Oggi parliamo di salute e diritti. Partiamo con le infezioni a trasmissione sessuale,che ogni giorno sono 1 milione, per un’incidenza annua di 340 milioni di casi nei soggetti appartenenti alla fascia di età 15-49 anni.
In Italia, malattie come Hiv, sifilide e papilloma virus sono monitorate dal Sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, sono segnalati circa nuovi 4 mila casi ogni anno. Dal 1991 il Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 140.874 nuovi casi, ma dal 2005 le segnalazioni hanno subito un incremento pari al 41,8% rispetto al ventennio precedente.
Ascoltiamo la professoressa Gabriella Fabbrocini, direttrice dell’UOC di Dermatologia Clinica dell’Università di Napoli Federico II che ha riunito i massimi esperti nazionali e internazionali in un convegno lo scorso 11 aprile.
In Basilicata, a Potenza, apre Artemide: il primo centro lucano contro le discriminazioni e per il benessere di persone Lgbt. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Iskra e Arcigay regionale. Ascoltiamo i due presidenti Umberto Sessa e Morena Rapolla.
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Tv e informazione: la direzione ostinata e contraria di “Che ci faccio qui”
Oggi parliamo di informazione o meglio della televisione del nostro Paese. Sabato scorso è ripresa la nuova stagione di Che ci faccio qui che insieme a I dieci comandamenti è il format di Domenico Iannaccone nella prima serata di rai 3 del sabato sera.
Non ha bisogno di presentazioni Iannaccone, vincitore di diversi premi e riconoscimenti, capace di capovolgere il tavolo della narrazione televisiva: la realtà diventa protagonista, quella degli invisibili come il quartiere di Borgo vecchio a Palermo dove solo ieri le cronache raccontavano di arresti e spaccio.
Il racconto di Iannaccone invece mostra le persone, i loro occhi, la loro voce, la loro storia senza mai porsi davanti a loro ma accanto accompagnando il telespettatore nella vita che si muove in quelle strade. Ai nostri microfoni Domenico ci spiega la sua scelta di campo in tv.
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Psicoanalisi sociale, 30 anni dei “Laboratori” di Roma. Lavoro: 323 morti bianche
Il suono del treno ambulanza di Medici senza frontiere che si trovava a Kramatorsk il giorno prima dell’attacco alla stazione trasferendo in 2 giorni 57 pazienti gravi ma stabili lontani dalla linea del fronte.
La guerra è una faccenda disumana tra bombe, missili e propaganda che ammazza la verità. Oggi ci occupiamo di chi cura in una Paese di pace come il nostro la mente soprattutto in zone urbane più fragili. Parliamo di salute mentale, e nello specifico dei trent’anni dell’esperienza dei Laboratori Psicoanalitici di Roma fondati da Paolo Perrotti. Ascoltiamo lo psicologo e presidente del Laboratorio psicoanalitico di San Lorenzo Mauro Carta
Come ogni lunedì con l’Osservatorio indipendente di Bologna aggiorniamo la drammatica conta delle morti bianche: al 9 aprile 323 lavoratori sono morti sul lavoro. Il primato è per la Lombardia.
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Morti per aria inquinata: Italia prima in Ue. Napoli: la Dia lancia allarme minori
Il suono che fa sottofondo a un video che mostra protesta a Vilnius dove davanti all’ambasciata russa il lago è stato colorato di rosso in nome delle vittime del conflitto.
L’Italia è il primo Paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 90 mila decessi prematuri all’anno: lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Ascoltiamo il presidente di Sima Alessandro Miani
Parliamo di camorra. Ieri la Direzione investigativa antimafia ha diffuso la relazione relativa al primo semestre 2021 quando il Paese era ancora in zona rossa. Emerge un dato che ci riporta di nuovo a Napoli: sono aumenti i casi di reati dove i minorenni sono vittime e carnefici. Ascoltiamo il giornalista del quotidiano Il Mattino Leandro Del Gaudio.
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Una mappa sul supporto psicosociale a minori stranieri. Reddito-invalidità: allarme Fish
La gioia di un cane che ha nell’inferno di Bucha a Kiev ha ritrovato il suo padrone.
Oggi si celebra la giornata mondiale sulla Salute e l’UNICEF presenta “Nuovi percorsi”, una mappatura di buone pratiche sui servizi di supporto psicosociale e salute mentale per minorenni stranieri non accompagnati e giovani migranti e rifugiati che vivono in Italia. Tema molto attuale dopo l’esodo degli ucraini dall’inizio della guerra. Ascoltiamo lo psichiatra Aldo Virgilio
Parliamo di un problema che sta colpendo famiglie composte da persone con disabilità. La FISH si appella al Governo per un urgente intervento normativo riguardo alla rimozione degli effetti dell’incremento cosiddetto “al milione” delle pensioni di invalidità sul reddito di cittadinanza. Nel corso di questi ultimi mesi, ed in principal modo dal 27 gennaio 2022, si sono moltiplicate le segnalazioni arrivate alla Federazione. Ascoltiamo il presidente Vincenzo Falabella
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Msf sotto le bombe a Mykolaiv. Italia: “Cjase me” in Friuli, casa comune per 9 anziane
La voce del dottore Joanne Liu, medico di Medici senza frontiere che ha allestito il primo treno adibito a clinica d’urgenza per il trasferimento di pazienti in condizioni gravi ma stabili.
In Ucraina un team di MSF è stato testimone del bombardamento dell’ospedale oncologico di Mykolaiv. Nel giro di dieci minuti, si sono verificate diverse esplosioni nelle immediate vicinanze e lo staff ha visto persone ferite e almeno un cadavere.
Questa mattina il Forum nazionale del Terzo settore promuove a Roma – Sala Capranichetta in piazza Montecitorio 125 – una iniziativa pubblica per chiedere a governo e parlamento un intervento per la rapida approvazione del dispositivo fiscale.
Il mancato completamento della riforma del Terzo settore, atteso ormai da cinque anni, sta portando conseguenze gravissime per tutto il non profit italiano, in particolare per l’associazionismo di promozione sociale e per il volontariato.
Parliamo di terza età. Nella frazione di Terenzano a Pozzuolo del Friuli è attiva dal 2019 un’esperienza che sperimenta una forma abitativa innovativa per anziani e che si propone come alternativa alle case di riposo. Ascoltiamo Francesca Bettini, coordinatrice della struttura per la cooperativa sociale Itaca.
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Le lacrime di Bucha, il fiume di coca a Milano e una casa rifugio per L.E.I.
La voce rotta dal pianto di un sopravvissuto al massacro di Bucha, sobborgo di Kiev, dove i corpi di centinaia di civili giacciono sulla strada.
“Le immagini, le testimonianze dei giornalisti arrivati a Bucha, ci dicono che è il peggiore dei crimini di guerra commessi nei primi 40 giorni del conflitto russo-ucraino. Le immagini di persone con le mani legate, con colpi di arma da fuoco sparati alla nuca – evidentemente a distanza ravvicinata – ci ricordano le peggiori immagini della pulizia etnica in Bosnia nei primi anni ’90”. Così il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, commenta all’Adnkronos l’inferno di Bucha, vicino Kiev.
Parliamo di droga, o meglio di consumo di sostanze stupefacenti. Sull’agenzia Redattore sociale Gianni Augello accende un focus relativo ai dati dell’Osservatorio di Lisbona su 80 città europee tra cui Milano nel biennio del lockdown. “Le limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19 non hanno fermato il flusso di cocaina a Milano. Il dato emerge in modo chiaro dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio europeo sulle droghe di Lisbona”.
Passiamo, adesso, al nostro ospite di oggi che ci parla di “L.E.I.”, la Casa Rifugio in provincia di Benevento con indirizzo segreto che fornisce accoglienza, protezione e ospitalità alle donne – sole o con figli e figlie minori fino a 6 anni di età- per le quali si rende necessaria l’attivazione di un percorso di protezione, fuoriuscita dalla violenza e ri-conquista dell’autodeterminazione. Parla la psicologa Mafalda Garzone
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Un prete nel mirino: nuove minacce a don Maurizio Patriciello sotto scorta
La voce di Bono vox che ritirando a Washington il premio Fulbright ha dedicato ai profughi ucraini i versi della canzone di Bob Marley Redemption Song.
Oggi parliamo della guerra di casa nostra, quelle striscianti e non da parte di organizzazioni armate che vogliono controllare interi territori e soffocare la vita civile. Parliamo di don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, in prima linea per l’ambiente e per la legalità.
Lo scorso sabato dopo il primo giorno di scorta disposta per le minacce nei suoi confronti un’altra intimidazione davanti alla sua chiesa con una scritta che di avviso: “per ora stiamo solo parlando”. Poco dopo il fatto abbiamo raggiunto don Patriciello ai nostri microfoni.
Come ogni lunedì aggiorniamo il numero delle morti sul lavoro con l’Osservatorio indipendente di Bologna: al 2 aprile ci sono stati dall’inizio dell’anno 291 lavoratori morti sul lavoro.
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Caso Montale, pettegolezzi e gossip ossessivo: il corto circuito dei media italiani
La voce di Putin che cita il murales di Jorit su Dostoevksy realizzato su una parete di una scuola di Napoli come segnale di speranza e non è un pesce d’aprile.
Oggi non parliamo di guerra. In questi giorni è andata in scena una tempesta di opinioni social e pubblicistica sulla vicenda della scuola Montale a Roma. Nota ormai a tutti, si tratterebbe di una presunta relazione tra una preside e uno studente 19enne. Il fatto non costituisce reato perché sono interessate persone adulte ma una eventuale responsabilità individuale relativa alla propria etica professionale della dirigente scolastica. Ciò che lascia perplessi è la canea mediatica basata sul pettegolezzo spicciolo che conduce alla gogna senza appello alcuno in una sorta di tribunale della morale che calpesta i principi del giornalismo.
Questione di genere? Anche ma va sottolineato che alcuni articoli sono scritti da giornaliste che si insinuano in chat private messe al pubblico ludibrio. Il corto circuito mediatico è ormai consolidato: gossip e non notizie, pettegolezzi invece della verifica dei fatti.
È capitato anche per il caso di un ospedale in provincia di Napoli dove un video è stato diffuso in cui si vedono due operatori sanitari fare sesso in una stanza adibita al personale: via agli insulti social e solo dopo alcuni giorni il dirigente sanitario ha spiegato che quel video risale a 3 anni fa, prima del Covid, e che quella era uno spazio dedicato al personale con la probabile intenzione ritorsiva di chi ha diffuso immagini riprese da una telecamera nascosta.
Tutta colpa del giornalismo cattivo? No, non solo. I media sono in linea con la domanda di pornografia emotiva con cui lo spioncino dei reels con cui si scorrono volti, corpi e vite si traduce nell’interesse ossessivo verso le vite degli altri. Chi fa informazione, oggi, deve porsi la domanda se sull’altare dei click e delle inserzioni si sia sacrificata definitivamente la deontologia e la capacità di essere strumento culturale per chi esercita la professione giornalistica.
Poi parliamo di Aree interne e di Sud con il progetto AppenninoHub e la voce di Katia Scannavini di Action Aid.
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In viaggio la carovana della pace. Italia, povertà: bando Con il Sud-Action Aid
La voce di Papa Francesco che ieri ha ricordato le principali vittime della guerra: i bambini. Il pensiero del Pontefice verso i bambini ucraini che, secondo i dati forniti da Unicef, in 2 milioni sono già rifugiati, hanno lasciato l’Ucraina in cerca di sicurezza. Altri 2,5 milioni di bambini sono sfollati nel paese, il 60% è ora costretto a lasciare le proprie case dato che continuano gli attacchi nelle aree urbane. Per loro e per tutti i civili dal nostro Paese è partita la carovana Stop the war now. Una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto, con una carovana di 50 mezzi, per portare beni di prima di necessità alla popolazione. Tra loro c’è anche il giornalista e direttore di Collettiva.it Stefano Milani che ci racconta il viaggio e l’arrivo al confine. Ascoltiamo
Parliamo di povertà al Sud. Ieri è stato lanciato il bando di Fondazione Con il Sud e Action Aid tramite la collaborazione con la Fondazione Realizza il Cambiamento, promuovono il bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud” per contrastare la povertà economica e tutelare i diritti dei più fragili nelle regioni meridionali. Il bando si rivolge alle organizzazioni di terzo settore, che potranno collaborare con istituzioni, università, mondo economico e della ricerca per azioni di contrasto alla povertà economica e marginalità sociale, per migliorare l’accesso ai diritti umani e civili delle persone, prevenire e contrastare la violenza di genere, favorire l’empowerment, puntando sul welfare di comunità. A disposizione complessivamente 1 milione di euro. La prima scadenza è il 30 maggio. Ascoltiamo il direttore generale di Fondazione Con il Sud Marco Imperiale.
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