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Oltre le mafie


Oltre le mafie. A Milano un locale confiscato ad un clan ’ndranghestista che si occupava di traffico internazionale di cocaina, diventerà il primo “social market” d’Italia. Un luogo dove i più poveri della città, segnalati dai servizi sociali, potranno acquistare beni di prima necessità a prezzi calmierati.
 

 

Quel “Quid” in più


Quel “Quid” in più. Progetto ideato da cinque ragazzi under trenta del Veronese che, in pochi mesi, hanno messo in piedi una cooperativa sociale che fa del recupero e del riciclo di capi d’abbigliamento unito alla volontà di impiegare persone svantaggiate le sue ragioni fondanti. Oltre 1500 maglie vendute in cinque mesi.

Cibi solidali


Cibi solidali. Oggi al Cinema Modernissimo di Napoli, le cooperative sociali Eva e Dedalus presentano una nuova attività imprenditoriale di catering e di produzione di dolci e confetture. Si chiama Le ghiottonerie di casa Lorena e i ricavati andranno a finanziare le donne vittime di violenza e di tratta.

Brindisi solidale


Brindisi solidale. Casa di Nilla, in provincia di Catanzaro, è uno dei due unici centri in Italia che accoglie minori vittime di abusi. Ora promuovono un vino (Nemesi e Neda) che ha rappresentato la Calabria al Vinitaly. L’intero ricavato andrà a finanziare i progetti per i bambini ospitati nella struttura.

Una crisi senza passaporto


Una crisi senza passaporto. Emergenza alimentare, in Toscana italiani e stranieri hanno sostanzialmente gli stessi bisogni. È quanto emerge dal secondo rapporto sull’esclusione sociale in regione. L’indagine ha rilevato la presenza di 75 enti che praticano regolarmente la somministrazione di cibo ai bisognosi.
 

 

Grazie a mamma e papà


Grazie a mamma e papà. Più di un quarantenne su quattro si mantiene con la paghetta dei genitori, che aiutano finanziariamente i giovani italiani fino ad età avanzata. È quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Swg. Un aiuto, sottolinea la ricerca, che rimane inalterato anche quando il ragazzo trova un lavoro e raggiunge una autonomia economica.

Il Paese reale in ginocchio


Cifre sempre più allarmanti dall’ultimo rapporto dell’Istituto di statistica: 6,8 milioni di cittadini non hanno da parte nemmeno 800 euro per le emergenze. Tra disoccupati e sfiduciati, i senza lavoro sono sei milioni. Boom dei cosiddetti “neet” (senza occupazione ne istruzione) nel 2012: sono il 24% sul totale degli under 29. Consumi crollati ai livelli degli anni Novanta.

“Duro colpo al sociale”


“Duro colpo al sociale”. Senza appello il giudizio del presidente del Centro Astalli, padre Giovanni La Manna. La sottrazione dei fondi dall’8 per mille per coprire le spese dovute ai debiti delle pubbliche amministrazioni con le imprese, colpisce i soggetti più deboli e, dice, “tradisce le attese degli italiani”.

Più forti della scossa


Più forti della scossa. Risorse per il riavvio dell’attività in nuove strutture, continuità occupazionale e sicurezza sul lavoro di duecento persone. È il risultato dell’impegno di Cesvi e Gruppo Zegna che hanno fatto riaprire i battenti a tre aziende della bassa modenese che avevano subito il crollo dei propri stabilimenti in seguito al terremoto di un anno fa.

I colori della sicurezza


I colori della sicurezza. Dopo il crollo del Rana Plaza di Dacca, dove hanno perso la vita 1.127 operai tessili, il gruppo Benetton ha aderito ad un programma per migliorare le condizioni dei lavoratori bengalesi. L’accordo prevede ispezioni e investimenti a garanzia degli addetti tessili e degli edifici dove sono impiegati.