Il decreto salva-banche varato dal governo ha evitato il fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti ma non ha salvaguardato le 130 mila persone che hanno perso tutti i loro risparmi. La denuncia di Elio Lannutti, presidente di Adusbef. “Un crac che poteva essere evitato se solo ci fosse stata una vigilanza attenta della Banca d’Italia, che dovrebbe farsi carico di risarcire 130 mila famiglie. Con un tratto di penna il governo, che ha assecondato i desiderata della Banca d’Italia e della Bce, ha azzerato il sudore di tantissimi pensionati.”
Ora basta
“Il terzo settore siciliano sta soccombendo sotto una politica cieca ed una macchina amministrativa lenta e negligente”. Federsolidarietà e Legacoopsociali Sicilia chiedono alla Giunta regionale di sbloccare i servizi di welfare e oggi sono scesi in piazza a Palermo, fuori al Palazzo d’Orleans.
Sotto le stelle
Sono oltre 50.700 le persone senza fissa dimora in Italia, un dato in aumento rispetto alle 47.600 stimate nel 2011. I numeri sono stati pubblicati dall’Istat sulla base dei servizi di accoglienza notturna erogati nei 158 comuni italiani in collaborazione con la Caritas.
Passo avanti
L’Ecofin annuncia un accordo sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie. Il servizio è di Giuseppe Manzo. “Dall’Ecofin arriva un importante annuncio di accordo sulla Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie dei Paesi partecipanti alla cooperazione rafforzata. Così lo commenta Stefano Tassinari, responsabile Economia e Lavoro e vice presidente nazionale delle Acli: «È un importante risultato per il lavoro che con tante associazioni e organizzazioni abbiamo svolto con la campagna Zerozerocinque e con una più ampia rete europea”. “Dalla riforma della finanza, – prosegue Tassinari – che deve ricomprendere anche la tassazione paese per paese delle multinazionali e la separazione tra banche commerciali e banche d’affari, possono venire le risorse contro la povertà e per un piano europeo per l’occupazione e lo sviluppo sostenibile”.”
Natale al risparmio
La convenienza il primo parametro per la scelta dei regali per più della metà dei consumatori. Secondo un’indagine Confesercenti-Swg, ad acquistare soprattutto i 32 milioni di italiani che percepiscono la tredicesima, ma il 61% se ne va in spese fisse, conti e mutuo.
E la chiamano stabilità
E la chiamano stabilità. Il maxi-emendamento del governo introduce una nuova disciplina, quella delle società benefit con mission sociale. Forte perplessità arriva dal Forum nazionale del Terzo Settore. Ai nostri microfoni il portavoce Pietro Barbieri.
L’ottimismo e le disuguaglianze
In chiaro scuro la foto scattata dall’Istat nell’ultimo rapporto sul Benessere equo e solidale. Nonostante la fiducia del governo, l’Italia resta un Paese spaccato in due e dove la ripresa, economica e sociale, è ancora dura a venire.
Il Sud in marcia
Da Palermo a Napoli giorni di mobilitazione per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il servizio è di Giuseppe Manzo. “Sos Ballarò. A Palermo il movimento di associazioni, parrocchie e commercianti si confronta con la Giunta comunale per la rinascita dello storico mercato: a settembre ad un pub tolto al boss Gianni Nicchi, la gente ha iniziato ad avere paura e sono calate le vendite del 40% oltre a diminuire le presenze turistiche. Intanto a Napoli il prossimo sabato nel centro storico marcerà un popolo in cammino: da Libera alla Cgil, dai collettivi studenteschi all’Unione degli studenti, da 15 parrocchie ai centri sociali la città si ribella alle camorre. Non chiedono eserciti ma lavoro, scuola e politiche sociali. C’è un Sud in marcia contro le mafie e che rivendica sviluppo.”
Sulle spalle dei più deboli
A Taranto cessano le attività della Cooperativa Nuova Luce. Avviate le procedure di licenziamento collettivo per 58 operatori impegnati nell’assistenza domiciliare per anziani e disabili residenti nei comuni della provincia. Ancora nessun bando è stato pubblicato per garantire la ripresa del servizio.
Doverosa retromarcia
L’Iva resterà per le cooperative sociali al 5%. Il provvedimento è inserito nel maxiemendamento del governo ascoltando le richieste avanzate dall’Alleanza delle Cooperative Italiane. Ai nostri microfoni il commento di Paola Menetti, presidente di Legacoopsociali. “Di questa cosa siamo contenti, con i limiti che derivano dal fatto che l’aumento dell’Iva di un punto di questi tempi non è una cosa indolore. Tuttavia di fronte al rischio di un aumento ancora più elevato come quello che si ipotizzò da parte del governo tre anni fa, portando l’Iva al 10%, oppure l’altro rischio era quello di andare in un regime di esenzione che non è sostenibile per le cooperative.”




