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Salute mentale: così la psicoanalisi sta scomparendo dal servizio pubblico
30 Gennaio 2023
Il suono della contraerea nella guerra in Ucraina: a meno di un mese dal primo anno di conflitto a parlare sono ancora armamenti e minacce di distruzione.
Oggi parliamo di psicanalisi, un tema che continua ad attrarre un pubblico ampio, non solo di addetti ai lavori. Nel weekend a Roma, sono state in media – tra presenza fisica e online – 120 le persone che hanno partecipato al convegno “50 anni de ‘Lo Spazio Psicoanalitico’. Psicoanalisi tra arte, scenza e società”, un dato a cui vanno dunque aggiunte diverse persone che hanno seguito solo una parte dell’evento, che si è tenuto alla Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Lo Spazio Psicanalitico, il centro fondato nel 1972 da Paolo Perrotti, in stretta collaborazione con Cesare Musatti e Adriano Ossicini, si caratterizza proprio per l’attenzione alla realtà sociale e per la costruzione di relazioni con la comunità locale, coinvolgendo i cittadini anche in attività culturali e sociali, fuori dalla classica relazione terapeutica, come avviene nei sei Laboratori Psicoanalitici attivi a Roma in altrettanti quartieri della città. In questa due giorni si è posto il tema partendo da una domanda: la psicoanalisi sta scomparendo dai servizi pubblici? A rispondere è Daniela Zampa, presidente de Lo Spazio Psicanalitico.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Comunità educante, oltre la parola scritta
27 Gennaio 2023
Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani ed Ivano Maiorella
La povertà educativa è una delle emergenze del nostro Paese, interroga i media, chiede spazio e pone una domanda agli operatori dell’informazione: i giornalisti si sentono parte della comunità educante?
Se ne è parlato nel corso di “La povertà educativa minorile in Italia: il racconto giornalistico oltre la parola scritta” che si è svolto a Roma in questi giorni, promosso da Con i Bambini impresa sociale in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio Continua a leggere
Edizione del 27/01/2023
27 Gennaio 2023Ad Alta Velocità del 27/01/2023 | Beni confiscati al Sud
27 Gennaio 2023La sfida dei beni confiscati in Calabria e in tutto il Mezzogiorno
27 Gennaio 2023
Le note del violino di Auschwitz I Stammlager, appartenuto a Jon Hillembrand, restaurato dalla Fondazione ILMC.
Oggi parliamo di beni confiscati nelle regioni del Mezzogiorno. Al Sud la sfida è aperta per poter destinare al riuso sociale di beni immobili, aziende e terreni sottratti alle organizzazioni criminali. Due giorni fa Mario Morcone, oggi assessore alla Sicurezza in Campania ma è stato a capo dell’Agenzia dei beni confiscati, ha chiarito che nella sua regione si esclude ogni ipotesi di vendita dei beni confiscati: evenienza che fa preoccupare non poco Libera e il non profit impegnato in questo ambito.
In Calabria, invece, a Lamezia Terme ieri nel salone dell’Oasi Bartolomea si è tenuto il secondo incontro sulla gestione dei beni confiscati voluto da Fondazione CON IL SUD. L’incontro è stato organizzato dal Forum Terzo Settore Calabria con Fondazione CON IL SUD e Comunità Progetto Sud e vede la partecipazione di associazioni, cooperative e operatori sociali impegnati nella gestione dei beni confiscati su tutto il territorio calabrese. Ascoltiamo le voci raccolte da Maria Pia Tucci, rispettivamente Stefano Consiglio – presidente designato Fondazione Con il Sud; Luigi Lochi – coordinatore gruppo di lavoro Con il Sud; Fernando Verdolotti – direttore generale aziende confiscate di Agenzia beni confiscati; Pietro Molinaro – presidente commissione regionale fenomeni anti-ndrangheta.
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Edizione del 26/01/2023
26 Gennaio 2023Ad Alta Velocità del 26/01/2023 | Scampia, sulle tracce di memoria del Porrajmos
26 Gennaio 2023A Scampia i giovani rom sulle tracce di memoria del Porrajmos
26 Gennaio 2023
Le parole del sindaco di Castelvetrano di Mazara ieri durante la manifestazione contro la mafia che è passata accanto al covo di Matteo Messina Denaro.
Oggi parliamo della Giornata della Memoria per le vittime della Shoah. A Napoli, più precisamente a Scampia, un gruppo di giovani Rom e Non seguiti dall’Associazione Chi rom e… chi no si muovono sulle tracce del “Porrajmos”: l’olocausto dei rom, durante il quale ci fu il genocidio di 500mila rom e sinti nei campi di sterminio dal 1936 al 1945. Solo tra il 2 e il 3 agosto 1943 più di 4mila persone, in maggioranza donne e minori, furono sterminati nel “campo degli zingari” ad Auschwitz.
Attraverso il progetto “Tracer” e il progetto “La mia Banda è Pop” i ragazzi e le ragazze seguiti dall’associazione in un video raccontano qual è la memoria per le nuove generazioni di una comunità che vive ancora forti discriminazioni in tutto il Paese e in tutta Europa.
Ascoltiamo la voce di questi giovani rom insieme all’educatore Biagio Di Bennardo, in un video realizzato e diffuso dall’associazione.
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