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Il Pnrr, la sanità e i diritti di cittadinanza. E a Roma un concerto speciale

di Redazione GRS


 

Le bombe di Mariupol nella zona dell’acciaieria di Azovstal per ricordare sempre che fuori dalla nostra porta c’è il buco nero di un conflitto.

Due notizie per cominciare questa puntata. La prima è l’appello delle sigle dell’intero sistema socio sanitario italiano che hanno lanciato in modo unitario un grido di allarme e preoccupazione: il Piano di Ripresa e Resilienza è un’occasione perduta per la sanità italiana. “Gli investimenti previsti nella Missione Salute del Pnrr non sono accompagnati da alcuna programmazione di spesa e strategia complessiva, mancano finanziamenti per l’assunzione di nuovo personale e per la riorganizzazione del settore della prevenzione”.

La seconda riguarda lo Ius Scholae e ne scrive Eleonora Camilli su Redattore Sociale: “la riforma della cittadinanza rischia un’altra volta di rimanere in un cassetto. Saltata la calendarizzazione per il mese di maggio – scrive Camilli – la discussione in aula del provvedimento basato sullo ius scholae slitta ancora: se ne riparlerà forse nel mese di giugno”.

Ora parliamo di un concerto molto speciale che si terrà a Roma domani perché riguarda un’orchestra ravvicinata del terzo tipo. Ce ne parla Paolo Pecorelli, della Scuola di musica popolare Donna Olimpia.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Con la pandemia aumento del 50% di minori adescati sul web

di Redazione GRS


 

La musica di un pianista tra le macerie di Irpin mentre ieri continuavano a cadere le bombe anche su Kiev, Mikolaiv e Odessa.

Oggi è la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, istituita nel 2009, ricorre ogni anno il 5 maggio. È una giornata che ha l’obiettivo di alzare i riflettori sul fenomeno della pedofilia e della pedopornografia attraverso riflessioni sulle migliori azioni e strategie per prevenire e combattere questi fenomeni. Save the children e Polizia postale hanno diffuso i dati del dossier “L’abuso sessuale online in danno di minori“: con la pandemia nel 2021, sono aumentati di quasi il 50% i casi trattati e sono 531 i/le minori approcciati sul web da adulti abusanti. La fascia più a rischio è quella tra i 10 e i 13 anni.

È stata preparata anche una guida “Adescamento online: conoscere e prevernire” molto utile, rivolta ai genitori o agli adulti di riferimento, per riconoscere e quindi prevenire l’adescamento online dei minori e delle minori. Ascoltiamo Brunella Greco di Save the children.

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L’accoglienza non è reato: assolti gli attivisti di Baobab Experience

di Redazione GRS


 

Sulle note di questa musica balla la sposa in braccio a suo marito a Leopoli nel giorno del suo matrimonio dopo aver perso entrambe le gambe saltando su una mina.

Oggi parliamo dell’assoluzione di Andrea Costa e di altri due attivisti di Baobab Experience dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché il fatto non sussiste. Lo ha deciso il gup di Roma al termine del processo con rito abbreviato che si è svolto ieri mattina che come altri processi simili voleva mettere alla sbarra le azioni di volontari e ong in campo per l’accoglienza. Fabio Piccolino ha raggiunto la portavoce di Baobab Alice Basiglini. Ascolitiamo.

Un altro estratto dell’intervista a Basiglini potete ascoltarlo nel notiziario Grs on line dalle 12 sul nostro sito e in Fm e nella news sul sito anche il podcast con la versione integrale.

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Diminuiscono i reati, aumenta la recidiva: il carcere nel Rapporto Antigone

di Redazione GRS


 

Questa è la voce di Angiolina Jolie in Ucraina per visitare i campi profughi: è costretta a riparare in un rifugio mentre suonano le sirene dell’allarme bombardamenti.

Oggi parliamo di carcere e approfondiamo il XVIII rapporto dell’associazione Antiogne sulle condizioni di detenzione.

Sono oltre 2.000 le visite tenute dall’osservatorio di Antigone nelle carceri italiane dal 1998 ad oggi. Un monitoraggio costante che ha permesso all’associazione di fotografare lo stato del sistema penitenziario nella sua complessità, analizzandolo, come ha ricordato Gonnella, con spirito critico ma anche costruttivo.

Nel rapporto dell’associazione si evidenzia come in media vi sia una percentuale pari a 2,37 reati per detenuto. Al 31 dicembre 2008 il numero di reati per detenuto era più basso di 1,97. Dunque diminuiscono i reati in generale, diminuiscono i detenuti in termini assoluti ma aumenta il numero medio di reati per persona. Al 31 dicembre 2021, dei detenuti presenti nelle carceri italiane, solo il 38% era alla prima carcerazione. Il restante 62% in carcere c’era già stato almeno un’altra volta. Il 18% c’era già stato in precedenza 5 o più volte. Tassi di recidiva dunque alti, su cui sarebbe utile che il ministero raccogliesse dati certi.

Ascoltiamo Alessio Scandurra, curatore del Rapporto.

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