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In difesa del lavoro


Per rispondere agli effetti dell’epidemia da coronavirus, le centrali delle coop sociali e i sindacati della Regione Lazio hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attivazione del Fondo di Integrazione Salariale in conseguenza delle misure urgenti a sostegno dei lavoratori interessati dai provvedimenti di chiusura delle scuole e dei servizi per l’infanzia.

Milano non molla


Il Consiglio comunale meneghino ha approvato il bilancio preventivo per il 2020 e il triennio 2020/2021 e 2022. Il documento istituisce un fondo di emergenza da 3 milioni di euro per il coronavirus e impegna la giunta ad attivarsi per garantire “il diritto al salario delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative impegnate sugli appalti nell’ambito dei servizi educativi scolastici e culturali del Comune”.

Fate presto


Le cooperative sociali chiedono al governo misure urgenti per l’emergenza Covid 19. Solo in Lombardia si stima una perdita di 5 milioni di euro al giorno. In Toscana sono a rischio 30 mila lavoratori.

La grande paura


Sul coronavirus gli italiani temono il crollo dell’economia più del contagio. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Coronavirus, quando c’è la salute c’è tutto: soprattutto economia e lavoro. È questa la grande paura degli italiani secondo un sondaggio Swg, ancor prima della diffusione del contagio, che riguarda il sistema Paese. L’emergenza ha bloccato la mobilità e chiuso intere zone facendo prevedere uno scenario di recessione imminente. La maggioranza degli italiani teme ripercussioni sulle attività aziendali e commerciali oltre al rischio per il proprio posto di lavoro. Non è esente il terzo settore con la cooperazione sociale colpita dalla chiusura dei servizi per l’infanzia: 40 mila lavoratori a casa, danni per oltre 10 milioni di euro in una sola settimana. Per capire le evoluzioni della situazione per reperire le informazioni corrette gli italiani si fidano della Protezione civile (78%) e del Ministero della salute (76%). Meno di tv e giornali (56% e 47%), praticamente nulla dei social media con solo il 16%.

Lavoro e Welfare


Il Comune di Bologna chiederà una riprogrammazione dei servizi non resi nei giorni di chiusura a seguito dell’ordinanza regionale per evitare la diffusione del coronavirus in modo da impegnare proficuamente il personale coinvolto e poter garantire lo stipendio ai lavoratori. Nel frattempo le famiglie non pagheranno la retta per i giorni di indisponibilità.

Previsioni catastrofiche


Su una cosa i centri di ricerca sono d’accordo: la crisi sanitaria del Covid-19 avrà effetti economici e sociali pesanti in tutti i settori. Per l’Italia si prevede una perdita sul Pil tra l’1 e il 3 per cento. Secondo i ricercatori del Nens (Nuova Economia Nuova Società), la crisi costringerà il governo a cercare risorse aggiuntive per 25 miliardi.

Il bene comune


A Napoli si torna a discutere la proposta di una legge nazionale sulla rete idrica.  L’appuntamento è fissato per domani alle ore 9.30 per l’incontro su “Acqua pubblica, gestione democratica e partecipativa, si deve e si può”, iniziativa promossa dal Consiglio civico di ABC, l’organismo di partecipazione riconosciuto dall’azienda speciale. Tra i tanti ospiti ci sarà anche il padre comboniano Alex Zanotelli, che al tema ha dedicato un libro-appello.

Un futuro etico per la finanza


È possibile gestire il denaro per favorire occupazione, diritti e ambiente? A questa domanda si tenterà di rispondere domani con una iniziativa organizzata a Roma da Banca Etica. Il servizio di Paolo Andruccioli
Da tempo ci siamo quasi rassegnati a pensare ad una finanza “nemica” del lavoro e dell’ambiente, costruita esclusivamente sulla massimizzazione dei profitti e sul libero gioco della speculazione a favore dei grandi investitori. Una finanza che non si tira mai indietro quando ci sono da sacrificare aziende e diritti, ma che abbandona al proprio destino milioni di persone che non hanno accesso al credito bancario. Negli ultimi venti anni sono però cresciute esperienze di finanza alternativa all’estero e nel nostro Paese. Ce lo spiega Alessandro Messina, direttore di Banca Etica. (sonoro)

Scampia: comunicare l’economia sociale


Arriverà domani a Napoli il ciclo di seminari per i giornalisti. Il servizio è di Giuseppe Manzo
“Intervista con il territorio. Comunicazione sociale ed economia” è il titolo del corso di formazione organizzato dal Giornale Radio Sociale insieme all’agenzia Redattore Sociale, Forum del Terzo Settore, con il sostegno della Fondazione con il Sud. L’incontro si terrà a Napoli il 27 febbraio a partire dalle 9.30, presso il Centro gastronomico e culturale Chikù di Scampia – Largo della cittadinanza attiva Auditorium Fabrizio De Andrè – e rientra in un ciclo di appuntamenti formativi per giornalisti incentrati sui temi del sociale, in programma nelle regioni del Sud. I corsi hanno l’obiettivo di avvicinare i cittadini ai media e rafforzare la funzione sociale del giornalismo. A Scampia si parlerà di lavoro, periferie e impresa sociale. E ancora le dinamiche dell’economia criminale che spesso diventa una forma di welfare e reddito per intere famiglie escluse dal sistema produttivo. Come si raccontano queste storie di inclusione? Quali errori non bisogna commettere quando si parla di periferie, minoranze discriminate e disagio sociale? Queste e altre domande a cui risponderanno i relatori tra giornalisti, docenti ed esponenti del non profit.