Archivi

Caregiver familiari: il patto per il Nuovo welfare chiede tutele e supporto

In Italia, quasi otto milioni di persone assistono persone care non autosufficienti, spesso senza tutele né supporto. Il servizio di Ciro Oliviero.

Il Patto per un Nuovo Welfare lancia un appello per il pieno riconoscimento dei caregiver familiari e chiede l’attuazione urgente della Legge 33/2023. In Italia, quasi otto milioni di persone assistono familiari non autosufficienti, spesso senza tutele né supporto. Due milioni e trecentomila prestano cura per oltre 20 ore a settimana, con gravi conseguenze su salute, lavoro e vita sociale. Il Patto, che riunisce oltre 60 organizzazioni, chiede un sistema di servizi che tuteli anche chi presta assistenza e sollecita una legge nazionale organica che riconosca finalmente il ruolo del caregiver.

Lasciamoli al fresco: Fondazione con il Sud ha donato 1.200 ventilatori alle carceri

Lasciamoli al fresco – Fondazione con il Sud ha donato 1.200 ventilatori alle carceri del Sud Italia.

“Una piccola azione concreta sebbene parziale rispetto alle reali esigenze degli istituti di pena meridionali – sottolinea il presidente Stefano Consiglio – per alzare un po’ il livello di civiltà e di attenzione sulle condizioni delle carceri italiane”.

Carceri al limite, Antigone: misure alternative esistono ma vengono ignorate

Secondo l’ultimo rapporto di Antigone, oltre il 30% delle celle italiane è sovraffollato, con diritti fondamentali spesso violati. Le misure alternative alla detenzione esistono ma vengono ignorate, mentre aumentano i casi di disagio psichico e i suicidi dietro le sbarre. L’associazione denuncia l’inerzia delle istituzioni e chiede un intervento urgente per garantire dignità e giustizia.

Gaza e profitto: ieri alla Camera il report di Francesca Albanese, relatrice Onu

Ieri è stato presentato alla Camera il report della relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese che analizza l’evoluzione dell’occupazione israeliana e le aziende che ne traggono profitto. Ascoltiamo il commento di Michela Arricale, copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia.