Secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati è necessario sostenere gli sfollati siriani nel loro rientro nelle zone di origine. Il servizio di Fabio Piccolino.
Secondo un’indagine effettuata da Unhcr, circa un milione di sfollati interni che vivono nei campi nel nord-ovest della Siria intendono tornare nelle loro aree di origine entro il prossimo anno. Per questo, 23 distretti potrebbero raddoppiare la loro popolazione, mettendo ulteriormente a dura prova i servizi e le infrastrutture. L’Agenzia racconta della determinazione delle persone a tornare a casa e ricostruire, poiché ora si sentono al sicuro. Affinché ciò sia dignitoso e sostenibile, hanno bisogno di posti di lavoro, alloggi, scuole, ospedali e servizi di base, ma anche di sostegno per rimuovere le mine antiuomo.
Gaza verso l’8 marzo, ActionAid: protagonismo delle donne palestinesi sul futuro del Paese
In occasione dell’8 marzo ActionAid chiede che donne e ragazze palestinesi, insieme alle organizzazioni locali guidate da donne, siano protagoniste di tutte le decisioni sul futuro di Gaza. Oggi l’accesso ai servizi essenziali per le donne, tra cui assistenza sanitaria materna e supporto alle vittime di violenza sessuale, è gravemente limitato.
Riarmo europeo, le Acli esprimono forte preoccupazione per le parole di von der Leyen
Le Acli esprimono forte preoccupazione e contrarietà per le recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sull’ipotesi di destinare fino a 800 miliardi di euro al rafforzamento delle capacità difensive europee: “un simile approccio – dice l’associazione – rischia di alimentare una corsa al riarmo nazionale”.
Gaza senza aiuti. Medici del mondo: conseguenze gravissime
Il blocco degli aiuti umanitari a Gaza avrà conseguenze catastrofiche sulla salute della popolazione: lo dice Medici del Mondo secondo cui il disastro umanitario può essere affrontato solo con la fornitura completa, senza restrizioni e su larga scala di materiali e rifornimenti salvavita.
Libertà per Alberto Trentini: parte il digiuno a staffetta per il cooperante in Venezuela
Da domani al via un digiuno a staffetta per chiedere la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela da oltre cento giorni. Ascoltiamo Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21.
Siria, il taglio dei fondi Usa aggrava la crisi umanitaria in corso
Dopo l’interruzione dell’amministrazione statunitense dei finanziamenti a Usaid, Un Ponte Per racconta dell’impossibilità per le Ong internazionali di continuare ad assistere milioni di persone in stato di necessità in Siria. Secondo l’organizzazione questa decisione sta aggravando la profonda crisi umanitaria già in corso nel Paese.
Termini offensivi verso le persone disabili sulla Gazzetta Ufficiale argentina
In un documento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale argentina in merito alle pensioni di invalidità, le persone con disabilità cognitive vengono definite come “ritardati”. La decisione è stata presa dal governo di Javier Milei e prevede anche i termini “idiota”, “imbecille” e “mentalmente debole”. Proteste e sconcerto da parte della società civile.
Tavolo Asilo e Immigrazione, il report sul protocollo Italia-Albania
Tavolo Asilo e Immigrazione ha presentato un report sul protocollo Italia-Albania: un’intesa, spiegano, che sospende i diritti e calpesta i principi di giustizia e accoglienza. Ascoltiamo Francesco Ferri di Action Aid.
Cutro, due anni dopo: necessario sistema di soccorso
Due anni fa la strage di Cutro in cui persero la vita almeno 94 persone. Secondo Unicef, Unhcr e Oim questo anniversario è un promemoria della necessità urgente di un sistema strutturato ed efficace di ricerca e soccorso in mare, basato sul diritto internazionale, che preveda il coinvolgimento dell’Europa.
Voto in Germania, il presidente Acli: forte partecipazione, ora tocca alla politica
La forte partecipazione al voto in Germania è un messaggio positivo solo se si traduce in uno stimolo concreto per le forze politiche e per le istituzioni affinché rispondano alle paure, ai bisogni ed alle aspirazioni di una società attraversata da ansie e dubbi. Lo dice il presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, all’indomani del voto tedesco.