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Crotone, la città di Pitagora piange e si impegna dopo la strage di migranti

di Redazione GRS


 

Le voci dall’Iran dove le studentesse di diverse scuole sono state avvelenate con gas tossico: secondo l’agenzia Irna membri del governo hanno ammesso l’intenzionalità dell’avvelenamento.

Oggi torniamo Crotone. Le vittime continuano a salire con i corpi che riemergono dal mare e oggi è il giorno del dolore per questa strage di migranti. Oggi cerchiamo di capire come ha reagito la comunità della cittadina calabrese.

Siamo in un contesto che vive grandi difficoltà sociali e gravi carenze di servizi, Crotone è agli ultimi posti negli indici di vivibilità tra le città del nostro Paese. Eppure nella terra dove approdò Pitagora c’è un tessuto civile di grande impegno con associazioni, volontariato e cooperazione sociale in prima linea e una storia di accoglienza per persone che arrivano da altri Paese.

Ascoltiamo Fabio Riganello della cooperativa Agorà Kroton che da 35 anni opera sul territorio.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Migranti, la strage di Cutro: “urla e morte un monito per chi ha il cuore sordo”

di Redazione GRS


 

Questo è il momento in cui i tifosi della squadra turca del Besiktas hanno lanciato in campo pupazzi e giocattoli da donare ai bambini colpiti nella regione del terremoto del 6 febbraio.

Oggi parliamo della strage di migranti tra cui tanti bambini nel naufragio di Cutro a Crotone: il bilancio è di 63 vittime recuperate. Ieri è stato il giorno delle polemiche e dello scontro. Secondo Marco Bertotto – direttore programmi Medici senza frontiere Italia “le prime dichiarazioni del governo italiano sono poco più di un triste scaricabarile, l’ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa e altre tragedie. Sono il tragico danno collaterale di politiche – italiane ed europee – di protezione dei confini e riduzione dei canali regolari di accesso. Impossibile evitarle senza ripristinare un sistema istituzionale di soccorso in mare”.

Ad alzare la tensione sono la minaccia di querela a Orlando Amodeo, medico soccorritore, dopo il video in cui attacca chi parla di “carico residuale”. E poi le stesse parole del ministro dell’Interno Piantedosi che ora ascoltiamo.

Di fronte a queste parole che hanno lasciato basiti operatori, volontari e tante associazioni si contrappongono altre parole, quelle scritte sui bigliettini di mazzi di fiori che tanti calabresi hanno lasciato sulla spiaggia. Uno di questi recita: “che le vostre urla e la vostra morte sia un monito per chi ha il cuore sordo”.

Salute e sanità in Terra dei Fuochi: il grido di allarme dei pazienti oncologici

di Redazione GRS


 

Questa è la voce rotta dal pianto di Orlando Amodeo, ex dirigente polizia, oggi volontario della Croce Rossa davanti alla spiaggia di Cutro dove ieri si è verificata l’ennesima strage di migranti.

Oggi andiamo in Campania e parliamo di salute e sanità nella Terra dei Fuochi. La questione ambiente e salute in quei territori è tornata a non essere al centro dell’attenzione politica e mediatica ma sabato scorso nella Chiesta di San Pasquale a Marcianise associazioni e comitati hanno tenuto un convegno con medici ed esperti internazionali.

A lanciare un grido d’allarme sono i pazienti oncologici che denunciano le difficoltà di cure pubbliche in quella regione. Ascoltiamo Teresa Tartaglione che insieme ad altri pazienti ha raccolto decine di migliaia di firme in una petizione popolare e padre Maurizio Patriciello.

La prevenzione è l’anello debole oltre alla gestione pubblica per esami e diagnosi. Il registro tumori è fermo al palo e non aggiornato. Ascoltiamo Luigi Costanzo – medico di medicina generale e Isde Medici per l’ambiente – e Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Filadelfia.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale