Cresce il numero di persone disposte a lasciare parte del loro patrimonio a organizzazioni non profit. Il 14 per cento si dice pronto a inserire nelle disposizioni post-mortem un lascito ad associazioni che si occupano di qualcosa dove lo Stato non arriva più.
Gioventù bruciata
I giovani e il lavoro: i dati di una generazione con meno diritti. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Secondo i dati Istat l’occupazione cresce ma non per i giovani che restano ancora indietro. Secondo una ricerca di InfoJobs ha infatti evidenziato che il 65% dei giovani sarebbe disposto a lavorare all’estero. A chiedere che il lavoro per le nuove generazioni sia messo al centro dell’agenda di governo sono le Acli che dedicano a questo tema uno dei seminari promossi all’interno dell’incontro nazionale di studi a Napoli che si svolgera’ a Napoli dal 14 al 16 settembre. Presentando l’iniziativa alla Camera, sono emersi i primi risultati di uno studio: il 77% dichiara di guadagnare troppo poco. Pur di non farsi licenziare il 27% dei giovani rinuncerebbe ai festivi, il 16% alle ferie, il 12% a una parte dello stipendio e il 10% ai giorni di malattia. Lavoro e diritti: i millennials sono la grande questione sociale del nostro Paese.
Fuga, ma non troppo
Il 65% dei giovani sarebbe disposto a lavorare all’estero e di questi uno su tre si trasferirebbe solo per fare un’esperienza da sfruttare al rientro in Italia. Mentre il 51% ritornerebbe in patria a fronte di un’offerta valida. Sono queste le principali evidenze che emergono dalla ricerca svolta da InfoJobs.
Cucire il futuro
Nel quartiere-frontiera di Quarto Oggiaro a Milano, la onlus Arché ha aperto una sartoria unica nel suo genere. A portarla avanti le ospiti della struttura: donne sole e con bambini in forte disagio sociale che con forbici e stoffe imparano un mestiere.
Belpaese ma non troppo
L’Italia del 2017 è comunque una nazione dalla nuova identità che oltre alle cicatrici della crisi conosce sulla sua pelle il deflagrare del fenomeno migratorio. Il 28,7% delle famiglie è a rischio povertà o esclusione sociale. Eppure il 70% dei connazionali compra cibo di qualità. Questa in breve sintesi i dati del nuovo Rapporto Coop.
Si può dare di più
L’alleanza contro la povertà chiede al governo maggiori fondi per aiutare le tante famiglie in difficoltà economiche. Come spiega ai nostri microfoni il portavoce della rete di cui fanno parte oltre 35 associazioni, Roberto Rossini. (sonoro)
La giusta cura
Al via la campagna promossa da Cittadinanzattiva “Io equivalgo” sui farmaci generici. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
“Io equivalgo” è la campagna promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, appuntamento in 10 città italiane, dall’8 settembre al 21 ottobre. Obiettivo dell’iniziativa è favorire la conoscenza dei farmaci “generici”, informando i cittadini e fornendo loro un’opportunità di scelta consapevole e informata, a vantaggio della sostenibilità economica delle famiglie. La campagna intende inoltre promuovere ulteriormente la trasparenza sulle politiche dei prezzi, segnalare come il ricorso all’equivalente rappresenti uno strumento fondamentale per la riduzione della spesa farmaceutica italiana e quindi per la sostenibilità del SSN, ridurre gli sprechi da mancata aderenza terapeutica, dovuta all’interruzione delle cure per difficoltà economiche. L’iniziativa, che ha preso il via lo scorso anno, ha raggiunto nel corso del 2016 importanti numeri: 12 città e 15mila cittadini raggiunti nelle tappe.
Supermarket solidale
Sbarca anche nel Mezzogiorno la formula di aiuto agli indigenti finora diffusa soprattutto nel centro-nord. L’iniziativa dell’associazione InConTra a Bari ha coinvolto finora oltre 300 famiglie che hanno potuto scegliere tra vestiti e generi alimentari.
Fiocchi rosa
Sono oltre 550mila le imprese femminili nate negli ultimi 7 anni, e di queste il 45% è guidato da imprenditrici under 35. Secondo i dati Unioncamere, cresce il numero di donne che decidono di aprire un’attività nel settore finanziario, assicurativo e scientifico. Lombardia, Lazio e Campania le regioni per loro più “accoglienti”.