La denuncia arriva dal Fid, il Forum Italiano sulla Disabilità e si riferisce a notizie e fenomeni che si sono sommati in questi ultimi mesi: il numero elevato di decessi nei servizi residenziali, il confinamento di persone con disabilità in casa, la mancanza di dati sulla quantità e qualità delle disposizioni per le misure alternative durante la “quarantena”, l’abbandono di 3 milioni di famiglie con una o più persone con disabilità.
Tutti questi elementi hanno contribuito a determinare un’unica grande violazione dei diritti umani che potrebbe equivalere a “Tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti”.
Superticket addio
La misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2020, entra in vigore da oggi. Non si pagheranno più i 10 euro sulle prestazioni sanitarie. Il servizio di Paolo Andruccioli.
“Nel segno dell’universalità prosegue l’impegno del governo per rendere più accessibile la sanità pubblica”, ha scritto su Twitter il ministro Gualtieri. Soddisfazione da parte delle organizzazioni sociali. Per Cittadinanza attiva si tratta di un risultato importante frutto anche della mobilitazione degli ultimi mesi, mentre il Tribunale dei diritti del malato ricorda la petizione che ha raccolto più di 35 mila firme. Per il Codacons si elimina un balzello discriminatorio. Giusta ed equa l’abolizione anche per Cgil, Cisl, Uil, mentre per l’Ordine degli infermieri ora i cittadini potranno ricominciare a rivolgersi alla sanità pubblica.
Spreco scandaloso
A Siracusa 10 milioni di euro per la non autosufficienza restano inutilizzati su tutto il territorio provinciale e ben 4 sono bloccati nel distretto socio sanitario del capoluogo. È il grido di denuncia e protesta che giunge dall’ANFFAS, l’Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi.
Uniti per “Numero Zero”
Fare inclusione e dare autonomia lavorativa e abitativa ai pazienti psichiatrici. Con questi obiettivi parte il crowdfunding, sulla piattaforma produzionidalbasso, promosso dall’Associazione RealMente, in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole – Onlus. La raccolta fondi servirà a finanziare diversi progetti, tutti volti a creare inclusione attraverso attività concrete che mettono al centro in maniera attiva ragazze e ragazzi in carico ai Servizi di Salute Mentale in Umbria.
Un ristorante inclusivo, la radio, un festival di cinema sociale e il progetto di autonomia abitativa: parte da Perugia il crowdfundig che mette al centro i pazienti psichiatrici. È un luogo aperto, un vero e proprio centro culturale dove si alternano nel corso dell’anno eventi, musica, rassegne di cinema, incontri e laboratori. Al centro di tutto c’è il ristorante, dove il 50% del personale di cucina e sala è costituito da ragazzi in carico ai Servizi psichiatrici territoriali. Si chiama “Numero Zero”, contenitore polifunzionale e ristorante, che lancia la raccolta fondi per potenziare le sue attività e assumere altre 5 persone.
Si tratta di un’attività senza fini di lucro e tutti i proventi vengono utilizzati per dare sostenibilità al lavoro dei dipendenti e per finanziare le attività dell’Associazione, che dal 2016 crea progetti socio culturali per persone con disabilità psichica e mentale attraverso diversi mezzi, tra cui il cinema e la radio. Il crowdfundig, infatti, servirà a finanziare anche altri 3 progetti di inclusione sociale, quali la radio, il festival e Prisma: esperienze fondamentale per il mantenimento di una vita indipendente e dignitosa delle persone coinvolte.
Social Big Data
Le amministrazioni locali si preparano a gestire una richiesta in forte crescita viste le previsioni sul peggioramento della condizione delle famiglie con l’aumento della disoccupazione e della povertà. I vecchi metodi artigianali non bastano più. Ed è per questo che si stanno sperimentando nuove formule di gestione degli sportelli con il pubblico basate su grandi numeri e previsioni statistiche.
Un ambulatorio da riaprire
Dalle 8.30 alle 12 di questa mattina, a Roma, i genitori dei bambini in cura al reparto di neuropsichiatria infantile di Villa Fulvia hanno dato vita a una protesta in via Brighenti sotto la sede della Asl. “Vogliamo risposte certe”, sottolineano le famiglie dei 150 bimbi in cura nella struttura capitolina.
“Siamo in casa da marzo e dal 18 maggio andiamo avanti solo con la teleriabilitazione”, proseguono i genitori, ricordando come le altre strutture accreditate della Regione Lazio siano ripartite. Poi un appello al direttore generale della Asl Roma 2, Flori Degrassi: “La direzione sanitaria deve dare una spiegazione. 150 bambini vogliono tornare dai loro terapisti e alla loro quotidianità”.
Spazi cercasi
Secondo un report commissionato da “Con i Bambini” e Openpolis, che analizza la situazione dell’edilizia scolastica in Italia in vista della riapertura di settembre, circa il 77% degli edifici è stato costruito già con questa funzione, mentre quasi uno su quattro è stato riadattato solo in seguito. Le percentuali variano da regione a regione. Si trovano al di sotto della media nazionale Campania (61% di edifici costruiti appositamente per uso scolastico), Emilia-Romagna (69%), Umbria e Calabria (70%), Lazio (73%), Liguria e Puglia (75%).
Senza barriere
Ecco la Smart Home. La domotica e le applicazioni tecnologiche più avanzate per restituire autonomia alle persone con disabilità. Il servizio di Paolo Andruccioli.
Si moltiplicano i progetti e le applicazioni architettoniche per migliorare la qualità della vita e in particolare per venire incontro alle esigenze delle persone con disabilità. Il primo passo è la progettazione degli spazi senza barriere architettoniche. Poi è necessario rendere gli arredi rispondenti alle diverse limitazioni.
Grazie alla domotica, lo spazio che circonda la persona affetta da disabilità non sarà più percepito come un ostacolo. Due tipi di tecnologie per la Smart Home: la domotica per l’autonomia; permette anche agli utenti con disturbi delle capacità motorie di vivere la propria casa sentendosi indipendenti e più sicuri e la domotica per la sicurezza: pensata soprattutto per persone anziane o con disabilità mentali. Ovviamente si tratta di applicare norme e specifiche tecniche omologate. Previste anche agevolazioni fiscali.
Effetti indesiderati
Servizi di sostegno ai minori e alle famiglie che rischiano di saltare definitivamente senza alcuna prospettiva per il futuro. Settantuno lavoratori dipendenti di associazioni e cooperative hanno sottoscritto una lettera indirizzata al sindaco di Brindisi con lo scopo di conoscere quale sarà il loro futuro professionale e quello dei nuclei che sostengono.
Ci siamo anche noi
Per far sì che in vista del ritorno sui banchi di scuola l’istruzione sia garantita a tutti gli alunni e le alunne con disabilità uditiva, un gruppo di associazioni impegnate nel sostegno a persone con perdite uditive si rivolge direttamente ai ministri dell’Istruzione e della Salute, oltreché al commissario all’Emergenza, per chiedere una serie di accorgimenti ritenuti indispensabili. Tra questi l’utilizzo di mascherine trasparenti e di un sistema microfono per le classi intere.