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Mobilitazione per Gaza: il 9 maggio si rompe il silenzio sul massacro in corso

Crescono le adesioni per la mobilitazione che vuole rompere il silenzio sulla strage che si consuma nella Striscia. Il servizio di Fabio Piccolino.

Si chiama L’ultimo giorno di Gaza la mobilitazione per chiedere di parlare con tutti i mezzi possibili della tragedia in corso nella Striscia. La data scelta è quella del 9 maggio, Giornata dell’Europa. E proprio all’Europa si chiede di intervenire, proteggendo la pace attraverso le regole, il diritto, e la giustizia internazionale. L’invito, dunque, è di usare la rete per non rimanere in silenzio di fronte a questa tragedia umanitaria e condannare il genocidio in corso, con l’obiettivo di trasformare questa iniziativa nella prima tappa di un percorso comune per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Al via il Festival dello Sviluppo sostenibile: previsti 20 incontri in 7 città

Oggi prende il via con Asvis il Festival dello Sviluppo Sostenibile che, per tutto il mese di maggio, proporrà una staffetta di 20 incontri principali in 7 città -Milano, Genova, Bologna, Torino, Venezia, Napoli e Roma – e oltre 1263 iniziative su tutto il territorio nazionale organizzate dalla società civile, tra cui quelle realizzate da università e scuole.

Giornata europea per la Vita Indipendente delle persone con disabilità: l’appello Fish

In occasione della Giornata europea per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, FISH richiama l’attenzione delle istituzioni sull’urgenza di garantire a tutte le persone con disabilità il pieno esercizio di questo diritto, sancito anche dall’articolo 19 della Convenzione ONU: “deve essere garantita a tutte le persone con disabilità attraverso politiche pubbliche coerenti”, afferma il presidente Vincenzo Falabella.

 

Libertà di stampa, l’Italia fanalino di coda in Europa occidentale

Nel World Press Freedom Index 2025 l’Italia scende di tre gradini più in basso rispetto allo scorso anno, dal 46° al 49° posto: il risultato peggiore dell’Europa Occidentale, peggio di Samoa e Belize, che ci precedono. Pesano gli attacchi legali e fisici ai giornalisti che si occupano di inchieste e realizzano servizi su corruzione e criminalità organizzata.