”. Un volontariato importante, che guarda al territorio, ma soprattutto a coloro che vivono in condizioni difficili. “Abbiamo pensato quest’anno – continua Max Laudadio – di ripetere un progetto già realizzato lo scorso anno. In accordo con il Varese Calcio, abbiamo coinvolto i disoccupati, che in cambio di giornate di impegno dentro al parco potranno ricevere un abbonamento gratuito per seguire i biancorossi”.
In pratica i disoccupati che presteranno la loro opera – insieme a volontari e tifosi – nel sentiero che va dal Poncione al Monte Val de’ Corni nei giorni 21 e 28 settembre, riceveranno dal Varese Calcio un abbonamento valido per il girone d’andata. Analoga iniziativa sarà proposta più avanti e consentirà ai disoccupati di ricevere un abbonamento per il girone di ritorno (è possibile iscriversi fino al 19 settembre sul sito http://www.on-va.it/). Un impegno sul sentiero che si chiamerà “Sentiero biancorosso”.
Il presidente del Varese 1910, Nicola Laurenza, ha confermato l’interesse e la soddisfazione per questa collaborazione con l’associazione ON. “Sono convinto che lo sport sia un importante strumento per fare qualcosa di buono per il territorio. E dunque appoggio con tutto il cuore questo progetto per la sua importanza sociale e collettiva”.
Azzardo senza cassa
Sono già 480 mila le carte di credito emesse dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna che sono inibite se si tenta di pagare sui siti web di gioco on-line. In programma anche un vademecum per le famiglie con giocatori cronici.
Un gol di speranza
Dai barconi al campo di calcio. Sono gli aspiranti calciatori costretti ad attraversare il Mediterraneo per scappare alla povertà, ritrovano il sogno di giocare grazie alla Caritas di Palermo. Sono gli atleti della San Curato d’Ars. “L’allenamento – dicono gli operatori – aiuta a non pensare ai drammi del viaggio”.
La partita per la Pace
Calcio d’inizio questa sera alle 20:45 allo stadio Olimpico di Roma dove a scendere in campo saranno calciatori di tutte le religioni per far capire che è possibile costruire un mondo fatto di dialogo e rispetto per l’altro. All’evento parteciperà anche l’ex campione Roberto Baggio.
Palestra a cielo aperto per una notte (bianca) a Gubbio
29 agosto – La “Notte bianca dello sport” di Gubbio è giunta alla sua terza edizione. L’associazione Leukos, con il patrocinio del Comune eugubino, della Provincia, della Regione e del Coni, ha curato l’organizzazione di questa manifestazione a cui prenderanno parte oltre 70 associazioni che si cimenteranno in ben 40 specialità sportive.
Una grande festa cittadina per promuovere i valori della solidarietà, del rispetto, della socializzazione e del benessere e per far conoscere molte discipline sportive che spesso non sono conosciute. L’obiettivo è infatti quello di incoraggiare, tra le diverse fasce di età, una sana cultura sportiva, favorire l’aggregazione sociale, trasmettere un corretto stile di vita e di convivenza civile.
La giornata di sport avrà inizio alle 18.30 con l’esibizione degli Sbandieratori; seguirà la presentazione della manifestazione e il saluto delle autorità, e solo alle 19 avrà inizio la lunga maratona sportiva fino alle 2 del giorno dopo. Sarà possibile provare ogni tipo di sport,dagli scacchi al rugby. Il visitatore dovrà munirsi dell’apposito bracciale di autorizzazione di color rosso, reperibile negli stand dedicati, dando un contributo di 5 euro che comprende, oltre alla possibilità di interagire con gli sport, un gadget, una bottiglia d’acqua naturale e lo scarico di responsabilità.
Milano, nei centri estivi del comune si gioca con gli sport paralimpici
Il Comune di Milano ha organizzato per l’estate un calendario fitto di attività che ha coinvolto, oltre ai più piccoli, anche le famiglie e gli educatori in progetti pensati per garantire continuità al percorso educativo nel periodo non scolastico.
Sono oltre 7.000 i bambini che hanno frequentato uno dei 41 centri estivi organizzati dal Comune in città dal 12 giugno al 25 luglio. In alcuni centri si sono svolte le “Paralimpiadi” per sensibilizzare i bambini alle tematiche legate alla disabilità. Sono stati proiettati filmati riguardanti la storia di questo sport e la conoscenza delle varie discipline. I bambini hanno poi ascoltato in diretta le storie di alcuni atleti del Comitato Italiano Paralimpico e sperimentato direttamente il calcio per non vedenti con palla sonorizzata, l’atletica bendati, il torball (palla mano sonora), e lo show down (ping pong praticato da ciechi).
Resteranno attivi fino al 5 settembre, anche i campus settimanali destinati ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Già iscritti oltre 2500 ragazzi, per 60 sedi disponibili. Più di 500 sono quelli che hanno invece frequentato le 23 sedi aperte nel periodo dal 30 giugno al 25 luglio dedicato ai ragazzini delle medie.
OLTRE I LIMITI
27 agosto – Peder, prima persona con paralisi cerebrale a completare l’Ironman contest Il giovane ha percorso in coppia insieme al gemello Steen 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,2 km in corsa, grazie a speciali supporti creati appositamente per lui. “Per la prima volta mi sono sentito una persona che partecipa a una gara e non solamente qualcuno su una sedia a rotelle”
INTER CAMPUS: IN TUNISIA IL CALCIO DIVENTA PROGETTO SOCIALE
Dopo quello già avviato nel 2012 nella cittadina di Hergla, Inter Campus apre a partire dal mese di settembre un altro centro a Kairouane. Inter Campus è un progetto sociale ed educativo che utilizza il gioco del calcio come formula di attrazione sociale, si rivolge alle bambine e ai bambini dagli 8 ai 14 anni e si basa sul ”diritto fondamentale al gioco” che deve essere garantito ad ogni bimbo. Inter Campus in Tunisia è l’ultimo progetto ad essere stato avviato da Inter Fc Milano che può contare attualmente la sua presenza in 28 paesi del mondo. Nel 2012 Inter Campus è stato presentato ufficialmente all’ONU. Nel centro di Hergla più di 200 bambine e bambini e 8 tra istruttrici ed istruttori locali partecipano alle attività educative-sportive all’interno della scuola primaria, in una realtà dimenticata dal turismo internazionale, dove gli unici punti di riferimento, al di fuori degli orari scolastici, sono i caffè o la Moschea.
Toscana: l’integrazione passa dallo sport
8 agosto – Avvicinare i ragazzi disabili allo sport, favorire l’accesso alle strutture sportive, organizzare campus paralimpici e molto altro. Questi sono solo alcuni degli obiettivi alla base del protocollo d’intesa firmato il 7 agosto da Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana e Massimo Porciani del Comitato Paralimpico della regione Toscana.
Oltre alla promozione a livello territoriale delle iniziative l’Uncem, tramite il protocollo, si impegnerà anche a coinvolgere i Comuni o Unioni montane nelle iniziative previste, oltre che supportare e agevolare gli scambi fra il Comitato e gli enti montani toscani.
Il Comitato Paralimpico sarà in prima linea per promuovere, attraverso i propri canali, le iniziative che saranno realizzate, favorendo anche il reperimento delle attrezzature sportive ed individuando tecnici specializzati per organizzare, coadiuvati da atleti disabili di diverse discipline sportive, corsi specifici rivolti a tutti gli atleti disabili coinvolti nei progetti.
Entrambi lavoreranno per sviluppare progettualità e microprogettualità territoriali condivise, finalizzate alla diffusione della cultura sportiva e più in generale dell’integrazione sociale.
QUANDO LO SPORT RIABILITA CORPO E MENTE
7 agosto – All’interno dell’Ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino si è svolto un vero e proprio torneo di pallavolo. Per un giorno si sono sfidati in un campo da volley due squadre composte da 14 ospiti della struttura. Un lavoro di preparazione partito qualche mese fa ma soprattutto una sfida per le persone che in questo momento si trovano nella struttura. Il campo da volley, infatti, è diventata per questi ragazzi una piccola metafora del mondo ‘fuori’ dall’istituto: le relazioni umane, le regole, l’impegno e i valori dello sport hanno infatti accompagnato i Lupi del Monte e i Monte dei Lupi, questo il nome delle due squadre di detenuti, verso un percorso di riabilitazione e di crescita personale di cui avranno sicuramente beneficiato. Un progetto che mira soprattutto a far prevalere l’aspetto sanitario e riabilitativo dell’Opg di Montelupo su quello prettamente reclusivo.