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Orgoglio sociale


A Roma associazioni, onlus, cooperative, mondo del volontariato in piazza contro la chiusura dei servizi nella Capitale. Il servizio di Giuseppe Manzo. “”Vogliamo un welfare dei diritti, diffuso, in grado di costruire territori accoglienti per tutti!”. Si apre con una richiesta chiara il manifesto che annuncia la manifestazione a partire dalle ore 15.00 alla Scalinata del Campidoglio. A promuoverla è il Roma Social Pride, il coordinamento cittadino che riunisce associazioni, cooperative sociali, onlus e mondo del volontariato. A preoccupare è la progressiva chiusura dei servizi sociali e la mancata risposta ai tanti progetti non rimessi a bando, ma anche le gare al massimo ribasso e il decrescente investimento nel settore: un impoverimento che preoccupa non solo per il destino di tanti operatori del settore, ma anche per le ricadute in termini di servizi offerti alle categorie più esposte al rischio di esclusione sociale nella città.”

Buone pratiche


Dalla Fondazione Welfare Ambrosiano erogati 8 milioni di euro in 4 anni. Fondi destinati a duemila famiglie “non bancabili” (cioè senza garanzie da fornire) e avviati 80 nuovi progetti di impresa. Tutti soggetti normalmente esclusi dall’assistenza pubblica.

Prove di intesa


Primi passi del governo verso la definizione di un piano nazionale contro la povertà. Il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per intervenire su quasi un milione di indigenti, ma sui dettagli occorre attendere i decreti.

Un Paese bloccato


Così Eurispes definisce l’Italia nel suo ultimo rapporto. Colpa della burocrazia e dell’incapacità di fare sistema, si legge nel dossier. Ma anche da un vizio, l’invidia, definito “una vera e propria sindrome che non ci permette di trasformare la nostra potenza in energia”.

Cappuccino solidale


A Livorno apre il Caffè Nino Effe. Fondato dalla Società Volontaria di Soccorso, è un locale dove le persone in difficoltà, oltre a consumare la colazione gratuitamente, potranno trovare un’assistenza specializzata due volte alla settimana.

Il piatto piange


In Italia è in forte aumento il disagio alimentare. La denuncia della Caritas nel servizio di Giuseppe Manzo. “E la Ripresa? Sono pochi a viverla. Nel Consiglio episcopale sono emersi dati molto preoccupanti: “Sono sei milioni e trecento mila pasti erogati, sempre nello stesso anno, dalle 353 mense della Caritas, a cui bisogna aggiungerne almeno altrettanti, assicurati da Parrocchie, Istituti religiosi, associazioni varie, indicano chiaramente l’esistenza di un vero e proprio ‘disagio alimentare'”. A questo bisogna aggiungere un altro dato passato sotto silenzio, relativo al commercio. Le vendite al dettaglio fanno registrare infatti un impercettibile aumento su base mensile (+0,3%) e una flessione dello 0,1% su base annua. Le settimane dei saldi sono state un flop con solo il 38% delle famiglie che hanno acquistato. Italia col segno più? Sì, ma quello della stagnazione economica.”

 

“Non resti un libro dei sogni”


È la richiesta di molte associazioni sul contenuto del piano infanzia contro la povertà approvato in Commissione e che ora deve passare in Conferenza Stato-Regioni prima di arrivare in Consiglio dei ministri. Diversi i nodi ancora da sciogliere, il più importante quello delle risorse.

Un posto tranquillo


È il nome del ristorante che dà lavoro a giovani disoccupati, disabili e vittime di violenza. Ha aperto un anno fa a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta e offre piatti della tradizione siciliana rivisitati e prodotti biologici a km zero. Il progetto è promosso dalla Cooperativa Etnos.

Binario morto


Da un lato l’aumento dei convogli ad Alta Velocità (+370% negli ultimi cinque anni), dall’altro la riduzione del trasporto pubblico regionale, con tagli alle corse e aumenti nelle tariffe. È l’Italia divisa in due secondo Pendolaria, l’ultimo rapporto di Legambiente sul traffico ferroviario del nostro Paese.

Sos infanzia


Insieme a Grecia e Spagna, l’Italia è il Paese che ha più fortemente sofferto la crisi economica, in particolare dei minori. Secondo il nuovo rapporto di Save the children, nel nostro Paese sono più di un milione i bambini che vivono in condizioni di estrema povertà, mentre il 34% sono a rischio esclusione sociale.