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Campanella stonata


A meno di una settimana dal rientro sui banchi, la scuola deve affrontare i problemi di sempre. Il servizio di Katia Caravello. Il prossimo 9 settembre gli studenti del Piemonte saranno i primi a rientrare in classe. Si apre un nuovo anno scolastico, ma i problemi sono vecchi! All’appello  mancheranno migliaia di docenti: non si trovano professori da assumere in ruolo e così, ancora una volta, si farà ricorso ai  supplenti  – si stima 25.000 in più – con buona pace della continuità didattica. Con la crisi di Governo di metà agosto è andata in fumo la possibilità di stabilizzare 55.000 precari. La situazione per gli alunni con disabilità è ancora più drammatica: quasi 1 su 2 non avrà un docente di ruolo e specializzato sul sostegno. Ma i problemi della scuola non finiscono qui: mancano i direttori delle segreterie in 1 istituto su 3. Insomma, la fotografia del primo giorno è quella di una scuola sempre più precaria… e a farne le spese saranno studenti e insegnanti!

Prima le persone


Conclusa la fase del governo a trazione Lega, reti e associazioni si augurano ora un cambio di passo sulle politiche migratorie. Più umanità e meno criminalizzazione: è l’invito della campagna Ero straniero. Ai nostri microfoni don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità. (sonoro)

Vogliamo studiare!


Al via il crowdfunding per i bambini vittime di sgombero promosso dall’associazione Famiglie Accoglienti, per comprare libri al piccolo Rayane e agli altri minori mandati via da Primavalle, alla periferia di Roma. Ascoltiamo il responsabile dell’iniziativa Fabrizio Tonello.

Ops!


È il curioso nome del nuovo progetto del Centro Antartide di Bologna che impiega gli studenti di sociologia dell’Università per migliorare il tempo di attesa in ospedale. Come? Portando un bicchiere d’acqua o un caffè. Oppure offrendo semplicemente ascolto e attenzione.

Si può fare


Riconoscimento ufficiale da parte della giunta regionale della Lombardia per Ledha e Fand, nella rappresentanza delle istanze delle persone con disabilità, come previsto dalla Convenzione Onu. “Ci auguriamo – sottolineano le due realtà – che questa decisione porti a un riconoscimento formale della nostra attività”.

La favola di Bouba


A Sassari il primo laureato con protezione internazionale. Il servizio di Katia Caravello. Bakary Coulibaly è un ragazzo di 32 anni, arrivato in Italia dal Mali su uno dei barconi della morte che solcano il Mediterraneo in fuga da guerre e carestie.Da pochi giorni è dottore magistrale in Pianificazione e politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio. Un traguardo che mai avrebbe potuto immaginare prima che una ong lo salvasse dalle onde del Canale di Sicilia. Prima di partire, nel suo Paese, si era laureato in antropologia. Arrivato in Italia e ottenuta la protezione internazionale esprime il desiderio di proseguire negli studi. Un obiettivo reso possibile da una borsa di studio della Conferenza dei rettori delle Università italiane. Così nei giorni scorsi, al termine della discussione di una tesi sugli effetti urbani delle migrazioni si è guadagnato un meritato e sudato 110. Il suo nuovo sogno? Continuare a far ricerca e insegnare.

Utile o dannosa?


Dopo il via libera del premier Giuseppe Conte alla Tav, il Paese si divide sui costi e benefici della tratta ferroviaria ad alta velocità. Da sempre contraria alla Torino-Lione è Legambiente. Ascoltiamo perché dalla voce del presidente regionale Fabio Dovana (sonoro)

Sbarre sempre più strette


La fotografia di metà anno delle carceri italiane, fornita da Antigone, evidenzia il tasso di sovraffollamento più alto dell’Ue, pari al 119,8 per cento. Alessio Scandura che ha curato il rapporto dell’associazione. (sonoro)

Umanità, questa sconosciuta


Il governo pone la fiducia sul decreto sicurezza bis. Il provvedimento prevede multe per le organizzazioni che fanno salvataggio in mare, l’arresto del capitano e la confisca della nave. Sanzioni inasprite anche nel caso di manifestazioni pubbliche o sportive. Associazioni in piazza: “Tutta propaganda sulla pelle dei più deboli”.

Sete di diritti


Da oltre dieci anni reti e associazioni in campo per contrastare le politiche contro il libero mercato idrico e dei beni comuni, così come deciso dal referendum del 2011. Ascoltiamo Paolo Carsetti del Forum movimenti per l’acqua. (sonoro)