Speciali

Il coronavirus e l’8 marzo silenzioso: più donne uccise, fermare ogni violenza di genere


 

Al tempo del coronavirus, della paura del contagio, delle stazioni deserte e dei vagoni vuoti si ferma anche la celebrazione per l’8 marzo. Niente appuntamento al Quirinale e niente manifestazione Non una di meno dopo il decreto che vieta ogni forma di evento pubblico.

Continua a leggere

Ai confini del Covid-19 è in atto la più grave emergenza umanitaria del nostro tempo


 

Al tempo del coronavirus ti puoi aggirare nei luoghi della quotidianità pendolare come Will Smith in Io sono leggenda: un deserto di vagoni e stazioni disabitate. Non è un film invece ciò che sta avvenendo ai confini del Covid 19.

Un uomo eritreo di 26 anni è morto tragicamente in un incendio divampato nel centro di detenzione di Dhar el Jebel, a sud di Tripoli, nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo. L’uomo è stato avvolto dalle fiamme mentre dormiva in una delle celle sovraffollate del centro, dove oltre 500 rifugiati e migranti sono detenuti arbitrariamente nella regione montuosa del Gebel Nefusa.

A questo episodio si aggiungono le violenze al confine tra Turchia e Grecia con i rifugiati aggrediti dalla polizia e gruppi neofascisti con la morte di una persone: 40mila profughi siriani da evacuare e 130mila che spingono dal paese turco, 1 milione e mezzo in fuga da Idlib sono la più grave emergenza umanitaria dei nostri giorni.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Cooperazione allo Sviluppo, mancano fondi e personale. Intervista a Luca De Fraia, Forum Terzo Settore


 

A fine febbraio saranno passati due anni dalla più recente riunione del Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo. “Per il Forum del Terzo Settore la piena attuazione delle norme per la partecipazione della società civile è questione prioritaria, anche nel caso delle politiche di cooperazione internazionale – ricorda Luca De Fraia, coordinatore della Consulta Cooperazione internazionale del Forum del Terzo Settore.

Clima e diritti, la minaccia del capitalismo mafioso contro Greta Thunberg


 

Il caos inizia alle 6 del mattino. Alta velocità in tilt, frecce cancellate e in ritardo di 1 ora per presunto incendio tra Roma e Firenze. Doveva essere il rientro alla normalità dopo l’incidente di Lodi ma l’unica cosa normale per le ferrovie italiane è non farle funzionare.

Continua a leggere