Mascherine, medicinali, strumenti sanitari per l’emergenza Covid. Anche la cancelleria e tutto ciò che serve ad ospedali, distretti e ambulatori. Per le strade semivuote della Toscana viaggiano gli uomini e i mezzi della cooperativa sociale Betadue che gestisce la logistica Estar per la Usl Toscana sud est: 20 mezzi e 40 addetti, per il 35% dei quali persone svantaggiate.
Reddito di emergenza
Lo chiedono diverse reti associative del terzo settore. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Non basta distribuire beni di prima necessità. Costruire subito un sostegno immediato al reddito delle persone e delle famiglie per contrastare l’impoverimento e mantenere la coesione sociale e democratica del Paese. Dalla collaborazione tra il Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), assieme a Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento, nasce una proposta per integrare il Decreto “Cura Italia” e fronteggiare immediatamente la caduta di reddito delle famiglie dovuta alla crisi innescata dalla diffusione della pandemia Covid-19. Questa proposta segue quella dell’Alleanza contro la povertà che aveva chiesto l’ampliamento del reddito di cittadinanza. Su un punto c’è un consenso unanime: welfare e reddito ampliati e diffusi sono fondamentali per affrontare la post emergenza.
Noi ci siamo
La veronese Quid che coniuga moda, sostenibilità e inclusione sociale; la padovana Giotto che anche in carcere svolge un laboratorio tessile, le rodigine Porto Alegre e Di tutti i colori che gestiscono un laboratorio di sartoria per persone richiedenti asilo e rifugiati: ecco le coop sociali venete da cui è nata l’idea di produrre mascherine per la rete di Legacoop. L’iniziativa è sostenuta con un finanziamento di 100mila euro da Coopfond, il Fondo di promozione della Lega delle Cooperative.
Noi ci siamo
“È positiva la scelta del Governo di stanziare risorse immediate a favore delle famiglie in difficoltà e di affidare direttamente ai Comuni la gestione di queste risorse”. Così dichiara la portavoce del Forum nazionale del Terzo settore Claudia Fiaschi che conferma la disponibilità del non profit all’impegno lanciato dal premier Conte.
Avanti Sud
Fondi senza vincoli al Terzo settore del Mezzogiorno in questa emergenza Covid-19. È la proposta di Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud, che spiega ai nostri microfoni le ragioni della richiesta al ministro Provenzano. (sonoro)
Reddito per tutti
Sarà necessario che il Reddito di Cittadinanza sia rafforzato per raggiungere tutte le persone in condizioni di povertà con interventi mirati. È quanto chiede l’Alleanza contro la povertà che prevede un aumento drammatico delle sofferenze economiche al termine dell’emergenza sanitaria.
Il Paese ignorato
Il welfare al collasso, migranti dimenticati nei centri e nelle campagne. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Serve un fondo straordinario e un Piano nazionale. Perché il welfare è ormai al collasso. Lo dicono le principali organizzazioni sociali come Alleanza cooperative sociali, sindacati e Forum nazionale Terzo settore. Servono soldi per le protezioni degli operatori socio-sanitari e servono soldi per salvare gli enti e le cooperative che stanno andando verso il baratro. La richiesta di un fondo straordinario arriva in modo unitario dalle associazioni di rappresentanza e le sigle sindacali che ormai parlano con un’unica voce. “Rischia di collassare il sistema di aiuto rivolto a migliaia di persone in condizioni di marginalità e fragilità – spiega Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale terzo settore – alle quali l’epidemia di Coronavirus sta aggiungendo ulteriori sofferenze”: questa è una conseguenza molto vicina. Infine, si aggiunge anche l’appello di decine di associazioni, giuristi e operatori sociali per il silenzio sulle condizioni dei braccianti, senza dimora e richiedenti asilo dei centri di accoglienza: vivono in condizioni che non rispettano ciò che chiedono i decreti e fanno appello a interventi urgenti. Non c’è più tempo da perdere per le fasce più deboli ed escluse di questo Paese.
Salvate il welfare
Coronavirus: “Costituire un fondo nazionale straordinario e temporaneo di sostegno e compartecipazione per la continuità dei servizi sociali e socio-sanitari essenziali”. Lo chiedono in modo unitario le centrali cooperative e i sindacati che rilanciano la richiesta di un Piano nazionale per il welfare
Amazon ci ripensa
Alla fine, sotto la pressione delle proteste dei lavoratori e di una parte dell’opinione pubblica, il colosso dell’e-commerce ha deciso: è interrotta la vendita di tutti i prodotti non essenziali per far fronte al numero crescente di ordini dovuti alla situazione di emergenza causata dal coronavirus. La scelta è drastica: sono eliminati dal catalogo (anche se provvisoriamente) tutti i prodotti non necessari.