Sono 16 milioni i contribuenti che scelgono di destinare il 5 per mille ad oltre 45 mila organizzazioni, ma rappresentano solo il 39%. Dall’Istituto Italiano della donazione una campagna di sensibilizzazione per donare in modo sicuro.
“Niente paura”
È il titolo del Congresso delle Acli in corso a San Vincenzo, in provincia di Livorno, per eleggere il nuovo presidente dell’associazione cristiana. Ieri il messaggio di Sergio Mattarella: “La vostra opera è meritoria – ha detto il capo dello Stato – anche perché ha contribuito a unire tante altre esperienze associative improntate a principi di solidarietà”.
La paura fa 90
Secondo un’indagine dell’associazione dei consumatori Adoc, il 77% degli italiani si dichiara molto preoccupato per la diminuzione del benessere e per la propria situazione previdenziale. Quasi uno su nove esprime un elevato livello di sfiducia riguardo la propria situazione lavorativa
Ripartire dai beni comuni
Legacoop e Legambiente insieme per avviare cooperative di comunità. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Stazioni dismesse, aree spopolate, progetti di mobilità dolce e il recupero di casa cantoniere. Legambiente e Legacoop propongono nuove realtà imprenditoriali sotto forma di cooperativa. Obiettivo è la tutela dei beni pubblici e dei beni comuni: spazi che richiedono non solo salvaguardia e manutenzione, ma che rappresentano una grande opportunità di sviluppo locale. Per Mauro Lusetti, presidente Legacoop “Le cooperative di comunità sono imprese in cui i cittadini si auto-organizzano, diventando allo stesso tempo produttori e fruitori di beni e servizi” e Rossella Muroni, leader di Legambiente sottolinea che “Due sostantivi, cooperativa e comunità, che stanno bene insieme e che soprattutto si sposano perfettamente con la nostra idea di un ambientalismo capace di saldare la tutela della natura in cui viviamo con lo sviluppo sostenibile”.
Nuova vita
Continuano le operazioni di workers buyout nel nostro Paese. Uno strumento di rilancio di imprese fallite attraverso la creazione di una cooperativa da parte degli stessi lavoratori. Ad Ancona e ad Acerra gli ultimi due esempi che danno impiego a 27 persone.
Oltre le sbarre
Il Primo maggio si è celebrato anche in carcere, per quei detenuti che hanno un lavoro. Un numero sempre in crescita negli ultimi anni, con ben 267 progetti avviati nel 2015. Ma per Santi Consolo, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, bisogna cambiare le regole per incentivare queste esperienze.
Dalla parte di chi ha bisogno
Inaugurato a San Benedetto del Tronto il poliambulatorio della Caritas per far fronte alle cure di tanti italiani e stranieri sotto la soglia di povertà. 25 i volontari tra medici e infermieri. Presenti servizi come ginecologia, fisiatria, odontoiatria, cardiologia e geriatria.
Tour per la sicurezza sul lavoro
Parte oggi da Monfalcone, in provincia di Gorizia, l’iniziativa realizzata dall’Anmil, per promuovere la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Un “pellegrinaggio laico” per l’Italia, in gran parte percorso su sedia a rotelle dal presidente della Fondazione Bruno Galvani, paraplegico dall’età di 17 anni.
Europa sociale
Sono 141 milioni i soci delle cooperative nel vecchio continente. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Cooperatives Europe ha presentato a Bruxelles, in occasione dell’Assemblea annuale, il rapporto “ Il potere della cooperazione: dati 2015”. Il rapporto che si basa su una ricerca, durata 18 mesi con il contributo di 40 esperti nazionali e settoriali di 34 paesi europei. Le cooperative europee offrono lavoro ad oltre, 4,7 milioni di persone . Le 176.000 imprese cooperative, di proprietà di oltre 141 milioni di soci, generano un fatturato annuale di €1,005 miliardi: più del PIL combinato di Finlandia, Danimarca Norvegia e Svezia. Il presidente di Cooperatives Europe, Dirk Lehnoff, ha così commentato: “i risultati di questa ricerca dimostrano le significative dimensioni del fenomeno cooperativo in Europa ed il suo impatto”.
Qua la mano
Un corso per stare insieme e far crescere l’auto-imprenditorialità e l’autostima attraverso le attività artigianali. È il progetto Donna della Fondazione San Vito onlus di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, che ha coinvolto 22 donne italiane e tunisine.
Fare crescere l’auto-imprenditorialità e l’autostima delle donne italiane e musulmane attraverso le attività artigianali. Su questi valori si è basato il progetto “Donna” promosso presso la Fondazione San Vito Onlus a Mazara del Vallo che ha coinvolto ventidue donne italiane e tunisine, tutte mamme dei ragazzi che frequentano il centro “Voci del Mediterraneo”. Il motivo dello stare insieme è stato un corso di ricamo, avviato grazie alla disponibilità di Giovanna Braggio, una volontaria che ha messo a disposizione il proprio know-how alle donne che, una volta a settimana, frequentano il centro “Voci del Mediterraneo”.