Le ripercussioni economiche del coronavirus sono molto gravi. Ma quali conseguenze devono affrontare le cooperative sociali?
Ne abbiamo parlato con Alberto Alberani, vicepresidente Legacoopsociali
Torna l’appuntamento settimanale con la migliore musica da ogni parte del mondo, selezionata da Fabio Piccolino con la collaborazione di Radio Elettrica.
Nel nuovo episodio di Senti Dove Suona andiamo alla scoperta di The Leers dalla Nuova Zelanda, Dead Horse One dalla Francia e Vientre dalla Colombia.
Al tempo del coronavirus ti puoi aggirare nei luoghi della quotidianità pendolare come Will Smith in Io sono leggenda: un deserto di vagoni e stazioni disabitate. Non è un film invece ciò che sta avvenendo ai confini del Covid 19.
Un uomo eritreo di 26 anni è morto tragicamente in un incendio divampato nel centro di detenzione di Dhar el Jebel, a sud di Tripoli, nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo. L’uomo è stato avvolto dalle fiamme mentre dormiva in una delle celle sovraffollate del centro, dove oltre 500 rifugiati e migranti sono detenuti arbitrariamente nella regione montuosa del Gebel Nefusa.
A questo episodio si aggiungono le violenze al confine tra Turchia e Grecia con i rifugiati aggrediti dalla polizia e gruppi neofascisti con la morte di una persone: 40mila profughi siriani da evacuare e 130mila che spingono dal paese turco, 1 milione e mezzo in fuga da Idlib sono la più grave emergenza umanitaria dei nostri giorni.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
A fine febbraio saranno passati due anni dalla più recente riunione del Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo. “Per il Forum del Terzo Settore la piena attuazione delle norme per la partecipazione della società civile è questione prioritaria, anche nel caso delle politiche di cooperazione internazionale – ricorda Luca De Fraia, coordinatore della Consulta Cooperazione internazionale del Forum del Terzo Settore.