Speciali

Se le politiche per il lavoro non fanno “Gol” con il Pnrr


 

 

Il sottofondo dei mezzi dei vigili del fuoco e delle voci alla discarica di Malagrotta a Roma: ieri un incendio ha prodotto una enorme nube tossica come un grande fungo, una terra dei fuochi capitale.

Oggi parliamo di povertà e di interventi per il lavoro. Secondo le stime definitive, nel 2021 sono poco più di 1,9 milioni le famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,5%), per un totale di circa 5,6 milioni di individui (9,4%), valori stabili rispetto al 2020 quando l’incidenza ha raggiunto i suoi massimi storici ed era pari, rispettivamente, al 7,7% e al 9,4%. A rivelarlo è l’Istat.

Come creare sostegno al reddito e soprattutto creare lavoro? Sono in arrivo i fondi del Pnrr che prevede il programma Gol: garanzia occupabilità dei lavoratori. A che punto siamo? È un intervento efficace? Ascoltiamo il professore di sociologia dei processi economici alla Sapienza di Roma Andrea Ciarini.

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Il barbaro figlicidio di Catania e le cinque emergenze dell’infanzia


 

La voce del comandante dei carabinieri di Catania che spiega come sia stato premeditato il feroce assassinio della piccola Elena di 5 anni ad opera di sua madre: uccisa a coltellate e poi sepolta.

L’orrore di Catania ha scosso l’opinione pubblica soprattutto sui social durante la cronaca di una verità indicibile nella giornata di ieri. Il figlicidio presenta numeri inquietanti negli ultimi vent’anni: oltre 480 bimbi morti in Italia per mano dei genitori.

Sei figlicidi su dieci sono stati commessi dalla madre, mentre i figli maschi sono le vittime prevalenti sia delle mamme che dei padri assassini. È la fotografia di una crisi epocale della famiglia e del ruolo genitoriale, un contesto dove le condizioni dell’infanzia all’indomani dei due anni di pandemia pongono una vera emergenza.

Ieri Carla Garlatti, Garante nazionale dell’Infanzia e Adolescenza, ha presentatola Relazione al Parlamento 2021. “viviamo momenti di crisi, tuttora non ritengo che ne siamo venuti fuori: crisi sanitaria, sociale, bellica. E’ quindi inevitabile, come bilancio, una carrellata degli effetti negativi della pandemia e della crisi su bambini e adolescenti”.

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Un referendum fallito e quello che darebbe un duro colpo alle narcomafie


 

Il respiro di Fabio Ridolfi, immobilizzato da 18 anni e aveva chiesto di poter morire: l’associazione Luca Coscioni ieri ha annunciato l’interruzione delle terapie, la richiesta della sedazione profonda e ieri si è liberato.

Oggi parliamo dei referendum disertati e di quelli che invece non si sono potuti fare come per la legalizzazione della cannabis o per l’eutanasia. Ma più che parlare del quesito referendario ci occupiamo proprio del fenomeno relativo al grande consumo di marjuana e al relativo traffico che permette alle organizzazioni criminali di fare profitti solo in Italia per almeno 5 miliardi l’anno. Se ne è parlato nel format Onda verde del portale Fuoriluogo.it del Forum Droghe.

Leonardo Fiorentini ha dialogato con Federico Varese, criminologo e direttore del dipartimento di sociologia dell’università di Oxford, per parlare di come il sistema repressivo su cui è incardinato il proibizionismo non solo non incide in alcun modo sull’entità del narcotraffico, ma è parte attiva nell’incremento della violenza.

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Con Aisla”I giorni alla finestra” contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica


 

Il coro della piazza del Pride di Roma dove tutti cantano con Elodie, madrina dell’evento: decine di migliaia hanno sfilato per i diritti e contro le discriminazioni.

Oggi parliamo di Sclerosi Laterale Amiotrofica, in breve la Sla. Quale sarebbe la nostra vita se avessimo a disposizione solo una finestra per sentirci parte di un mondo che scorre? “I giorni alla finestra” racconta il viaggio onirico e di immaginazione che Aldo viveva grazie alla finestra della sua stanza. Con AISLA, ad aprire le celebrazioni della Giornata Mondiale della lotta alla SLA, è stato proiettato in prima visione sabato 11 giugno alle Tenute Lombardo di San Cataldo in Sicilia.

Dal suo letto, Aldo ex corridore siciliano a cui è stata diagnosticata la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), ad ogni risveglio provava a volare oltre la cornice di quella finestra, abbandonandosi ai ricordi lunghi di una vita, perdendosi nei racconti della moglie, cercando di lasciare i confini ristretti del suo corpo non più collaborativo per la malattia. Quella finestra per Aldo era lo spartiacque tra la realtà di una condizione e la voglia di vivere nel ricordo di una vita non condizionata: il tempo che vedeva scorrere dinnanzi a sé riusciva a sfiorare ancora la sua immaginazione.  Ascoltiamo un estratto di questo video.

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Differenze: con lo sport una generazione prende parola contro la violenza di genere


 

il sottofondo del video Differenze, un progetto dell’ Unione Italiana Sport Per tutti contro la violenza di genere di cui parleremo tra poco.

Stereotipi, discriminazioni e violenza di genere, cosa ne pensano i giovani? Ragazzi e ragazze sanno riconoscere comportamenti a rischio? Come lo sport può rappresentare il terreno per contrastare questi fenomeni negativi?

Per rispondere a queste domande l’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti ha coinvolto oltre 500 studenti e studentesse di 14 città italiane nel progetto “Differenze- Laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per contrastare la violenza sulle donne”.

Il tema è sempre di attualità nelle cronache con i casi, come l’ultimo di Vicenza, in cui ci sono i femminicidi o altre forme di violenza su cui serve un grande coinvolgimento culturale oltre a una grande autocritica sull’attuale sistema legislativo.

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Disabilità: Daniele (e gli altri) chiede solo di poter lavorare


 

La voce del boss Pietro Mele del clan di Pianura in cui si rivolge ai giornalisti attraverso un video su tik tok: la camorra comunica e intimidisce sui social.

Oggi parliamo di inclusione lavorativa. Da Perugia arriva un accorato appello: “non lasciateci da soli, vogliamo continuare questi progetti perché penso che siano utili, noi abbiamo voglia di lavorare”.

A dirlo è Daniele, tirocinante di un progetto concluso dopo due anni: laboratori socio-occupazionali con azioni dirette di potenziamento delle capacità e delle autonomie delle persone adulte con disabilità. Ascoltiamo la voce di Daniele.

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Bambini in fuga dalla guerra, l’importanza del gioco. Intervista a Michele Torri di Ai.Bi.


 

Un pulmino allestito come ludoteca mobile piena di giochi educativi, libri, puzzle, con a bordo 4 animatori e 1 psicologo che forniscono servizi psico-sociali ai bambini in Moldova in fuga dalla guerra in Ucraina. E’ il progetto del “Ludobus della Pace” di Ai.Bi. – Amici dei Bambini,  in collaborazione con Plan International e con l’Associazione dei bibliotecari moldavi.
Ne parliamo con Michele Torri, responsabile delle adozioni internazionali di Ai.Bi.

Vita cara e prezzi alle stelle: in piazza la protesta delle “pentole vuote”


 

La musica su cui danzano gli studenti appena diplomati nell’ultimo ballo a Kharkhiv, davanti alle rovine dei bombardamenti, in un video diffuso su twitter da gierrentimedia.

Oggi parliamo della protesta delle pentole vuote. L’avevamo già annunciata lunedì quando abbiamo parlato del salario minimo perché carovita, aumento dei prezzi e povertà da lavoro sono una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere.

Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona. L’inflazione nel 2022 ha già raggiunto il 6,5%, come non accadeva dai primi anni ’90, e il previsto rialzo dei tassi d’interesse porterà all’aumento anche delle rate di mutui e prestiti. I rincari a cui stiamo assistendo hanno avuto finora “solo timide reazioni del governo”. Ascoltiamo il presidente nazionale Federconsumatori Michele Carrus.

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Sud e centri urbani: bambini e giovani senza “qualità della vita”


 

La voce del computer con cui Fabio Ridolfi, 46enne di Pesaro, immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi, comunica con il mondo in un video diffuso dall’associazione Luca Coscioni.

Oggi parliamo di dati e classifiche che da sempre fanno discutere creando non poche polemiche. Una di queste è quella relativa alla Qualità della vita del Sole24Ore. Dopo le anticipazioni di 1 anno fa ieri è stata diffusa quella definitiva. Sono Aosta, Piacenza e Cagliari le tre province che vincono quest’anno la sfida della Qualità della vita declinata per altrettante fasce d’età: bambini, giovani e anziani.

Concentrandoci su infanzia e giovani emerge un Mezzogiorno sempre agli ultimi posti ma non solo. Dagli indici utilizzati per determinare i dati il Sud non riesce a stare al passo con le esigenze delle famiglie, soprattutto di quelle con bambini, nonostante si confermi il territorio più giovane e più prolifico in base ad alcuni indicatori demografici (come il tasso di fecondità o l’indice di dipendenza degli anziani).

Ascoltiamo il commento di chi vive e lavora al Sud, in Calabria, come Giancarlo Rafele presidente del Consorzio Macramè.

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Con i prezzi al massimo perché serve il salario minimo


 

Le grida per le vittime della strage in una chiesa cattolica in Nigeria, nell’Ondo State, dove durante un attacco sono morte 50 persone tra cui molti bambini.

Oggi parliamo di carovita e salario minimo. Prima però aggiorniamo il numero delle morti sul lavoro con l’Osservatorio indipendente di Bologna: Dall’inizio dell’anno sono morti 593 lavoratori, 293 di questi sui luoghi di lavoro i rimanenti in itinere e sulle strade. Vanno aggiunti, però, si legge sempre sul blog di Carlo Soricelli i 6 morti nella sola giornata del 3 giugno. Lombardia, Piemonte e Veneto le prime tre regioni.

Gli aumenti dei prezzi preoccupano le Associazioni dei consumatori spingendole ad una mobilitazione di piazza in tutte le principali città italiane il prossimo 10 giugno, che dà seguito all’Assemblea unitaria on line svolta il 6 aprile scorso, con migliaia di delegati di tutte le regioni. “Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi, ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel Paese crescono disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare” – affermano le Associazioni dei Consumatori. Più di un quarto delle famiglie si trova già in grave difficoltà e sta riducendo, fino anche a privarsene, consumi essenziali come quelli alimentari, sanitari e di cura della persona.

In questo scenario divampa il dibattito sul salario minimo per fronteggiare quella che l’Ad di Jp Morgan ha previsto come “un uragano economico” in arrivo nei prossimi mesi.

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