Ad Amatrice, per leggere arriva il bibliobus dell’Arci, in attesa di una struttura stabile. Nel Comune del reatino la biblioteca è seriamente danneggiata e il responsabile, Sergio Serafini, vorrebbe trovare un posto fisso in cui poter prestare libri e tenere incontri. “Serve un luogo di aggregazione – dice – in cui riunire tutta la comunità”.
Obiettivo 500
Debutta, tra le polemiche, il bonus cultura per i diciottenni. Il servizio di Pietro Briganò.
Domani è il grande giorno. Dopo 9 mesi di attesa circa 570mila diciottenni potranno iniziare, attraverso la richiesta dello Spid ovvero la chiave digitale obbligatoria per l’accesso alla pubblica amministrazione, la procedura per avere i tanto discussi 500 euro da spendere in cultura. Nonostante le polemiche, dovute alle possibili incertezze su applicazione e rischio di restrizione dei servizi così come sostiene il Consiglio di Stato, i ragazzi potranno accedere alla WebApp www.18app.it e restare in attesa dello Spid. Poi entro settembre potranno cominciare a spendere i soldi e comprare libri, musica, biglietti per concerti, musei, teatro, cinema e aree archeologiche.
Pagine per tutti
Sarà un festival accessibile quello di Pordenone legge, in programma da domani a domenica in oltre 40 location del centro storico cittadino. Giunta alla 17a edizione, la festa del libro prevede un’apertura alle persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali.
Sole Luna Doc festival
A Treviso il cinema del reale. Il servizio di Pietro Briganò.
Si è aperto a Treviso e si chiuderà il 18 settembre il Sole Luna Doc Festival. Giunto alla sua XI edizione la rassegna cinematografica vuole promuovere la conoscenza e il dialogo tra i popoli attraverso l’esplorazione della realtà. Sono tre le sezioni in concorso: Human rights, che affronta tematiche inerenti i diritti fondamentali dell’uomo; My journey, racconti umani di migrazioni reali e interiori e Filming cinema, rassegna che racconta le vite per il cinema e l’umano nel dietro le quinte. C’è anche Food for Life la sezione fuori concorso dedicata al cibo come fonte di vita.
Note liete
Musica per tutti grazie alla sinergia tra Accordiabili e Informatici senza barriere che ha l’obiettivo di creare strumenti musicali per persone con disabilità. Al momento tromba e clarinetto, prossimamente pianoforte e batteria.
Babbo Natale
È il titolo del corto firmato dal regista e sceneggiatore Alessandro Valenti vincitore della sezione “MigrArti”, ex aequo con “Amira”. Il corto, prodotto da Saietta Film in partnership con la Fondazione Emmanuel, racconta la storia di due piccoli migranti venuti dal mare che commuovono un raver sbandato, travestito da Santa Claus.
(Foto: quotidianodipuglia.it)
Pagine per tutti
Da oggi fino all’11 settembre si svolgerà a Mantova la XX edizione del festival della Letteratura ideato e sostenuto dall’associazione Filofestival. L’obiettivo, anche quest’anno, è di accorciare le distanze fra il pubblico e gli autori.
Ciak solidale
L’associazione Amici dei bambini porta la guerra in Siria sul red carpet del Lido alla 73/ma edizione della Mostra Internazionale del cinema. Un occasione per presentare il documentario sul progetto “Non lasciamoli soli” e lo spot in anteprima della Campagna “Bambini in alto mare” che vede protagonista Nino Frassica.
E anche la cultura scende in campo…
Un gruppo di fumettisti e disegnatori metteranno all’asta le loro opere per poi devolvere il ricavato ai terremotati. I particolari nel servizio di Pietro Briganò.
Si chiama Arterie ed è l’iniziativa che all’indomani del sisma che ha colpito il centro Italia sta coinvolgendo oltre 200 professionisti della ‘matita’ in una grande asta online di beneficenza. Andrea Serio, illustratore e insegnante delle scuole di Comics di Firenze e Torino ha lanciato il messaggio via facebook. Immediata la risposta di illustratori come Bruno Bozzetto, Leomacs, Claudio Stassi, Flavia Biondi, Alberto Pagliaro, Francesco Frongia che hanno messo a disposizione una o più opere il cui ricavato andrà all’Anpas, l’Associazione nazionale pubbliche assistenze, che ha attivato un conto corrente dedicato per aiutare le persone colpite dal sisma. C’è tempo fino al 10 settembre per raccogliere le illustrazioni di altri professionisti.
“Posso entrare?” Corto sull’immigrazione alla 73° Mostra del cinema di Venezia
“Posso entrare?”, il cortometraggio sull’immigrazione tra i vincitori del progetto MIGRARTI del Ministero dei Beni e Attività Culturali, girato negli ambulatori dell’INMP Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà, è ospite della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
l film, scritto e diretto dal regista curdo Fariborz Kamkari e prodotto dalla Far Out Films, affronta la complessità dei fenomeni migratori aprendo finestre sull’incontro-scontro tra culture di origine e di destinazione.
“Posso entrare?” racconta una giornata in un Centro di Protezione dei diritti delle donne e il dramma che lacera una famiglia immigrata dall’Africa in Italia a causa dell’infibulazione, pratica considerata reato in Italia dal 2006, ma che rappresenta una tradizione ancora profondamente radicata in molte società del continente africano. Il finale aperto sulle sfide poste dalla contemporaneità, pone interrogativi alla coscienza individuale e collettiva su conoscenza dell’Altro, identità, mixitè e integrazione. “E’ il racconto dei malintesi e dei fraintendimenti, delle mezze verità, e dell’impossibilità di un giudizio definitivo – afferma il regista – in cui ho voluto mettere a fuoco la complessità dei fenomeni migratori e le difficoltà sia per chi arriva da un’altra cultura, sia per chi accoglie, o rifiuta, le persone migranti. ‘Noi’ e ‘loro’ sono due categorie astratte e sempre insufficienti a comprendere. Nella realtà siamo tanti individui diversi: aperti, spaventati, generosi, diffidenti. Tra i migranti c’è chi fugge dalla propria cultura d’origine perché gli fa orrore, e chi invece sente il bisogno di ancorarsi alle tradizioni in un mondo dove altrimenti si sente spaesato. Questa relazione di incontro/scontro è difficile, e chi semplifica e generalizza, da tutte e due le parti, è tagliato fuori da ogni possibilità di conoscenza e quindi dalla vera possibilità di relazione e integrazione”.
“Quando la produttrice Fabrizia Falzetti, ci ha parlato dell’argomento trattato nel suo film proponendo di ambientare alcune scene nel nostro Istituto – dichiara Concetta Mirisola, Direttore Generale INMP – abbiamo accettato di collaborare perché riteniamo importante che anche il linguaggio cinematografico sia testimone e voce di una piaga sociale tragica quale è quella delle mutilazioni genitali femminili, di cui sono vittime tante donne e bambine, di cui molte sono assistite dai nostri medici e psicologi. Questa pratica rientra nell’ambito delle violazioni dei diritti fondamentali all’integrità della persona e alla salute delle donne e delle bambine, ed è un fenomeno che va contrastato attraverso prevenzione, formazione e campagne di informazione agli immigrati provenienti dai Paesi in cui viene eseguita e che arrivano in Italia. Come Istituto siamo sempre concretamente in prima linea su queste problematiche, con una particolare attenzione alle donne che si rivolgono alla nostra struttura sanitaria, spesso immigrate vittime di violenza e della tratta nei Paesi di origine, e all’interno dell’ambulatorio dell’INMP, dal 2011 è nato il Servizio di Salute e Tutela della Donna. In questo cammino verso un futuro nel quale il rispetto e la dignità delle persone possano essere riconosciuti e difesi, l’INMP, sempre accanto a chi soffre, abbraccia come un dovere etico il continuare a sensibilizzare e non abbassare mai il livello di attenzione su questi temi, tra cui la violenza di genere. Non è semplice, ma nel farlo tutti insieme, come impegno di un intero Istituto e di ogni persona che vi lavora, traiamo forza, motivazione e il senso di costruire un lavoro in cui ogni donna acquisti consapevolezza del suo corpo, della sua volontà, delle sue potenzialità, dei suoi diritti, in primis il diritto alla salute. La violenza contro le donne, quindi anche il dramma delle mutilazioni genitali femminili, rappresentano una grave violazione dei diritti umani e il senso della nostra collaborazione a questo cortometraggio è portare avanti una battaglia di civiltà da cui nessuno può sentirsi escluso”.