Amnesty International ha accusato la polizia israeliana di aver commesso, durante e dopo il confitto in Israele e a Gaza, una lunga serie di violazioni dei diritti umani ai danni dei palestinesi in Israele e a Gerusalemme Est occupata, attraverso una campagna repressiva basata su arresti di massa, uso illegale della forza contro manifestanti pacifici, maltrattamenti e torture.
Inoltre, la polizia israeliana non ha protetto i cittadini palestinesi di Israele da attacchi premeditati di gruppi di suprematisti ebraici armati, persino quando tali attacchi erano stati resi noti in anticipo e la polizia ne era o avrebbe dovuto esserne a conoscenza.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale
Voci dal Cantiere terzo settore n. 3
Gli ultimi aggiornamenti sulla normativa per il non profit a cura di Cantiere terzo settore e Giornale radio sociale
Non ci sarà nessun rinvio all’avvio del registro unico terzo settore a causa della proroga sugli statuti. Lo ha ribadito il direttore generale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Alessandro Lombardi intervistato dal Sole 24 Ore. Il chiarimento arriva a seguito della nuova scadenza fissata con il dl Semplificazioni, che ha spostato di un anno la possibilità per alcuni enti di adeguarsi alle indicazioni della riforma utilizzando le maggioranze semplificate.
L’arcobaleno dei diritti civili non è andato nel pallone
I campionati europei di calcio diventano terreno di scontro sul tema dei diritti civili. La partita Germania-Ungheria di ieri sera è andata ben oltre le cronache di un risultato che sul campo era più simbolico di un match fuori lo stadio.
Proprio l’Allianz Arena è stato il terreno di scontro con la sua illuminazione a colori arcobaleno che la Uefa ha visto come una sorta di ingerenza politica nei confronti del Paese del sovranista Orban.
La risposta dell’opinione pubblica internazionale e, soprattutto, tedesca è stata dirompente. In campo un invasore arcobaleno ha sfoggiato la bandiera simbolo del movimento Lgbt, sugli spalti bandierine e facce truccate con gli stessi colori che si volevano negati.
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Abusi e violenze: Msf costretta a lasciare 2 centri migranti in Libia
Il 17 giugno, durante una visita al centro di detenzione di Al-Mabani, dove si stima che almeno 2.000 persone siano detenute in celle gravemente sovraffollate, le équipe di MSF hanno assistito ad atti di violenza perpetrati da parte degli addetti alla sicurezza, inclusa l’indiscriminata violenza contro alcune persone colpite mentre lasciavano le loro celle per essere visitate dagli operatori sanitari di MSF.
MSF ha trattato 19 pazienti con lesioni da pestaggio, incluse fratture, ferite da taglio, abrasioni e traumi da corpo contundente. In seguito alle ferite riportate alle caviglie, un minore non accompagnato non è più in grado di camminare. Altri hanno raccontato di averi ricevuto abusi fisici e verbali da parte degli addetti alla sicurezza dei centri.
In quella stessa settimana, il 13 giugno, sono state usate armi automatiche che hanno ferito alcune persone detenute nel centro di detenzione Abu Salim causando numerose le vittime, secondo le testimonianze raccolte dai team di MSF.
A seguito di questi ripetuti episodi di violenza contro migranti e rifugiati, Medici Senza Frontiere (MSF) annuncia la sospensione delle attività nei centri di detenzione di Al-Mabani e Abu Salim a Tripoli.
Cosa dice la Costituzione sulle persone private della libertà
Sono 400 pagine scritte dal Garante dei detenuti Mauro Palma nella Relazione consegnata ai Presidenti delle Camere in cui sono scritti numeri e realtà delle persone private della libertà, compresi i migranti nei Cpr e i sofferenti psichici nelle strutture psichiatriche.
Attualmente negli istituti penitenziari sono recluse 53.661 persone a fronte di una capienza di 47.445. Più di un terzo le persone detenute hanno una previsione di rimanere in carcere meno di 3 anni. Ben 1.212 sono coloro che sono stati condannati a una pena inferiore a un anno.
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Il giornalismo e la protezione assoluta delle fonti
La sentenza del Tar del Lazio obbliga la trasmissione Report di Rai 3 a svelare le proprie fonti. La decisione riguarda una trasmissione del 26 ottobre 2020 e la Rai ha già annunciato di aver conferito mandato per impugnare davanti al Consiglio di Stato la decisione con la quale l’attività giornalistica, ove svolta dal servizio pubblico, è stata inopinatamente assimilata ad un procedimento amministrativo”.
Il giornalista come mediatore intellettuale tra il fatto e il lettore. Il segreto professionale gli consente di ricevere notizie, mentre le fonti sono “garantite”. Non esiste il concetto giuridico di giornalismo. Il concetto, abitualmente estrapolato dall’articolo 2 della legge professionale n. 69/1963 (quello dedicato alla deontologia della categoria).
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Quelle braccia invisibili sfruttate nella Piana di Gioia Tauro
Solo la metà dei braccianti ha un contratto e una busta. È quello che ha rilevato il Rapporto “Zone rosse, lavoro nero” di Medici per i diritti umani nella Piana di Gioia Tauro durante la stagione di raccolta agrumicola con l’obiettivo di promuovere la tutela della salute e dei diritti fondamentali dei circa 2.000 braccianti stranieri impiegati in agricoltura in condizioni di grave sfruttamento.
Un team multidisciplinare ha raggiunto per mezzo di una clinica mobile diversi insediamenti ufficiali e informali, in particolare: la Nuova Tendopoli di San Ferdinando, i casolari nelle campagne di Rizziconi e Taurianova, il campo container di Contrada Testa dell’Acqua nel Comune di Rosarno.
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L’inesorabile aumento della povertà nel 2020: bisogna fare presto
Nel 2020, sono in condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale in crescita dal 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (al 9,4% dal 7,7%). Questo è il dato Istat diffuso ieri: nell’anno della pandemia si è tornati al livello più elevato dal 2005, inizio delle serie storiche.
L’Alleanza contro la povertà, il cartello che unisce associazioni e sindacati, sottolinea la necessità di intervenire tempestivamente migliorando l’efficacia del Reddito di Cittadinanza. “Riteniamo quanto mai necessario – sostiene l’alleanza – rafforzare il Reddito di Cittadinanza, anche inglobando una parte della platea dei percettori del REM”.
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Comunità Lgbti: il giorno nero nell’Ungheria di Orban
Il Parlamento ungherese ha adottato una proposta di legge dichiaratamente anti-Lgbti che vieta la diffusione di materiali divulgativi ed educativi ritenuti “promozionali” o che meramente raffigurino relazioni consensuali tra persone omosessuali, così come contenuti che possano incoraggiare il cambiamento di genere dei minorenni.
David Vig, direttore generale di Amnesty International Ungheria, non ha dubbi su cosa rappresenti questa decisione: “Una giornata nera per i diritti della comunità Lgbti e di tutta l’Ungheria”
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Cos’è il disturbo borderline e perché è in aumento
Si chiama disturbo borderline di personalità ed è in forte aumento da qualche anno. Si manifesta in genere in età adolescenziale ed è caratterizzato, a livello sintomatico, da attacchi al corpo come tagli sulle gambe e sulle braccia.
“Alla base c’è un’incapacità nel regolare le proprie emozioni. A soffrirne di più sono le donne: In passato la prevalenza era di 90 donne e 10 uomini, ora è cresciuta nel genere maschile ma si attesta sempre su 70 a 30”.
A tracciarne una fotografia alla agenzia stampa Dire è Carlo Arrigone, psicoanalista e cofondatore dei Centri Snodi per il trattamento del disturbo borderline di personalità.
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