Un premio per ricordare l’impegno di chi lotta contro la mafia. Il servizio di Pietro Briganò.
Si apre questa sera al Teatro Acacia di Napoli, la dodicesima edizione del Premio Napoli C’è 2016 – Senso di Marcia che anche quest’anno premia le personalità che si distinguono per il loro impegno nel portare alto il nome e l’immagine della città di Napoli. Il premio, nato nel 2005 grazie alla testata L’Espresso Napoletano e alla Casa Editrice Rogiosi, si pone l’obiettivo di indicare il senso di marcia nell’ambito della legalità, soprattutto verso i giovani. E lo fa esordendo con la proiezione di un estratto del docu-film ‘Senso di marcia’, lavoro del giornalista e videomaker Duccio Giordano. Si tratta di un viaggio alla ricerca di persone vere, di testimoni autentici della lotta alla mafia.
Un ciak per la vita
Sono due gli spot realizzati dai registi del Centro sperimentale di Cinematografia di Milano per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni: #graziemammaepapa di Michele Marchi e Francesco De Giorgi e La famiglia di Zeni Febo.
The italian way
Giovani connazionali in cerca di lavoro all’estero nel documentario di Luigi Maria Perotti. Da Londra a Rio de Janeiro, fino alla Silicon Valley per chiedere i perché della fuga dall’Italia. L’autore ai nostri microfoni (sonoro)
Vivere alla Grande
Il docu-film del giovane regista Fabio Leli sul tema del gioco d’azzardo, continua il tour di proiezioni che ha toccato più di cinquanta località in tutta Italia. Questa sera è la volta di Vestone, in provincia di Brescia.
Festival dei popoli
Torna a Firenze dal 25 novembre la rassegna cinematografica dedicata al film documentario. Più di 70 le opere in programma e Looking for Neverland sezione nuova interamente dedicata ai rifugiati.
Pagine libere
Fondazione Don Gnocchi, insieme a Biblioteche di Roma, ha realizzato un progetto per avvicinare alla lettura ad alta voce i genitori di bambini con disabilità. Il servizio di Pietro Briganò.
Leggere ad alta voce a bambini con disabilità e disordini dello sviluppo dimostrando che ne migliora le capacità linguistiche: è stato questo lo scopo del progetto iniziato, e ora rinnovato per altri tre anni, grazie alla Fondazione Don Gnocchi e Biblioteche di Roma con un finanziamento del Miur. Il reparto di neuropsichiatria infantile del Centro accoglie 200 bambini di età prescolare che insieme ai genitori hanno scoperto un modo per relazionarsi nei momenti critici ampliando di fatto il loro vocabolario. Il 2015 è stato l’anno dedicato alla formazione dei genitori chiuso con un laboratorio di lettura che sì è ripetuto poi per tutto il 2016. “Tanti genitori di bambini con cui prima non riuscivano a fare nulla, ora hanno trovato una modalità di stare insieme gradita a loro e al bambino”. Sono le parole di Laura Iuvone neuropsichiatra infantile del Don Gnocchi.
Orfani bianchi
Sugli scaffali il romanzo di Antonio Manzini. Una delle tante storie di bambini – figli delle badanti che in Italia si occupano dei nostri anziani – costretti a crescere con padri, nonne, zii, vicini di casa o negli istituti perché le mamme sono emigrate alla ricerca di un lavoro. Un fenomeno che riguarda 350mila minori in Romania e oltre 100 mila in Moldavia. Edizioni Chiarelettere.
Giornalista sociale
Jacopo Storni si è aggiudicato il premio dedicato a chi, nella stampa italiana, si impegna nel racconto quotidiano delle fasce più deboli. Sabato la premiazione a Firenze a Palazzo Vecchio.
Pagine accessibili
Al Bookcity di Milano letture per tutti, nessuno escluso. Il servizio di Pietro Briganò.
Uno degli obiettivi di Bookcity è sempre stato quello di promuovere la lettura. E tra i mille eventi e incontri dell’edizione 2016, che inizia domani a Milano, meritano una nota almeno tre appuntamenti sul tema della lettura inclusiva, in particolare ricolti ai bambini con disabilità. Una giornata di formazione per educatori, insegnanti e bibliotecari organizzata dalla presidente della Commissione Cultura di Palazzo Marino, Paola Bocci; la tavola rotonda e il laboratorio di letture multisensoriali de La Grande Fabbrica delle Parole; ed infine la mostra “Vietato non sfogliare” realizzata da Area Onlus. Tre appuntamenti per sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la cultura è di tutti.